Redazione     Informativa     Link  

Sanità e multiculturalismo: le Nuove frontiere della medicina del 2000

martedì, 14 novembre 2017 16:18

condividi su facebook
Fabrizio Federici
“Sanità e multiculturalismo": questo il tema del Manifesto programmatico che AMSI, Associazione Medici di Origine Straniera in Italia (operante da 16 anni nella difesa dei diritti dei circa 18.500 camici bianchi d’origine estera operanti nella penisola , e nella promozione di servizi sanitari – soprattutto ambulatori attivi sul territorio – per la salute di immigrati e cittadini italiani, e nello scambio internazionale d’esperienze in campo sanitario), ha promosso insieme alla Confederazione Internazionale Unione Medica Euro Mediterranea (UMEM), al Movimento internazionale “Uniti per Unire”, “Emergenza Sorrisi” ONLUS, e a una rete di ONG, comunità e associazioni varie. Il Manifesto viene arricchito giorno dopo giorno con proposte di attualità (sollevate in base alle esperienze professionali fatte in vari Paesi, e secondo le diverse culture, religioni e specializzazioni). Che, nell’era della globalizzazione, evidenziano, da un lato, quella che ormai è la dimensione internazionale della medicina; dall’altro, il legame tra Sanità e conoscenza culturale e religiosa.
Ecco i punti qualificanti del Manifesto. Il diritto alla salute universale: i servizi sanitari devono essere assicurati a tutti – italiani e non – indipendentemente dalle possibilità economiche della persona, dallo status amministrativo del paziente (con o senza permesso di soggiorno) e dall’età (tutti i minori indistintamente devono poter essere seguiti da un pediatra). Sì all’istruzione obbligatoria: è importante assicurarsi che tutti i minori immigrati vadano a scuola con regolarità, senza distinzione di sesso ed età, e sì ad una maggiore prevenzione nelle scuole, contro l’insorgere di crisi ansiose e depressive dovute a discriminazioni e disagi sociali. No alle cure “fai da te” e alle abitudini che, senza alcuna ragione di salute, danneggiano o mortificano il corpo, come l’infibulazione genitali femminili. Sì alla circoncisione in strutture sanitarie pubbliche e private autorizzate per non finire negli ambulatori clandestini. Sì a una maggiore cooperazione internazionale , per assicurare prevenzione e cura nei Paesi in via di sviluppo: ma anche ad una legge europea sull’immigrazione, per garantire una vera politica sovranazionale europea per la gestione dei flussi migratori. Sì a un’adeguata programmazione dell’ingresso in Italia dei professionisti della sanità d’origine straniera, in base alle esigenze del mondo del lavoro, e mediante precisi accordi con gli altri Paesi.
Venendo ai problemi più strettamente pratici e deontologici delle professioni sanitarie, il Manifesto sottolinea l’importanza dell’aggiornamento professionale per tutti gli operatori della sanità: su salute globale, patologie emergenti, impiego dei mediatori interculturali (dei quali occorre senz’altro creare un albo nazionale) nel rapporto medico-paziente, rispettando quel filo comune esistente tra medicina, cultura e religione; il tutto con erogazione di crediti ECM.
Per combattere adeguatamente disoccupazione, sottoccupazione e precariato nella medicina, e la “fuga dei cervelli” all’estero, si propone anzitutto un censimento preciso delle professioni sanitarie in Italia, e la creazione d’una rete di sportelli (come quella già esistente, di AMSI e UMEM e U. x U.) che permetta un miglior incontro tra domanda e offerta di professioni sanitarie.
Secondo le statistiche dell’UMEM ci sono più di 500 mila medici di origine straniera che esercitano in Europa. E negli ultimi mesi, sono aumentate del 35 per cento le richieste di medici italiani di recarsi all'estero, e del 50 quelle, di altri Paesi, di medici italiani e stranieri per lavorare da loro.
Infine, mentre si ribadisce che ogni medico ha diritto a un equo compenso, da fissare con dei minimi tariffari, si pensa a un miglior rapporto degli Ordini dei Medici col territorio: sviluppando anche i servizi “online” e ogni canale utile a potenziare i rapporti medici-cittadinanza, e potenziando i corsi d’aggiornamento professionale. No, in ultimo, alla “medicina difensiva” : è importante contrastare l’eccesso di analisi prescritte dai medici per evitare denunce o cause legali da parte dei pazienti (fenomeno che oggi costa annualmente 120 milioni di euro, tra spese legali e per esami clinici spesso inutili), creando un nuovo clima di fiducia, in prospettiva una vera “alleanza per la salute”, tra medici e pazienti.
“Diamo il nostro contributo alla Sanità italiana e a quella multiculturale con un Manifesto che speriamo possa migliorare il Sistema Sanitario Nazionale, dando concreti spunti di cooperazione e risultando utile anche ad altri Ordini professionali”, dichiara il Prof. Foad Aodi, medico fisiatra, Presidente e fondatore di AMSI e UMEM, appellandosi al Governo italiano e agli albi professionali.
“E affermare, nelle scelte di tutti i giorni, il legame sanità-multiculturalismo rappresenta, diremmo, lo strumento migliore per abbattere, da un lato, i muri della paura; e contrastare, dall’altro, chiusura e isolamento di certe comunità e di alcuni cittadini immigrati.I l confronto e il dialogo multiculturale e multidisciplinare, da sempre scelte distintive di AMSI,UNITI PER UNIRE e UMEM, e lo sviluppo di tutti i canali moderni d’aggiornamento (telemedicina, gemellaggi, stages, ecc…), arricchiscono i contenuti scientifici, e propongono un modello di collaborazione veramente innovativo. Oltre a combattere il mercato degli esseri umani, e i casi di violenza contro donne e bambini durante i viaggi della speranza che affrontano gli immigrati”.
I COMMENTI RELATIVI ALL'ARTICOLO
Invia un commento alla Redazione
Email
Nome e Cognome
Messaggio
Gentile lettore, prima di inviare il Suo messaggio:

compilare il codice di sicurezza sottostante copiando l'immagine raffigurata;

CAPTCHA 
cambia codice

inserisci codice



Per pubblicare, in fondo all'articolo, il suo commento selezionare il pulsante sottostante.

Pubblicazione
  Si    solo nome
  Si    nome e cognome
  No


Grazie della collaborazione.

2014 - ftNews una testata di libera informazione.
2014 - FreeTopNews una testata di libera informazione senza fini di lucro e conseguentemente le collaborazioni sono fornite assolutamente a titolo gratuito.
Se vuoi collaborare con la redazione e rendere sempre pi ricchi i contenuti e accrescere la qualit del servizio offerto, inviaci articoli, segnalazioni e note per la eventuale pubblicazione. (Continua)

Iscrizione presso Registro della Stampa del Tribunale di Ancona , n. 17/2014 del 16/12/2014.
Informativa:

Il Gestore del sito si riserva il diritto di pubblicare solo gli articoli ritenuti meritevoli, a suo insindacabile giudizio. Tutto il materiale inviato non verr restituito.
Limiti di Responsabilit :
Con la spedizione dell articolo l Autore espressamente ne autorizza la pubblicazione su ftnews.it e il Gestore del sito non assume nessuna responsabilit , n civile, n penale, in relazione al contenuto di quanto pubblicato sul sito ed all'uso che terzi ne potranno fare, sia per le eventuali contaminazioni derivanti dall'accesso, dall'interconnessione, dallo scarico di materiale dal Sito. Pertanto il Gestore del sito non sar tenuto per qualsiasi titolo a rispondere in ordine a danni, perdite, pregiudizi di alcun genere che terzi potranno subire a causa del contatto intervenuto con il Sito oppure a seguito dell'uso di quanto nello stesso pubblicato cos come dei software impiegati.
Il Gestore del sito declina ogni responsabilit per l attivit di trattamento dati eseguita dai siti web consultati dall Utente tramite link. L Utente quando accede attraverso un link ad un altro sito web deve sapere e ricordare che esso indipendente dal ftnews.it e che quest'ultimo non ha alcun controllo sul contenuto del sito in questione e quindi non comporta l'approvazione o l'accettazione di responsabilit circa il contenuto o l'utilizzazione di detto sito.
L'utente che decide di visitare un sito internet collegato al Sito ftnews.it lo fa a suo rischio, assumendosi l'onere di prendere tutte le misure necessarie contro virus od altri elementi distruttivi.
Il Gestore del sito non assume alcuna responsabilit per materiali creati o pubblicati da terzi con i quali il Sito abbia un collegamento ipertestuale ("link").
Il Gestore del sito non intende violare alcun Copyright. Le informazioni e le immagini qui raccolte sono, al meglio della nostra conoscenza, di pubblico dominio. Se, involontariamente, stato pubblicato materiale soggetto a copyright o in violazione alla legge si prega di comunicarcelo (info@ftnews.it) per provvedere immediatamente alla rimozione. Il Gestore si riserva il diritto di modificare i contenuti dell'intero sito e delle presenti Informazioni in qualsiasi momento e senza alcun preavviso.
Limiti all utilizzo:
Il materiale contenuto nel Sito protetto da copyright. La documentazione, le immagini, i caratteri, il lavoro artistico, la grafica, il software applicativo e tutti i codici e format scripts utilizzati per implementare il Sito sono di propriet di ftnews.it.
Se non espressamente previsto, i contenuti del Sito non possono, n in tutto n in parte, essere copiati, modificati, riprodotti, trasferiti, caricati, scaricati, pubblicati o distribuiti in qualsiasi modo senza il preventivo consenso scritto di ftnews.it.
fatta salva la possibilit di immagazzinare tali contenuti nel proprio computer o di stampare estratti delle pagine del Sito ad uso esclusivamente personale.
I marchi e i loghi presenti nel Sito sono di propriet di ftnews.it.
Essi non possono essere utilizzati su alcun altro sito internet diverso dal Sito o su altri mezzi di comunicazione senza il preventivo consenso di ftnews.it.
Il nome " ftnews.it " e qualsiasi marchio che includa il marchio " ftnews.it " non possono essere utilizzati come indirizzi internet di altri siti, o quali parti di tali indirizzi, senza il preventivo consenso scritto di ftnews.it.