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Cristina Roselli
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Il periodo delle feste, sebbene si venga martellati dall'idea del dover essere “buoni” e sviluppare uno spirito natalizio ad ogni costo, è indubbiamente un periodo stressante.
Il tempo cambia, le giornate si accorciano, i vicini suonano in continuazione Jingle Bells con eccessivo zelo e quindi il contesto festaiolo spesso e volentieri tende a diminuire e trasformarsi in leggero e sordo fastidio.
Quale allora migliore panacea se non rifugiarsi sotto le coperte con un fumetto o una graphic novel?
Molti sono i titoli che si sono occupati del Natale (tanto per rimanere comunque nel tema festivo) e l'archetipo delle storie natalizie anche per il mondo del fumetto è sicuramente il romanzo A Christmas Carol di Charles Dickens tanto che molteplici opere si sono incardinate sul canovaccio del grande autore inglese.
Esempi ne sono la celebre versione disneyana Mickey's Christmas Carol in cui Zio Paperone (non a caso il nome originale del personaggio è Scrooge McDuck ) dovrà affrontare i propri fantasmi del Natale passato, presente e futuro per poter finalmente apprezzare la propria famiglia e cambiare il modo in cui si approccia alla vita.
Sulla stessa falsariga ma lontano dal mondo dei paperi e dei vari animali senzienti della Disney è anche la versione di A Christmas Carol della casa editrice Marvel, pubblicata nel 1983 ed una vera goduria per gli appassionati di fumetti dell'epoca
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