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martedì, 23 agosto 2022 09:45 |
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Meditazione fra le antiche pietre di Sardegna
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Dal nostro inviato
Francesca Bianchi
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Qualche settimana fa ho avuto il piacere di conoscere ed intervistare Arianna Mendo, da sempre interessata alle discipline simboliche, che ha approfondito specializzandosi in astrologia e in bio-naturopatia. Da anni Arianna studia il rapporto fra l'uomo e i luoghi ad alta energia vibrazionale che presentano allineamenti astronomici con il Sole e con la Luna e che già in passato erano utilizzati dagli antichi come risorsa naturale di benessere e di guarigione. Con lei e con Enrico Gelain ho trascorso una bellissima mattinata in un posto magico risalente al periodo prenuragico: il bosco di lentischi di San Giorgio, nel territorio di Palau (SS), in Gallura. Si ritiene che il bosco sacro di San Giorgio sia un luogo di altissima energia, anche e soprattutto in virtù dell'alta concentrazione di rocce. Come è noto, la roccia crea un'energia speciale, in modo particolare il granito. Lì, nella notte dei tempi, gli uomini hanno modellato le pietre per i loro rituali sacri. Queste pietre probabilmente avevano una funzione curativa. Tra le tante pietre presenti in questo bosco, c'è la pietra della fertilità, utilizzata per propiziare il concepimento. I nostri antenati avevano un legame simbiotico con la Natura, concepita come una Madre da venerare e rispettare.
Nell'atmosfera raccolta del bosco di San Giorgio Arianna Mendo ha rilasciato una bella intervista a FtNews, ripercorrendo gli inizi dei suoi studi e del suo percorso alla sua ricerca dei luoghi energetici. Ha parlato della storia del bosco di San Giorgio, del forte magnetismo che emana, dei ritrovamenti ivi effettuati, delle numerose rocce "terapeutiche" che vi si possono ammirare, della grotta dell'aura. Abbiamo visitato anche la chiesetta campestre dedicata a San Giorgio Martire, riedificata nel 1675, in piena dominazione spagnola. Probabilmente nell'antichità tale edificio era o una fonte sacra o un pozzo sacro. Non poteva mancare una tappa alle Tombe dei Giganti di Li Mizzani e di S'Ajacciu, nelle campagne di Palau, altri due luoghi ad alta energia in cui le vibrazioni della Terra e quelle del Cosmo si uniscono.
Arianna, quando ha avuto inizio il suo percorso di ricerca dei luoghi energetici? In particolare, quando ha iniziato ad interessarsi alla storia dei luoghi della Sardegna più significativi dal punto di vista energetico?
Ho cominciato alla fine degli anni '90. Venivo in vacanza qui in Sardegna. Avendo fatto studi classici, sono sempre stata molto interessata ai luoghi degli antichi, per cui ho cominciato a perlustrare le aree archeologiche della Sardegna. In quegli anni non c’erano siti gestiti. Poi, dal momento che mi occupavo già di studi che riguardavano il campo delle energie sottili e i campi vibrazionali, ho cominciato ad applicare questi studi per indagare il rapporto di alcuni luoghi sacri della Sardegna con le loro energie sottili. Il nostro era un gruppo di ricercatori; il nostro lavoro è nato da una intuizione: gli antichi greci, che sono stati i primi a scrivere della Sardegna e dei sardi nel V sec. a.C., quindi molto tempo dopo che i monumenti erano stati costruiti, raccontavano che i sardi andavano in luoghi speciali, in particolare le "tombe degli eroi", quelle che qui chiamano "tombe dei giganti", per i riti di guarigione, i riti di incubazione, e stavano lì cinque giorni e cinque notti immersi in un sonno profondo che toglieva la coscienza del tempo.
Dove andavano a ricercare questi luoghi? C'erano degli elementi che guidavano la loro scelta?
Queste comunità vivevano in villaggi. Ogni villaggio aveva un gruppo di capi, sacerdoti e sacerdotesse che erano considerati sciamani. Si attribuivano loro delle doti particolari, una delle quali era proprio quella di sentire le energie emanate dai luoghi. Non bisogna dimenticare, infatti, che un tempo esisteva la figura del geomante, colui che sapeva leggere e interpretare le energie sottili della terra, quindi sapevano anche comprendere quali punti della terra emanassero un’energia più vibrante del solito. Individuando quei punti, loro costruivano lì la loro area sacra e anche l'area della guarigione: in quei tempi lontani, in cui la chimica era ancora sconosciuta, l'uomo per la sua guarigione utilizzava tutto ciò che la natura offriva spontaneamente, quindi le erbe, le acque, ma anche la vibrazione di Madre Terra. Sapevano bene che la Terra in certi punti emana una vibrazione che entra in risonanza con la nostra e può aiutarci a ritrovare l'armonia.
Ha curato anche delle pubblicazioni in merito a queste sue ricerche. Ce ne parli pure...
Sì, in particolare ho pubblicato Tra Cielo e Terra. I luoghi sacri dell’energia (Chiaraceleste Edizioni, 2016), un saggio scritto come un racconto in cui porto il lettore a capire cosa siano le energie della terra, quale sia il campo eterico della terra: la terra ha le sue energie più sottili e invisibili che l'uomo antico sapeva individuare e captare e anche utilizzare per la sua guarigione e per fini sacri. In questo testo mi soffermo anche su quella capacità dell'uomo antico di unire cielo e terra, quindi di individuare quelle vibrazioni che arrivano dal Cosmo e inserirle all’interno dell’architettura sacra. Pochi sanno che in Sardegna ci sono monumenti allineati con il sorgere del Sole il 21 giugno: il sole entra all’interno di questi antichi monumenti sacri ed emana la sua vibrazione. Ogni anno accompagno le persone a conoscere queste realtà.
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La magia dell'alba sul tempio di Angkor Wat, ad Angkor, in Cambogia
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Le sue ricerche e i suoi tour esperienziali non si concentrano solo in Gallura, ma si estendono a tutta la Sardegna e non solo...
I primi studi son partiti in Gallura, poi negli anni abbiamo condotto una ricerca mappando i siti più interessanti dal punto di vista energetico e archeologico di tutta la Sardegna. Nel libro "Tra Terra e Cielo" accompagno il lettore a visitare diversi luoghi particolari, la maggior parte dei quali si concentra in Sardegna, ma ho parlato anche di altri luoghi nel mondo che ho avuto il piacere di visitare in questi anni. A un certo punto della mia ricerca condotta in Sardegna, infatti, ho avvertito il bisogno di andare a vedere altri luoghi antichi nel mondo alla ricerca di analogie e differenze con quanto riscontrato in Sardegna. Nel libro racconto della Grecia, di Malta, del sito meraviglioso di Angkor, in Cambogia, dell’Egitto, dell’Inghilterra. Bisogna, però, dire che la Sardegna, da questo punto di vista, è uno dei luoghi più potenti al mondo, anche perché la Sardegna è una delle quattro terre più antiche al mondo. Quando accompagno le persone, le prime parole che rivolgo loro sono queste: "è importante che voi abbiate la consapevolezza che state camminando su una delle quattro terre più antiche al mondo". Per questo motivo la Sardegna è una terra molto vibrante; la cultura megalitica che ha vissuto qui ha potuto sviluppare, in un arco di tempo che va almeno dal 7000 a.C. all’arrivo dei Romani, nel 238 a.C., una civiltà così interessante, perché questa cultura qui ha trovato un ambiente particolarmente ideale per costruire. Forse anche questo è uno dei motivi per cui la Sardegna presenta una delle più alte densità di monumenti al mondo. Io penso che nei tempi antichi, probabilmente, venivano qui da più parti del Mediterraneo e forse anche da più lontano per curarsi: qui l'energia era molto vibrante, per questo hanno costruito molti siti della guarigione.
Veniamo al bosco di San Giorgio di Palau (SS), luogo considerato altamente energetico. Perché è considerato tale? Quali sono le sue caratteristiche?
Il bosco di San Giorgio sorge nell’area cosiddetta di San Giorgio, che prende il nome dalla chiesa di San Giorgio, una piccola chiesetta campestre dedicata al Santo martire. La chiesa è molto antica, è stata costruita nel primo periodo del cristianesimo, poi ha avuto diversi rifacimenti.
Il bosco di San Giorgio si trova in una zona che presenta una concentrazione altissima di rocce. Risale al periodo prenuragico, un periodo in cui la cultura che c’era qui lavorava la pietra in modo semplice, modellandola e scavandola, e normalmente i siti sacri li realizzava proprio dove c’era un’alta concentrazione di rocce. La roccia, infatti, crea un’energia speciale, in modo particolare il granito, che contiene un’alta percentuale di quarzo. Il bosco di San Giorgio è un luogo speciale perché ha questa alta concentrazione di energia, un'energia palpabile, che si sente; chi entra in questo bosco sente che c'è un'energia vibrante, avverte molte volte un effetto sul corpo: magari sente a tratti più caldo, a tratti più freddo, può avvertire dei formicolii. In quel bosco anticamente hanno realizzato varie pietre modellandole. Queste pietre erano usate sia per rituali sacri, ma anche per rituali della guarigione. Le sciamane - non bisogna dimenticare che in quel periodo erano le donne a guidare le comunità - andavano lì proprio per aiutare nella guarigione con dei rituali molto speciali.
Una di queste pietre è la pietra della fertilità. Quale funzione aveva?
La pietra della fertilità del bosco di San Giorgio è una delle più potenti e anche una delle più belle e interessanti. Era una pietra anticamente utilizzata per propiziare il concepimento. Si tratta di una pratica comune in tutta la cultura megalitica, infatti ritroviamo pietre della fertilità o scivoli della fertilità in tutta Europa. Qui, non potendo avere scivoli della fertilità, modellavano le pietre dando loro una forma tra uterina e fallica. Adesso queste rocce possono essere utilizzate per ristabilire un'armonia e un equilibrio in tutto l’apparato urogenitale.
Non molto distante da qui c'è la Tomba dei Giganti di Monte S'Ajacciu. Secondo lei, quali funzioni avevano le tombe dei giganti? Con quale criterio sono state costruite?
Sotto l’area di San Giorgio c’è l’area di Monte S'Ajacciu, dove si trova una delle due tombe di giganti di Palau. Nel punto in cui c'è la tomba, si trovano i resti di una chiesa costruita nel periodo bizantino.
Le tombe dei giganti appartengono al periodo classico della cultura nuragica, quindi normalmente vengono datate al periodo compreso tra il 2000 e il 1000 a.C. Erano i luoghi di sepoltura, ma anche, come ci ricordano i greci, luoghi che venivano utilizzati per la guarigione. Nella parte in cui c'è il corridoio tombale venivano inserite le sepolture. Nella parte antistante, chiamata esedra e fatta a semicerchio, gli antichi abitanti dell'isola andavano per pregare i loro antenati e per ottenere la guarigione da qualche infermità. Dagli studi che ho effettuato ho potuto capire che le tombe dei giganti sono state costruite in punti molto vibranti di Madre Terra. Il magnetismo della Terra, infatti, in alcuni punti entra in risonanza positiva col nostro corpo e gli antichi l'avevano percepito bene. Ho misurato con dei frequenzimetri e ho riscontrato che nel centro esatto delle tombe dei giganti c'è una frequenza che è sempre la stessa ed è pari a 437,5 MHz. Questa frequenza entra in risonanza col nostro corpo e può aiutarci a riportarlo in equilibrio. L'energia sottile che proviene dalla Tomba dei Giganti fuoriesce dal punto centrale, dove c'è la stele, che accoglie le energie cosmiche. Queste due energie si incontrano nel punto in cui c'è il portello della Tomba dei giganti e creano un campo di forze particolare che raggiunge, come dicevo, i 437,5 MHz. Si tratta di un tipo di risonanza che dona benessere al nostro fisico e riesce a lavorare su quattro livelli: la parte strettamente fisica degli organi, la parte emozionale, che viene riequilibrata, quella mentale (si tratta, infatti, di luoghi che donano serenità e acquietano la mente) e infine la parte spirituale, con l'aura che viene ripulita e i chakra che vengono armonizzati. Questa è un'energia naturale che possiamo comparare a un'energia magnetica, ma è molto di più, in quanto l'energia magnetico-tellurica della Terra si unisce alle vibrazioni che arrivano dal Cosmo. Possiamo definirla un'energia elettromagnetica naturale molto positiva per il nostro benessere psico-fisico. Molte persone che conoscono le proprietà delle tombe dei giganti, quando vengono in vacanza in queste zone, si prendono sempre un po' di tempo per assorbire questa energia naturale che potrà recare benefici durante l'inverno.
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Solitamente chi partecipa ai tour e ai rituali che organizza?
Spesso si tratta di persone che già si occupano di studi legati alle energie, infatti abbiamo molti naturopati, terapeuti e persone che seguono il reiki. Arrivano anche molte persone che cercano un contatto più profondo con la natura: sentono il bisogno di un contatto intimo con la natura e attraverso i nostri itinerari, in cui si entra in contatto con i luoghi, possono ritrovare questa connessione. Partecipano, inoltre, persone interessate all'archeologia misteriosa e anche bambini, che sono sempre molto sensibili.
Ha appena terminato la stesura del suo ultimo libro. Che tipo di argomento affronta? Quando sarà pubblicato?
Questo libro si occuperà dei luoghi magici d’Italia; sarà un vero e proprio viaggio nei luoghi del nostro paese che presentano delle particolarità energetiche o che hanno una storia molto interessante. Uscirà tra la fine di quest'anno e l'inizio del prossimo.
Attualmente sta lavorando a qualche progetto?
Come ho detto prima, mi sono occupata non solo di luoghi italiani, ma anche esteri. Il progetto principale adesso è quello di aprire alle persone interessate questi percorsi alla scoperta di luoghi di altri paesi. Io e il mio collaboratore Enrico Gelain abbiamo preparato alcuni itinerari. Saranno viaggi lenti, nel corso dei quali racconteremo la storia dei posti visitati; andremo a sentire questi luoghi attraverso meditazioni e momenti di ascolto energetico. A volte faremo anche dei piccoli rituali. Vorrei, inoltre, aprire ai miei gruppi anche altri luoghi, in particolare le Canarie, che sono molto potenti e hanno una storia preispanica molto interessante, l’Egitto, dove andremo a dicembre, e la Cambogia. I templi della Cambogia sono stati tutti realizzati secondo l’antica tecnica del Vastu indiano, ovvero con dei criteri energetici particolarissimi: le energie arrivano sia dalla terra che dal cielo, in quanto sono tutti orientati anche al cielo, per cui sono incredibili dal punto di vista energetico.
Sono contenta di poter accompagnare le persone a sentire i luoghi in maniera più profonda e a fare un’esperienza interiore dei luoghi visitati.
Qual è il suo sogno nel cassetto?
Il mio sogno nel cassetto è fondare una scuola di formazione in questo ambito. Dopo tanti anni di lavoro e di esperienza, penso sia arrivato il momento di trasmettere tutto quello che ho appreso in questi anni. La gente inizia a dirmi di voler imparare, quindi è ora di pensare a una scuola di formazione in questo settore.
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I COMMENTI RELATIVI ALL'ARTICOLO |
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Messaggio: Buongiorno,
articolo molto interessante. Peccato non aver citato l'unico vero pioniere di questi studi che è Mauro Aresu, il quale ha pubblicato gli esiti delle sue ricerche nel libro UomoTerra (1995) e in successive pubblicazioni.
Cordiali Saluti
Cristina
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