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Morire un po’ alla volta

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lunedì, 30 gennaio 2017 00:17

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Lisa Di Giovanni
Se non hai una casa di cartone non puoi capire, se non sei seduto per terra a elemosinare con la completa indifferenza dei tuoi simili non puoi capire, se non sei nato sotto una pessima stella e puoi permetterti solamente la compagnia di un gatto maleodorante non puoi capire. Così l’anima dello sconosciuto senza dimora, muore un po’ alla volta, mentre nessuno prova pena, se non dopo aver letto la notizia su qualche notiziario. Mentre lui, l’uomo senza la casa di mattone, si appresta a percorrere l’ultima delle sue buie gallerie.
Eppure, tra la folla, l’uomo che non aveva finestre nella sua casa di cartone si sentiva vivo, perché l’unico sole che conosceva era dentro il suo petto, ma anche l’ultima speranza gli scoppiò tra le dita e decise di andare via per sempre.
FtNews vi presenta una poesia di Jake Matthews che porta il titolo: L’uomo col sole in metropolitana, un testo vero quanto angoscioso, che porta a riflettere su come l’egoismo e l’individualismo non permettono più alla gente di riconoscere chi ha ancora la vita dentro, ed è solamente nato in un momento sbagliato e urla tra le righe di un libro, perché vorrebbe scuotere le menti grigie dei burattini schiavi del capitalismo e della globalizzazione.
L’angolo del poeta vi augura una buona lettura!

L’uomo col sole in metropolitana

Non aveva mai visto
la luce del sole
non c’erano finestre
nella sua casa di cartone
era troppo caro per lui
il prezzo del mattone
aveva un gatto che puzzava
un gatto morto non serve a nulla
la gente non ha tempo
nessuno si ferma
nessuno prova pena
se sei già morto
o stai per morire o niente
se sei troppo vivo
non va bene lo stesso
devi morire un po’ alla volta
quando comprese che un gatto morto
non serviva a nulla
decise di andarsene
lasciare la sua casa
partire attraversando
quel mondo sotterraneo
di estranei e di rotaie
di rottami e di vecchi
prese con se il solo libro
che possedeva e legò
l’unico sole che conosceva
intorno al suo petto
ben stretto sotto il giubbotto
iniziò a camminare lentamente
esplose senza preavviso
scomparendo in mezzo alla folla
in un turbinio di coriandoli
di mille colori in un attimo
non c’erano più una casa
di cartone un gatto morto
il puzzo dei pendolari
qualche testa di cazzo in meno era scomparsa dalla faccia
della terra ma finalmente
aveva visto il sole per la prima
volta nella sua vita sotterranea

Jake Matthews è un poeta contemporaneo nato a Torino e vive in Alessandria. E’ autore di diverse raccolte tra cui “Dio Odia Tutti Allo Stesso Modo” e “Non So Perché Siamo Ancora Tutti Vivi”.
Apprezzato dal pubblico e dalla critica letteraria, nel 2016 pubblica "Madness Poems" edito da Miraggi Edizioni.
Tiene letture pubbliche in tutta Italia ed è l’ideatore del Crossing Poetry.

www.crossingpoetry.wordpress.com
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