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Da sinistra: Amelia Lucci, Chiara Di Donato - foto di Antonio Minuzzo
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Lisa Di Giovanni
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Il 26 settembre 2020 si è tenuta la manifestazione Il Coraggio di Essere Libera organizzata e curata da Amelia Lucci, con il contributo speciale della performer Chiara Di Donato. È stato un evento culturale di alto spessore artistico al quale di certo
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non poteva mancare.
Tranne qualche nuvola di troppo, sicuramente dovuta all’equinozio d’autunno che era entrato qualche giorno prima, la manifestazione è stata ricca di contenuti: musica, arte, letteratura, performance e talk show. Finalmente la manifestazione ha potuto avere luogo proprio nella casa museo della professoressa Lucci. Certo, dopo il coronavirus, per partecipare all’evento per gli ospiti è stato necessario indossare mascherine e tenere le distanze di sicurezza, controllare la temperatura all’ingresso, ma perlomeno si è potuto godere nuovamente di una mostra d’arte completa dal vivo. Non è stato poco!
L’evento culturale è stato presentato dall’attore Roberto Kirtan Romagnoli, che ha deliziato il pubblico abilmente con un mosaico di parole e musica. La manifestazione è stata inaugurata con l’arrivo di Chiara Di Donato all’uliveto e del suo filo rosso, simbolo di unione e filo conduttore di ogni forma di arte delle persone le cui vite sono destinate a toccarsi.
Il cuore dell’evento è stato il tavolo delle ponderose ospiti che ho avuto l’onore di intervistare come moderatrice, composto dalla prof.ssa Stefania Orsini storica esperta, dalla prof.ssa Marilù Trivellizzi ex preside dell’Istituto G. Parrozzani, dalla prof.ssa Maria Letizia Fatigati giovane dirigente dell’Istituto Comprensivo "Falcone e Borsellino" Teramo 5, prof.ssa Carla Marotta dirigente del Liceo artistico di Castelli. Si è parlato di libertà, di emozioni, di empatia, di vita lavorativa, di famiglia, di legami e di cosa significa essere una donna e guadagnarsi la libertà, in poche parole direttamente o indirettamente le donne meravigliose che sono state presenti a questo simposio all’ombra di un pomeriggio autunnale, hanno contribuito alla nascita e all’evoluzione delle memorie personali di Amelia, libro dal titolo omonimo alla manifestazione: Il coraggio di essere libera.
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