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Cristina Roselli
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Georges Prosper Remi (1907-1983) conosciuto maggiormente con il suo pseudonimo Hergé, è stato uno dei principali fautori del fumetto moderno e fondatore della scuola franco-belga.
Appassionato di disegno e illustrazione fin da ragazzo, l'autore ha sperimentato nel corso della sua carriera diverse tecniche grafiche e narrative; ad esempio, i suoi primi lavori (Les Aventures de Totor) presentavano ancora le tipiche descrizioni dell'azione sotto il riquadro del disegno ma furono presto sostituite dai balloon considerati più immediati e comprensibili.
Iniziata la sua collaborazione con il giornale Le Vingtième Siècle nel 1925; Hergé cominciò proprio in questo periodo ad enucleare le basi di quella che poi diverrà la sua firma stilistica ovvero la ligne claire (linea chiara), caratterizzata da estrema linearità e realismo.
Sulle pagine del Petit Vingtième (supplemento per bambini della testata madre), Hergé principiò la pubblicazione di Tintin, destinato a diventare il suo personaggio più famoso a livello internazionale.
Le avventure del reporter belga dal ciuffo all'insù, accompagnato dal fedelissimo fox terrier Milou, ottennero un successo strepitoso fin dalle prime battute in particolare per il distacco del protagonista dalle solite tematiche fumettistiche che in quegli anni prosperavano, estremamente puerili ed innocue.
Tintin, con i suoi viaggi alla volta di paesi lontani ed esotici, permetteva al lettore di volgere lo sguardo verso culture differenti e spesso sconosciute, sebbene molto spesso venissero raffigurate in modo infantilistico e caricaturale, rappresentazione dovuta perlopiù all'epoca storica.
In brevissimo tempo le peripezie di Tintin spaziarono dall'Unione Sovietica, al Congo all'America divenendo sempre più appassionanti ed accurate in quanto l'autore ricercava scrupolosamente elementi veritieri da inserire nelle proprie storie.
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