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Cristina Roselli
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L'immensità senza confini dello spazio è un concetto che spesso viene esplorato nella letteratura di fantascienza che tende a considerare l'Universo come un personaggio a sé stante, a volte tranquillo e pacato ed altre in piena furia ribollente.
Tale tendenza narrativa può essere individuata anche all'interno del mondo dei fumetti il quale riesce ad associare storie legate allo spazio perduto ad immagini cariche di inchiostro che rendono perfettamente l'idea di un universo vasto ma allo stesso tempo asfissiante ed ansiogeno.
Iniziando dai comics americani, esempi di opere che si occupano di tematiche spaziali sono 2001:A Space Odyssey di Jack Kirby (conosciuto soprattutto per aver creato “Captain America”) il quale, prendendo avvio dal celebre lungometraggio di Stanley Kubrick ha prodotto una miniserie decisamente notevole oppure Southern Cross di Becky Cloonan e Andy Belanger nel quale non mancano misteri e colpi di scena, ovviamente il tutto ambientato all'interno di una nave spaziale.
Uno dei migliori fumetti sull'argomento di recente produzione è sicuramente Saga di Brian K. Vaughan e Fiona Staples nel quale le tematiche sci-fi classiche (alieni, navi spaziali, armi futuristiche) si uniscono magistralmente ad estratti comici, romantici ed impegnati grazie ad una narrazione geniale ed illustrazioni tra le migliori attualmente in produzione.
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