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sabato, 28 novembre 2015 13:01 |
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Cristina Roselli
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Code: Breaker, manga iniziato nel 2008 e concluso solo recentemente nel 2013, è passato decisamente in sordina nella panoplia delle nuove uscite nel mondo dei fumetti, sempre più travolto dal fenomeno graphic novel che comincia ad interessare anche il mondo del Sol Levante.
La premessa di questa terza opera di Akimine Kamijyo (autore tra gli altri di Samurai Deeper Kyo) è semplice ma efficace: il protagonista Rei Ogami è un Code Breaker ossia un giustiziere che elimina (letteralmente) i criminali più efferati che la polizia non riesce ad individuare, utilizzando una fiamma blu che gli scaturisce dal palmo della mano.
Ad una di queste “pulizie” (come lo stesso Ogami chiama la propria vocazione) assiste casualmente anche la liceale Sakura Sakurakoji la quale rimane molto impressionata dai poteri soprannaturali esibiti da Rei.
Da quel momento tenterà con ogni modo di capire quali misteri si celino dietro al ragazzo dalla fiamma azzurra che peraltro risulterà essere un suo nuovo compagno di classe.
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Sakura entrerà quindi in un vortice di azione e segreti arrivando a scoprire non solo l'esistenza di un gruppo chiamato Eden che gestisce i Code Breaker, bensì anche di altri gruppi rivali come la compagnia Re-Code che si schiererà al fianco dei Breaker quando questi ultimi entreranno in conflitto con nuovi avversari chiamati Code:Name.
Opera appartenente al genere shonen presenta tuttavia alcuni dei tropi tipici degli shoujo, in primis il tratto del mangaka pulito ed ordinato, seguito dalla giovane età dei vari personaggi e dalla “commedia degli equivoci” soprattutto in campo amoroso, sempre presente e caratterizzante la categoria manga in particolare se i protagonisti sono adolescenti alle prese con i primi batticuori.
Benché la narrazione inizialmente stenti a decollare non riuscendo ad evitare una generale sensazione di ripetitività strutturale, il manga si assicura con lo scorrere dei capitoli l'interesse del lettore, complice una buona caratterizzazione dei personaggi nonché la mitologia del mondo dei Code: Breakermolto articolata e per questo avvincente.
Sebbene l'opera presenti alcuni intrecci narrativi alquanto prevedibili, la lettura risulta decisamente piacevole grazie sia ad una buona dose umoristica sia a duelli appassionanti e ben rappresentati.
Code: Breakerè stato adattato per una serie televisiva d'animazione (anime) andata in onda nel 2012 ottenendo un discreto successo.
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