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sabato, 31 ottobre 2015 06:36 |
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Cristina Roselli
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Scott Pilgrim dell'ottimo Brian Lee O' Malley è decisamente un'opera curiosa, sia per l'impianto narrativo che spesso sfiora (volutamente) il nonsense, sia per lo stile artistico dell'autore che richiama molto da vicino i manga più classici, caratterizzati quindi da grandi occhi espressivi nonché da corpi allungati e dinoccolati.
Esempio perfetto della recente tendenza ad utilizzare uno stile fumettistico di stampo nipponico, anche in luoghi diversi rispetto alla terra del Sol Levante dalla quale trae origine, questa mini serie composta solo di sei volumetti, trasporta il lettore senza fatica in una realtà alternativa, quasi video-ludica.
Il protagonista al quale la serie deve il nome, è un ventitreenne di Toronto, amante della musica rock che ha come unico scopo nella vita quello di inseguire il sogno di divenire, insieme al proprio gruppo musicale Sex Bob-Omb, una leggenda nel campo musicale; in attesa che tale obiettivo si realizzi trascorre le giornate insieme al proprio gruppo di amici.
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Innamoratosi a prima vista della misteriosa Ramona Flowers, Scott ben presto scoprirà che per poter conquistare il diritto a frequentare la bella ragazza, dovrà sconfiggere in duello i precedenti malvagi sette fidanzati.
Da questo momento, principia una girandola di avventure che vedranno il povero protagonista alle prese con personaggi strambi ed a volte illogici, mentre l'intreccio narrativo segue i vari scontri che Scott affronterà e che vengono rappresentati come se fossero dei livelli da superare in un videogioco, con il precedente spasimante di Ramona nella veste di Boss finale, molto spesso sono quindi presenti situazioni ai limiti dell'assurdo che rendono i vari episodi gradevoli e sicuramente divertenti.
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Intorno alle vicende dei due protagonisti, ruotano una panoplia di altri personaggi secondari che l'autore riesce a rendere interessanti comprimari con proprie caratteristiche ed idiosincrasie, innestandosi perfettamente nell'impianto di controllata assurdità della quale l'opera è infarcita.
Scott Pilgrim è decisamente un fenomeno recente nel modo d'intendere l'arte sequenziale, raccogliendo in sé un'iconografia di vari generi d'intrattenimento passando dalla musica, ai video-games agli stessi fumetti, incontrando il proprio punto di forza nella capacità di non prendersi mai troppo sul serio, sulla scorta della tendenza del protagonista a tenere vivo un senso di stupore e ingenuità per la vita e la realtà che spesso, entrando nell'età adulta, viene soppiantato da fagocitanti doveri e preoccupazioni, spegnendo immaginazione e fantasia, sacrificati all'altare della maturità.
Opera frizzante e spassosa dalla quale sono stati tratti anche un lungometraggio (Scott Pilgrim VS The World) ed un video-game.
Brian Lee O' Malley ha pubblicato nel 2014 la sua seconda opera Seconds, graphic novel ambientata in un ristorante.
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