|
lunedì, 03 agosto 2020 07:20 |
|
|
|
|
|
|
Fabrizio Federici
|
|
Storicamente l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” di Roma si è caratterizzato come centro di eccellenza a presidio della salute pubblica contro le malattie d’origine infettiva (batterica, virale, ecc…), analogamente ad altri ospedali romani per altre patologie (“S. Eugenio” per le ustioni, “Forlanini”, peraltro sciaguratamente chiuso dal 2015, per TBC e malattie polmonari, ecc…); e, in occasione della pandemia di Covid-19, è divenuto punto di riferimento a livello nazionale. Nel momento più difficile della lotta al coronavirus (marzo- aprile scorsi), problemi principali dello Spallanzani sono stati la disponibilità dei posti e la scarsità di apparecchiature qualificate, per monitorare le condizioni dei pazienti e, quando necessario, aiutarli a respirare.
Proprio per aiutare l’ospedale a fronteggiare meglio queste esigenze, sin da marzo scorso è partita una raccolta di fondi (esattamente donazioni) lanciata dall’ospedale stesso in due direzioni: ricerca sul Covid-19 (biologia, patogenesi, modalità di trasmissione, ecc…) e assistenza ai pazienti (soprattutto acquisto di apparecchiature cliniche diagnostiche e di strumentazioni per facilitare il lavoro degli operatori). In questa ricerca di fondi, si sono distinte varie realtà importanti. Come l’AS Roma, trascinata dall’esempio del “mito vivente” Totti (donatore, a marzo scorso, di 120.000 euro per l’acquisto di 2 colonne endoscopiche destinate anzitutto al reparto di Rianimazione e Terapia Intensiva per le procedure di broncoscopia urgenti), la Sara Assicurazioni (donazione di 1 euro per ogni polizza incassata nel periodo 1– 31 maggio, per importo di e. 500.000, e altre iniziative, alla pari di altre importanti imprese del settore come Cattolica, Allianz ed AXA, a favore di altri ospedali italiani); e l’ ANGI; Associazione Nazionale Giovani Innovatori, col suo comitato scientifico ( da maggio scorso in poi).
Non è mancato poi, sempre a favore dello Spallanzani, il contributo di tanti singoli, tra cui artisti e uomini di cultura in genere. Tra loro, abbiamo voluto ascoltare Rolando Capoccetta: musicista che, tra i nuovi della scena romana, negli ultimi anni si è imposto come artista eclettico, capace di raccogliere e remixare ispirazioni e sound tra loro diversissimi. Nato a Ceccano (Frosinone), e cresciuto tra Beirut, Losanna e Lazize (Verona), in ambienti culturali e sociali diversissimi, Capoccetta, coerentemente col suo itinerario di vita, è autore di Cd le cui sonorità vanno dal Mediterraneo all'Europa nordica e celtica. La sua ultima fatica è "Go High" (ascoltabile anzitutto in Rete, su Soundcloud.com): una raccolta di brani il cui ricavato economico, per esplicita volontà dell'autore, sarà interamente devoluto appunto allo "Spallanzani" di Roma, per la prima delle “direzioni di finanziamento” indicate dall’ospedale (la ricerca sul Coronavirus).
Rolando, tu sei stato già autore di dischi ai tempi storici del vinile. Nel 1986, a 23 anni circa, nel pieno del tuo impegno rimani coinvolto in un grave incidente stradale: restando poi fermo vari anni. Questa grave esperienza, cosa ti ha insegnato, e come ha influito, poi, sulla ripresa della tua attività?
Partiamo dall’ inizio. Nato nel Frusinate, io da piccolo ho seguìto mio padre in tutti gli spostamenti legati al suo lavoro di trombettista nei night club: dal Libano (negli anni ‘60 mitica “Svizzera del Medioriente”, prima della lunga, sanguinosa guerra civile, N.d.R.) alla Svizzera (Losanna, Berna), e infine all’Italia. Mentre andavo a scuola, iniziavo però anche ad imparare i “rudimenti del mestiere”: iniziai a suonare e mixare al night “L’oasi” di Lazise (Verona), non lontano dal Lago di Garda. A 18 anni, fui chiamato per l’apertura di una discoteca in Trentino-Alto Adige, dove ho lavorato poi qualche anno; altro momento importante fu quando conobbi un’agenzia teatrale di Bologna, che iniziò a mandarmi in giro come dj in tanti posti, dalla mitica “Capannina” di Forte dei Marmi ad altri importanti locali e discoteche del Veneto, del Bresciano e di S. Martino di Castrozza. Poi, nell’86, ecco il drammatico “giro di boa” dell’incidente…
Ma come avvenne?
All' epoca lavoravo in Svizzera, a San Bernardino (Canton Ticino): a un certo punto, nel corso, probabilmente, di un sorpasso azzardato, mi viene incontro con forza un altro veicolo. Non ricordo assolutamente nulla di cosa accadde: dopo addirittura 2 mesi mi risvegliai dal coma in ospedale, dopo esser stato operato, . trovandomi col viso sfigurato (alcuni postumi del trauma mi son durati vari anni). Per riprender la tua domanda di prima, questo grave incidente senz’altro in me ha determinato una maggiore sensibilità per gli aspetti essenziali della vita, nella consapevolezza che questa vita, così preziosa per tutti noi, in ogni momento ci può sempre sfuggire di mano. Ho ripreso a lavorare gradualmente, ricominciando in pieno solo 14 anni dopo, nel 2000. Quest’esperienza ha influito anche sulla mia attività perché prima dell’incidente io facevo solo il dj: dopo, trovandomi anche con ridotta capacità uditiva (da un orecchio non ci sentivo), mi son dedicato fortemente anche a scrivere musica, che avevo iniziato a comporre a 22 anni circa.
|
|
|
|
Questo mi ricorda, direi, Beethoven, che iniziò a scrivere le sue cose migliori solo dopo aver contratto la sordità…! Amichevole ironia a parte, oltre all’incidente, sul tuo percorso artistico ha influito forse anche l’altra tua esperienza dell’omosessualità, o meglio, bisessualità? Ti va di parlarne?
Diciamo che queste propensioni hanno acuito la mia sensibilità nei confronti della musica, a maggior ragione dopo il trauma dell’incidente. Perchè, come avviene a molti, mi hanno aperto orizzonti più ampi, sul piano non solo erotico-affettivo, ma, soprattutto, spirituale e intellettuale.
Ed oggi, chi è Rolando Capoccetta?
Oggi suono il pianoforte, faccio anche il dj, quando capita, ma soprattutto compongo musica elettronica (ho fatto un corso specifico, ed uso uno speciale programma informatico). Varie mie raccolte di pezzi sono ascoltabili in Internet, soprattutto su Soundcloud.com e su altri portali.
Parliamo allora di quest’ultima tua fatica, “Go High”…
Sì, è una compilation di brani: "LoveBeyond", "Four minutes to Life", "Lola Davos (notare il riferimento alla cittadina svizzera, dei Grigioni, da anni sede del World Economic Forum, N. d. R..)- The Night (Club Edit)", "Dans la Rue", "Run it", e altri. Che riprendono appunto amosfere e ispirazioni tra le piu' varie: dal rock alla lapdance e alla Disco Music (genere, quest'ultimo, tipico degli anni '70-'80 e ingiustamente sottovalutato, forte comunque della presenza di artiste come Gloria Gaynor, Ami Stewart, Donna Summer). Dalla musica etnica, specialmente africana e caraibica ( con un uso delle percussioni che a tratti mi hanno detto, ricorda i Santana, con la mitica "Oye como va") ai più recenti risultati della technomusic.
Ed eccoci, come al solito, alle “dolenti note”: c’è oggi, in Italia, una politica per la musica di nuovo tipo, specie elettronica? E’ impietoso, il confronto tra noi e non dico gli USA, ma già altri Paesi europei avanzati, come Germania e Paesi scandinavi…
Infatti, da noi una politica per questo settore praticamente ancora non c’è. Come avviene in vari altri campi, devi sempre arrangiarti: realizzi il prodotto finito, lo porti ad uno studio per far sistemare anzitutto il volume, e poi, se sei fortunato, cerchi di trovare un editore che magari sia anche collegato con una radio privata disposta a mandare in onda i tuoi pezzi, più volte al giorno, dandoti così modo di farti conoscere. Qui in Ciociaria, dove risiedo, c’è appunto un’emittente privata, che mi toccherà contattare per diffondere meglio questa mia ultima fatica (a parte, ovviamente, i consueti canali di Facebook, Youtube, ecc…). Vorrei che i prossimi governi, col Ministero dei Beni e Attività Culturali, se - come sperano tanti settori della cultura nazionale - penseranno finalmente a una nuova politica per le arti, nel mondo della musica non trascurino quest’importante - e soprattutto promettente per il futuro - settore della musica elettronica. Intanto, destino senz’altro qualsiasi provento di quest’ultimo mio disco alla ricerca anti Covid-19 dell’ospedale romano Spallanzani: che resta una colonna portante della lotta alle malattie infettive.
|
|
|
I COMMENTI RELATIVI ALL'ARTICOLO |
| |
|
2014 - ftNews una testata di libera informazione.
|
|
2014 - FreeTopNews una testata di libera informazione senza fini di lucro e conseguentemente le collaborazioni sono fornite assolutamente a titolo gratuito.
Se vuoi collaborare con la redazione e rendere sempre pi ricchi i contenuti e accrescere la qualit del servizio offerto, inviaci articoli, segnalazioni e note per la eventuale pubblicazione.
(Continua)
Iscrizione presso Registro della Stampa del Tribunale di Ancona , n. 17/2014 del 16/12/2014.
|
|
|
Informativa:
Il Gestore del sito si riserva il diritto di pubblicare solo gli articoli ritenuti meritevoli, a suo insindacabile giudizio. Tutto il materiale inviato non verr restituito.
Limiti di Responsabilit :
Con la spedizione dell articolo l Autore espressamente ne autorizza la pubblicazione su ftnews.it e il Gestore del sito non assume nessuna responsabilit , n civile, n penale, in relazione al contenuto di quanto pubblicato sul sito ed all'uso che terzi ne potranno fare, sia per le eventuali contaminazioni derivanti dall'accesso, dall'interconnessione, dallo scarico di materiale dal Sito. Pertanto il Gestore del sito non sar tenuto per qualsiasi titolo a rispondere in ordine a danni, perdite, pregiudizi di alcun genere che terzi potranno subire a causa del contatto intervenuto con il Sito oppure a seguito dell'uso di quanto nello stesso pubblicato cos come dei software impiegati.
Il Gestore del sito declina ogni responsabilit per l attivit di trattamento dati eseguita dai siti web consultati dall Utente tramite link. L Utente quando accede attraverso un link ad un altro sito web deve sapere e ricordare che esso indipendente dal ftnews.it e che quest'ultimo non ha alcun controllo sul contenuto del sito in questione e quindi non comporta l'approvazione o l'accettazione di responsabilit circa il contenuto o l'utilizzazione di detto sito.
L'utente che decide di visitare un sito internet collegato al Sito ftnews.it lo fa a suo rischio, assumendosi l'onere di prendere tutte le misure necessarie contro virus od altri elementi distruttivi.
Il Gestore del sito non assume alcuna responsabilit per materiali creati o pubblicati da terzi con i quali il Sito abbia un collegamento ipertestuale ("link").
Il Gestore del sito non intende violare alcun Copyright.
Le informazioni e le immagini qui raccolte sono, al meglio della nostra conoscenza, di pubblico dominio.
Se, involontariamente, stato pubblicato materiale soggetto a copyright o in violazione alla legge si prega di comunicarcelo (info@ftnews.it) per provvedere immediatamente alla rimozione.
Il Gestore si riserva il diritto di modificare i contenuti dell'intero sito e delle presenti Informazioni in qualsiasi momento e senza alcun preavviso.
Limiti all utilizzo:
Il materiale contenuto nel Sito protetto da copyright. La documentazione, le immagini, i caratteri, il lavoro artistico, la grafica, il software applicativo e tutti i codici e format scripts utilizzati per implementare il Sito sono di propriet di ftnews.it.
Se non espressamente previsto, i contenuti del Sito non possono, n in tutto n in parte, essere copiati, modificati, riprodotti, trasferiti, caricati, scaricati, pubblicati o distribuiti in qualsiasi modo senza il preventivo consenso scritto di ftnews.it.
fatta salva la possibilit di immagazzinare tali contenuti nel proprio computer o di stampare estratti delle pagine del Sito ad uso esclusivamente personale.
I marchi e i loghi presenti nel Sito sono di propriet di ftnews.it.
Essi non possono essere utilizzati su alcun altro sito internet diverso dal Sito o su altri mezzi di comunicazione senza il preventivo consenso di ftnews.it.
Il nome " ftnews.it " e qualsiasi marchio che includa il marchio " ftnews.it " non possono essere utilizzati come indirizzi internet di altri siti, o quali parti di tali indirizzi, senza il preventivo consenso scritto di ftnews.it.
|
|
|