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Angela e Luciana Giussani
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Quello che maggiormente rende Diabolik un fumetto unico nel suo genere è la interessante caratterizzazione dei personaggi, evoluta anch'essa con il passare dei decenni. Diabolik (del quale ad oggi non è stato rivelato il nome) nel corso dei primi numeri, oltre ad essere un maestro del furto e della rapina, era un assassiono senza coscienza e senza scrupolo alcuno in quanto uccideva indiscriminatamente chiunque intralciava i suoi piani.
L'incontro con l'adorata Eva Kant (e il trascorrere del tempo di pubblicazione), hanno reso più malleabile la coriacea corazza del protagonista il quale si è lentamente trasformato in un moderno Robin-Hood, preferendo derubare solo altri criminali e sviluppando uno strettissimo codice morale, rendendolo molto simile caratterialmente al granitico Bruce Wayne.
Insieme al protagonista, mutano anche i personaggi di contorno, divenendo sempre più importanti per il corretto svolgimento delle trame, in particolare la bellissima Eva Kant la quale diverrà l'eterno amore di Diabolik e sua complice in ogni rocambolesco furto, evolvendo nel frattempo da una svampitella annoiata a compagna indipensabile del grande ladro, entrando velocemente anche nelle grazie dei lettori.
Antitesi del protagonista è sicuramente l'ispettore Ginko il quale, con la sua celeberrima Citroen DS, rappresenta il lato più umano sia del fumetto nella sua globalità sia di Diabolik stesso in quanto, come in ogni tradizione letteraria che si rispetti, non vi può essere il male senza il bilanciamento del bene, in un'eterna rincorsa circolare senza vinti né vincitori .
Ringraziando le sorelle Giussani per averci regalato questo personaggio oramai leggendario, possiamo solo sperare che Diabolik non si stanchi mai di sottrarre gioielli e preziosi al cattivone di turno perchè noi lettori, di certo, non ci stancheremo mai delle sue avventure.
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