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La porta socchiusa
Fu colpa del tuo sorriso
quella sera che,
in un attimo,
ci ritrovammo, senza veli
e senza vergogne,
a scoprire i nostri corpi
ormai straripanti d’amore.
Fu colpa poi delle tue labbra
se, sulla mia pelle,
ancora sento l’odore
dei tuoi insaziabili baci
avvolgermi di calda passione
e di fresca trasgressione.
Fu colpa di quei nostri sogni
se restammo, dopo l’amore,
a guardarci in silenzio,
a respirare tu i miei respiri,
ed io a rubarti quel tuo ultimo
gemente sospiro
prima che andassi via.
Fu colpa della notte,
dei tuoi graffi sulle spalle,
delle tue carezze sul cuore,
se sono qui a bussar
ancora alla tua porta,
che per me tu lasci socchiusa,
perché io possa entrar
dentro di te
e restarci ogni volta
che lo vorremo.
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