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venerdì, 02 giugno 2017 17:52 |
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Fabrizio Federici
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Sarà soprattutto un fumetto a portare nelle scuole italiane il fair play: grazie al “Progetto S.C.U.O.L.A.” (acronimo per “Sport Corretto Unito Onesto Leale Atletico”), concretizzato da ASI – Associazioni Sportive e Sociali Italiane, in collaborazione con UNICEF Italia e col patrocinio del CONI.
Presentato a Roma alla stampa, presso la sede del CONI al Foro Italico, il progetto mira a coinvolgere ragazzi e ragazze tra gli 8 ed i 13 anni delle scuole elementari e medie, per indurli ad abbracciare modi di comportamento e valori eticamente corretti. Come? Attraverso lo sport, il gioco ed il fumetto.
Ed è quest’ultimo, il più originale strumento didattico individuato per realizzare l’iniziativa: che sarà ufficialmente avviata, con l’anno scolastico 2017/18, partendo dalla sperimentazione all’Istituto comprensivo “Dante Alighieri” di Roma.
E’ il personaggio di Cornelius Pallard, protagonista d’ un fumetto appositamente realizzato, il “Virgilio” che in questo viaggio farà da guida ai ragazzi: un professore saggio simbolo di tutti i valori etici, nonché presidente del “Comitato Normativo Intergalattico”, il “CO.N.I.”. Cornelius è venuto insieme ad altri amici dalla lontana Galassia del Fair Play, per dar vita a tante storie avventurose e divertenti che insegneranno ai ragazzi quale è il gioco giusto nella vita.
Grazie ai personaggi del fumetto, ai docenti delle scuole aderenti ed ai genitori dei ragazzi e delle ragazze coinvolte, col Progetto S.C.U.O.L.A. saranno veicolati valori importanti: il rispetto di se stessi e della propria salute, delle regole, delle diversità, l’integrazione e la solidarietà. La riuscita dell’iniziativa dipenderà non solo dalla capacità di interessare e divertire i giovani, ma anche dalla loro disponibilità a lasciarsi coinvolgere. Per questo sono stati predisposti mezzi estremamente familiari per consentire loro di essere protagonisti, e di continuare ad interagire coi contenuti progettuali anche al termine dell’iniziativa. I ragazzi avranno a disposizione un sito web con cui esplorare la Galassia del Fair Play (corneliuspallard.com), un blog (pallard.blog), con cui i più grandi potranno proporre riflessioni e articoli, ed infine una pagina FB (Pallard e la Galassia del Fair Play), per condividere video, immagini, aneddoti e tante curiosità.
Interpellato da Marcel Vulpis, direttore di SportEconomy in veste di moderatore, è stato il presidente ASI, Claudio Barbaro, a inaugurare le riflessioni sul progetto:
L’assenza dello sport nelle scuole è la causa principale della debolezza della cultura sportiva nel nostro paese. Con questo progetto incentrato su etica e fair play – nonché con la nostra azione quotidiana di enti di promozione sportiva – ASI vuole dare il suo contributo. Ringraziamo UNICEF Italia per averci affiancato in questa iniziativa e per aver rafforzato la componente solidaristica: che per noi di ASI rappresenta la caratteristica e il valore aggiunto dello sport.
“Il nostro Progetto S.C.U.O.L.A. nasce da una base visionaria”, prosegue Mauro Grimaldi, autore del progetto e vice presidente Lega Pro; “crediamo che lo sport abbia una potenza tale da riuscire a creare valore sociale e aggregazione.
Per questo l’abbiamo scelto per veicolare messaggi correttivi rispetto a quelli sbagliati cui nella vita di oggi sono sottoposti i nostri ragazzi, un target particolarmente delicato. Ecco il senso essenziale dell’iniziativa: il rispetto s'impara giocando”. “Questo progetto ha due chiavi di lettura”, spiega Manuela Trombetta, coautrice: “la prima è quella della solidarietà rivolta alle migliaia di minori migranti, senza genitori, presenti in Italia; e su questo poggia la partnership con UNICEF. Un messaggio valoriale forte rivolto ai bambini, che attraverso la scuola diventano protagonisti di questa solidarietà con attività tese a raccogliere fondi, avviandosi in questo modo verso quel percorso di cittadinanza attiva che resta uno dei capisaldi della nostra società. La seconda chiave di lettura è quella formativa e dei valori: dove lo sport diventa strumento didattico, valoriale, culturale, perché il rispetto, le regole –a questa età – si imparano giocando, senza imposizioni. Non è un caso che la denominazione del progetto – S.C.U.O.L.A. – unisce i valori dello sport a quelli dell’insegnamento scolastico, condensati nell’acronimo “Sport Corretto Unito Onesto Leale Atletico”, teso a racchiudere tutti i valori che vogliamo trasmettere.”
Per spiegare come UNICEF Italia s’ è rapportata all’iniziativa, interviene Nicola Brotto, responsabile dello sport per quest’ agenzia ONU che si occupa di promuovere i diritti e migliorare le condizioni di vita dei bambini e delle bambine di tutto il mondo: “Il Progetto S.C.U.O.L.A. ci rappresenta. Noi ci occupiamo di infanzia e adolescenza, e lo sport è diventato, negli ultimi vent’ anni, lo strumento principe per affacciarsi a questo mondo. Ci siamo anche riconosciuti nel metodo: l’iniziativa è costruita attraverso la partecipazione dei ragazzi. Non ci sono adulti che impongono idee, ma c’è condivisione. Per questi motivi ci siamo lasciati coinvolgere da subito ed abbiamo voluto essere
co-protagonisti, mettendo a servizio del progetto soprattutto le nostre competenze sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”.
Il sostegno da parte degli enti locali è stato manifestato dall’intervento di Roberto Tavani, responsabile per la Regione Lazio delle politiche sportive: “Siamo lieti d’ aver patrocinato il progetto, come prima Regione a farlo; e di sapere che le attività sportive previste dal progetto nella scuola pilota in cui verrà testato, avverranno nella palestra ristrutturata coi contributi dati dalla Regione. Vogliamo ringraziare ASI e UNICEF per questa iniziativa, col suo linguaggio originale, semplice e diretto”.
Le conclusioni a Nino Benvenuti: “In ciascuno di noi risiede un potenziale atleta, ma ci vuole qualcuno che ti aiuti a tirarlo fuori. E’ stato così per me: non sapevo che il pugilato sarebbe stato il mio sport, ma grazie all’aiuto di chi mi stava accanto mi sono accorto che mi faceva esprimere al meglio. La scuola è il mezzo con cui si può arrivare a farsi capire. Ecco perché mi piace questo progetto”.
Il Progetto S.C.U.O.L.A. è stato realizzato dall’ agenzia Galatea comunicazione S-r.L., col diretto impegno degli autori, Mauro Grimaldi e Manuela Trombetta.
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