Redazione     Informativa     Link  

Al teatro Quirino di Roma: Quei due

domenica, 19 marzo 2017 23:15

condividi su facebook
Fabrizio Federici
Al "Quirino" Angelo Tumminelli per la Star Dust Show Production ha messo in scena "Quei due" (titolo originale "Stair case", "Il sottoscala"): testo fondamentale della drammaturgia inglese contemporanea, opera di Charles Dyer, autore -attore nato nel 1923, che (un po' come Pirandello, diremmo) scrive soprattutto di personaggi malati di solitudine, del loro coraggio, della loro umanità e della loro capacità di sorridere nonostante tutto.
Quei due, terzo anello di una singolare "Trilogia della solitudine", è la storia di Harry (Tullio Solenghi) e Charlie (Massimo Dapporto): una coppia di barbieri omosessuali “intrappolati” da anni in una barberia londinese situata in un sottoscala. Pur legati disperatamente l’uno all’altro da decenni, si dilaniano a vicenda con incessanti litigi: ma proprio quell’amore omosessuale ormai lacero e stantio, permette alla coppia non solo di evitare la solitudine, ma anche di riscoprire - tra un litigio e l' altro - quella che è, in realtà, la profondità del loro sentimento, del legame che li unisce.
Due poveracci, due "sequestrati di Altona" (per dirla con Sartre) nella "swinging London" di metà anni '60: che, dietro al ricordo di storiche lotte per i diritti civili e a un clima di apparente trasgressione di massa, nasconde, in realtà, tutto il peso dei vecchi, repressivi, tabù vittoriani. Siamo nel 1966, le storiche lotte statunitensi anni '70 del movimento gay (da Stonewall ad Harvey Milk) devono ancora venire e comunque saranno al di là dell' Oceano. Nel Regno Unito vige ancora il vetusto "Buggery Act", antiomosessualità, del 1533 (ben più antico del famigerato "articolo 175" tedesco), che sarà abrogato solo nel 1967. Ne hanno saputo qualcosa Oscar Wilde, condannato, nel 1895, a 2 anni di lavori forzati per la sua relazione con Lod Alfred Douglas, ed Alan Turing, il matematico tra i padri del computer: che pure era stato determinante nella scoperta , durante la guerra, del codice segreto di comunicazione nazista, tuttavia, nel '52, era stato condannato addirittura alla castrazione chimica, suicidandosi infine due anni dopo.
Harry è, in sostanza, una civetta effeminata che, per compensare un forte istinto materno inappagato, ricopre il compagno di soffocanti attenzioni, accolte senza gratitudine. Charlie invece, l'uomo della coppia, è un ex-attore consumato da un forte narcisismo, diremmo un Calvero chapliniano più disincantato e depresso: schiacciato dal peso della vergogna per la sua omosessualità e dall’ombra d'un processo che dovrà affrontare per atti osceni in luogo pubblico.
Quello di Harry e Charlie è un amore consumato clandestinamente in un oscuro “sottosuolo”, dai toni fra Chaplin e Dostojewskij: in pefetta unità aristotelica di tempo, luogo e azione, i due passano la notte tra la domenica e il lunedì aspettando ansiosamente la convocazione di Charlie al processo, preoccupandosi per le proprie anziane madri e pensando a come Charlie (che ricorda, a tratti, il Tognazzi del "Vizietto") potrà meglio presentarsi, il giorno dopo, ad accogliere, all'aeroporto, la figlia che non ha più rivisto, in pratica, dalla nascita. Ma proprio questa tensione permette ai due- come accennavamo di ritrovare sé stessi e rifondere realmente il loro legame.
Un testo divertente quanto in realtà profondo, con scene di Massimo Bellando Randone, costumi di Moris Verdiani e musiche di Brentmont; la regìa, senza sbavature, è di Roberto Valerio.
I COMMENTI RELATIVI ALL'ARTICOLO
Invia un commento alla Redazione
Email
Nome e Cognome
Messaggio
Gentile lettore, prima di inviare il Suo messaggio:

compilare il codice di sicurezza sottostante copiando l'immagine raffigurata;

CAPTCHA 
cambia codice

inserisci codice



Per pubblicare, in fondo all'articolo, il suo commento selezionare il pulsante sottostante.

Pubblicazione
  Si    solo nome
  Si    nome e cognome
  No


Grazie della collaborazione.

2014 - ftNews una testata di libera informazione.
2014 - FreeTopNews una testata di libera informazione senza fini di lucro e conseguentemente le collaborazioni sono fornite assolutamente a titolo gratuito.
Se vuoi collaborare con la redazione e rendere sempre pi ricchi i contenuti e accrescere la qualit del servizio offerto, inviaci articoli, segnalazioni e note per la eventuale pubblicazione. (Continua)

Iscrizione presso Registro della Stampa del Tribunale di Ancona , n. 17/2014 del 16/12/2014.
Informativa:

Il Gestore del sito si riserva il diritto di pubblicare solo gli articoli ritenuti meritevoli, a suo insindacabile giudizio. Tutto il materiale inviato non verr restituito.
Limiti di Responsabilit :
Con la spedizione dell articolo l Autore espressamente ne autorizza la pubblicazione su ftnews.it e il Gestore del sito non assume nessuna responsabilit , n civile, n penale, in relazione al contenuto di quanto pubblicato sul sito ed all'uso che terzi ne potranno fare, sia per le eventuali contaminazioni derivanti dall'accesso, dall'interconnessione, dallo scarico di materiale dal Sito. Pertanto il Gestore del sito non sar tenuto per qualsiasi titolo a rispondere in ordine a danni, perdite, pregiudizi di alcun genere che terzi potranno subire a causa del contatto intervenuto con il Sito oppure a seguito dell'uso di quanto nello stesso pubblicato cos come dei software impiegati.
Il Gestore del sito declina ogni responsabilit per l attivit di trattamento dati eseguita dai siti web consultati dall Utente tramite link. L Utente quando accede attraverso un link ad un altro sito web deve sapere e ricordare che esso indipendente dal ftnews.it e che quest'ultimo non ha alcun controllo sul contenuto del sito in questione e quindi non comporta l'approvazione o l'accettazione di responsabilit circa il contenuto o l'utilizzazione di detto sito.
L'utente che decide di visitare un sito internet collegato al Sito ftnews.it lo fa a suo rischio, assumendosi l'onere di prendere tutte le misure necessarie contro virus od altri elementi distruttivi.
Il Gestore del sito non assume alcuna responsabilit per materiali creati o pubblicati da terzi con i quali il Sito abbia un collegamento ipertestuale ("link").
Il Gestore del sito non intende violare alcun Copyright. Le informazioni e le immagini qui raccolte sono, al meglio della nostra conoscenza, di pubblico dominio. Se, involontariamente, stato pubblicato materiale soggetto a copyright o in violazione alla legge si prega di comunicarcelo (info@ftnews.it) per provvedere immediatamente alla rimozione. Il Gestore si riserva il diritto di modificare i contenuti dell'intero sito e delle presenti Informazioni in qualsiasi momento e senza alcun preavviso.
Limiti all utilizzo:
Il materiale contenuto nel Sito protetto da copyright. La documentazione, le immagini, i caratteri, il lavoro artistico, la grafica, il software applicativo e tutti i codici e format scripts utilizzati per implementare il Sito sono di propriet di ftnews.it.
Se non espressamente previsto, i contenuti del Sito non possono, n in tutto n in parte, essere copiati, modificati, riprodotti, trasferiti, caricati, scaricati, pubblicati o distribuiti in qualsiasi modo senza il preventivo consenso scritto di ftnews.it.
fatta salva la possibilit di immagazzinare tali contenuti nel proprio computer o di stampare estratti delle pagine del Sito ad uso esclusivamente personale.
I marchi e i loghi presenti nel Sito sono di propriet di ftnews.it.
Essi non possono essere utilizzati su alcun altro sito internet diverso dal Sito o su altri mezzi di comunicazione senza il preventivo consenso di ftnews.it.
Il nome " ftnews.it " e qualsiasi marchio che includa il marchio " ftnews.it " non possono essere utilizzati come indirizzi internet di altri siti, o quali parti di tali indirizzi, senza il preventivo consenso scritto di ftnews.it.