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Proseguendo nella narrazione in effetti il lettore viene accompagnato per mano in un dedalo di complotti ed invenzioni militari che hanno come punto d'incontro i laboratori HeNRI nei quali è stata sviluppata una lega metallica quasi indistruttibile.
Tale lega, modellata come una tuta da combattimento che trasmette a chi la indossa forza e vitalità incontrastate, è stata la causa della morte di Annie (la compagna di Dillon) la quale testando la struttura della lega, è stata colpita da un missile e causato l'esplosione che ha investito Julie.
In un colpo di scena magistrale, l'autore rivela che il materiale della tuta è rimasto imbevuto dell'essenza di Annie e per questo Julie Martin spesso riesce a percepire i pensieri e le sensazioni della ragazza deceduta spronandola a risolvere il complotto nel quale suo malgrado è stata catapultata e fuggire da Ivy, agente dei servizi segreti che ha il compito di individuare la protagonista e recuperare la lega metallica, a qualunque costo.
Come in Strangers in Paradise (opera principale e più conosciuta dell'autore) Moore riesce a tessere in maniera estremamente accattivante una storia pulita e lineare che viene completata da una profonda indagine emotiva e psicologica sulle motivazioni e personalità dei vari personaggi tipico delle opere di Moore tanto da risultare spesso l'aspetto di interessante, unito il tutto ad uno stile grafico davvero eccellente ed una vera festa per lo sguardo.
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