Redazione     Informativa     Link  

Iniziative per celebrare il bicentenario della morte di Napoleone

giovedì, 06 maggio 2021 13:29

condividi su facebook
Fabrizio Federici
Esattamente 200 anni fa, il 5 maggio 1821, verso le 18 del pomeriggio, durante un violento temporale, nella sperduta isola atlantica di S, Elena chiudeva la sua parabola terrena Napoleone Bonaparte, l’“uom fatale” ricordato poi da Manzoni, il “self-made man” còrso asceso al potere supremo nella Francia percorsa dallo “tsunami” della Rivoluzione. Anche in Italia sono in corso in questi giorni, a Roma compresa, varie iniziative per commemorare un uomo che, in ogni caso, ha dato un contributo determinante alla nascita dell’Europa contemporanea.
Una serie di iniziative (vedi www.napoleone21.eu) è promossa dal Comitato per il Bicentenario Napoleonico: rete di 67 istituzioni e associazioni culturali, Università e centri di studio, dal Nord al sud del Belpaese, che ha organizzato il programma di eventi dal titolo “Napoleone in Italia”. Un programma che lancia uno sguardo complessivo sull’età napoleonica nel suo rapporto con l’Italia del tempo. Dall’incontro tra Napoleone e l’Italia prese del resto avvio – a giudizio quasi unanime degli storici - quel processo politico e di formazione della coscienza collettiva che accompagnò poi il Risorgimento.
La riscoperta del legame tra Napoleone e l’Italia, ha ricordato lo storico Luigi Mascilli Migliorini, presidente del Comitato, definisce il senso vero e profondo di questo Bicentenario, fortemente voluto, tra gli altri, dallo scomparso storico dell’arte Philippe Daverio, presidente onorario della rete, e da Marina Rosa, presidente del Centro documentazione Residenze Reali lombarde. Mentre il pomeriggio del 5 maggio ci son state le letture in diretta della ''Maratona 5 maggio'', a partire dall'ora della morte del “Grande còrso”, le 17,49, su Facebook e YouTube, a Milano e in tutta la Lombardia sono in corso da tempo altre iniziative e a Torino, a Palazzo Cavour, è aperta, sino al prossimo 28 gennaio. La mostra di oggetti, cimeli, documenti d'epoca provenienti dalla Fondation Napoleon di Parigi, ''J'arrive. Napoleone, i cinque volti del trionfo''.
Via via, ecco le altre tappe del viaggio "andando per l’Italia di Napoleone”: per riprendere il titolo del libro di Paola Bianchi e Andrea Merlotti (Il Mulino,2021, pp. 176, 12,00 euro) che ci guida nei luoghi della memoria napoleonica italiani. Si va da Sarzana (La Spezia), città che vanta di essere il luogo d’origine della famiglia Bonaparte, a Roma, che con Napoleone ebbe un particolare rapporto.
A Roma, esattamente, sino al 30 maggio è aperta, ai Mercati di Traiano, la mostra dedicata appunto a Napoleone e l’Urbe: l’imperatore non visitò mai Roma, ma coltivò sempre, per essa, piani grandiosi di scavi archeologici e di rinascita urbanistica, in parte realizzata anzitutto con la sistemazione di Piazza del Popolo, ad opera dell’architetto romano Giuseppe Valadier (il progetto definitivo, elaborato appunto negli anni napoleonici, fu approvato nel 1816 – a Papa tornato a Roma - e realizzato entro il ’22)., e con altri interventi.
Da mercoledì 5 maggio, inoltre, il Museo Napoleonico ospita, sino al 9 gennaio (ingresso gratuito), la mostra "Napoleone, ultimo atto. L’esilio, la morte, la memoria" che illustra le vicende dell’esilio, della morte e il successivo processo di mitizzazione della sua figura, attraverso oggetti, documenti, stampe, dipinti e altri materiali delle collezioni del museo stesso.
Rivoluzionario secondo i princìpi del 1792 (più che dell’89), portatore in Europa del vento di modernità, lotta ai privilegi feudali, creazione d’un moderno diritto civile che spirava appunto dalla Francia, o semplice despota, precursore dei dittatori novecenteschi? Creatore di pubbliche amministrazioni moderne ed efficienti o mero guerrafondaio repressore dei nascenti sentimenti nazionali, dalla Spagna alla Polonia? Senz’altro Napoleone (“Robespierre a cavallo” secondo un'acuta definizione) fu un po’ di tutto questo e la manzoniana ”ardua sentenza” dei posteri non è stata ancora emessa in via definitiva. Mentre è singolare che, in Francia, ci sia più imbarazzo (anche in certi ambienti dello stesso Governo) a commemorarlo che in Italia. Ma il fatto è che i tempi, anche Oltralpe, sono profondamente cambiati, e lo stesso governo di Macron (Presidente che, come già De Gaulle, Pompidou e Sarkozy, s’ispira apertamente al grande còrso) ha parlato per il programma del bicentenario, di “commemorazione”, ma non “celebrazione” acritica. Ed è giusto che sia così.
“Re di Roma”, infine, fu il titolo onorifico dato da Napoleone al figlio, Napoleone Francesco Carlo Giuseppe Bonaparte, avuto dalla seconda moglie, Maria Luisa d’Asburgo. Un figlio che l‘imperatore, purtroppo, non vide più dopo la prima abdicazione del marzo 1814, e che, portato dalla madre alla corte di Vienna ed educato all'austriaca, sarebbe morto infine di tisi, a soli vent’anni, nel 1831. Mentre Letizia Ramolino, mamma di Bonaparte, dopo la caduta del figlio, messasi sotto la protezione del Papa sarebbe vissuta proprio a Roma, abitando, dal 1818, nello storico palazzo all'angolo tra Piazza Venezia e Via del Corso, da allora noto come Palazzo Bonaparte. Qui, affacciandosi spesso al celebre balconcino all’angolo con Via del Corso (a poche decine di metri, in linea d’aria, da un altro futuro storico balcone…), sarebbe morta, infine, a 86 anni, 15 anni dopo il figlio, nel febbraio 1836.
I COMMENTI RELATIVI ALL'ARTICOLO
Invia un commento alla Redazione
Email
Nome e Cognome
Messaggio
Gentile lettore, prima di inviare il Suo messaggio:

compilare il codice di sicurezza sottostante copiando l'immagine raffigurata;

CAPTCHA 
cambia codice

inserisci codice



Per pubblicare, in fondo all'articolo, il suo commento selezionare il pulsante sottostante.

Pubblicazione
  Si    solo nome
  Si    nome e cognome
  No


Grazie della collaborazione.

2014 - ftNews una testata di libera informazione.
2014 - FreeTopNews una testata di libera informazione senza fini di lucro e conseguentemente le collaborazioni sono fornite assolutamente a titolo gratuito.
Se vuoi collaborare con la redazione e rendere sempre pi ricchi i contenuti e accrescere la qualit del servizio offerto, inviaci articoli, segnalazioni e note per la eventuale pubblicazione. (Continua)

Iscrizione presso Registro della Stampa del Tribunale di Ancona , n. 17/2014 del 16/12/2014.
Informativa:

Il Gestore del sito si riserva il diritto di pubblicare solo gli articoli ritenuti meritevoli, a suo insindacabile giudizio. Tutto il materiale inviato non verr restituito.
Limiti di Responsabilit :
Con la spedizione dell articolo l Autore espressamente ne autorizza la pubblicazione su ftnews.it e il Gestore del sito non assume nessuna responsabilit , n civile, n penale, in relazione al contenuto di quanto pubblicato sul sito ed all'uso che terzi ne potranno fare, sia per le eventuali contaminazioni derivanti dall'accesso, dall'interconnessione, dallo scarico di materiale dal Sito. Pertanto il Gestore del sito non sar tenuto per qualsiasi titolo a rispondere in ordine a danni, perdite, pregiudizi di alcun genere che terzi potranno subire a causa del contatto intervenuto con il Sito oppure a seguito dell'uso di quanto nello stesso pubblicato cos come dei software impiegati.
Il Gestore del sito declina ogni responsabilit per l attivit di trattamento dati eseguita dai siti web consultati dall Utente tramite link. L Utente quando accede attraverso un link ad un altro sito web deve sapere e ricordare che esso indipendente dal ftnews.it e che quest'ultimo non ha alcun controllo sul contenuto del sito in questione e quindi non comporta l'approvazione o l'accettazione di responsabilit circa il contenuto o l'utilizzazione di detto sito.
L'utente che decide di visitare un sito internet collegato al Sito ftnews.it lo fa a suo rischio, assumendosi l'onere di prendere tutte le misure necessarie contro virus od altri elementi distruttivi.
Il Gestore del sito non assume alcuna responsabilit per materiali creati o pubblicati da terzi con i quali il Sito abbia un collegamento ipertestuale ("link").
Il Gestore del sito non intende violare alcun Copyright. Le informazioni e le immagini qui raccolte sono, al meglio della nostra conoscenza, di pubblico dominio. Se, involontariamente, stato pubblicato materiale soggetto a copyright o in violazione alla legge si prega di comunicarcelo (info@ftnews.it) per provvedere immediatamente alla rimozione. Il Gestore si riserva il diritto di modificare i contenuti dell'intero sito e delle presenti Informazioni in qualsiasi momento e senza alcun preavviso.
Limiti all utilizzo:
Il materiale contenuto nel Sito protetto da copyright. La documentazione, le immagini, i caratteri, il lavoro artistico, la grafica, il software applicativo e tutti i codici e format scripts utilizzati per implementare il Sito sono di propriet di ftnews.it.
Se non espressamente previsto, i contenuti del Sito non possono, n in tutto n in parte, essere copiati, modificati, riprodotti, trasferiti, caricati, scaricati, pubblicati o distribuiti in qualsiasi modo senza il preventivo consenso scritto di ftnews.it.
fatta salva la possibilit di immagazzinare tali contenuti nel proprio computer o di stampare estratti delle pagine del Sito ad uso esclusivamente personale.
I marchi e i loghi presenti nel Sito sono di propriet di ftnews.it.
Essi non possono essere utilizzati su alcun altro sito internet diverso dal Sito o su altri mezzi di comunicazione senza il preventivo consenso di ftnews.it.
Il nome " ftnews.it " e qualsiasi marchio che includa il marchio " ftnews.it " non possono essere utilizzati come indirizzi internet di altri siti, o quali parti di tali indirizzi, senza il preventivo consenso scritto di ftnews.it.