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martedì, 25 febbraio 2020 18:10 |
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Francesca Bianchi
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A distanza di quasi due anni
FtNews
torna ad intervistare Marella Giovannelli
( http://www.ftnews.it/articolo.asp?cod=1760 ),
interprete, giornalista, poetessa, fotografa e scrittrice, recentemente inserita dal fotografo Salvatore Ligios tra i 63 poeti contemporanei della Sardegna in Sogni meridiani. Viaggio nella poesia contemporanea in Sardegna, catalogo nato dall'omonima mostra. Dopo essersi dedicata per decenni al giornalismo e alla fotografia, lo scorso anno Marella ha pubblicato Il mare segreto delle stelle (Edizioni Nemapress), una raccolta di tutte le poesie, edite e inedite, che ha composto nel corso della sua vita, un viaggio alla scoperta delle emozioni più intense da cui si è sempre lasciata permeare e trasformare. Già autrice delle raccolte poetiche L'estranea, Mareamore, Equatore celeste, Il giostraio a riposo, L'età del cuore, la Giovannelli ha voluto dedicare l'ultima raccolta alla Sardegna, terra madre di ogni suo incanto e musa ispiratrice dei suoi versi più belli. Passando in rassegna alcune delle poesie inserite nella raccolta, si ha l'impressione di scorgere il mare segreto e sconfinato delle stelle delle tante notti estive portorotondine, che Marella ha sempre vissuto da protagonista e che oggi rievoca con affetto e nostalgia.
Insignita nel 2018 del Premio Nazionale Alghero Donna di Letteratura e Giornalismo, sezione Poesia, nel corso della nostra intensa conversazione si è soffermata sul suo rapporto speciale con la poesia, svelandoci qualche dettaglio in merito alla sua silloge poetica. Ha parlato anche dell'antologia Il profumo rosa degli asfodeli (Casa Editrice Kimerik), pubblicata insieme ad altre cinque poetesse lo scorso anno.
Nelle parole di questa donna mai sazia di vita, sempre pronta a mettersi in gioco con coraggio e tenacia, l'invito a non avere paura di mettere a nudo la nostra anima e a "tuffarci" nel mare in tempesta, attraversando con consapevolezza i momenti più burrascosi della vita per poter, poi, assaporare intensamente ogni singolo istante di felicità di cui la vita ci farà dono.
Marella, come è nata l'idea di riunire le sue poesie in una raccolta dal titolo Il mare segreto delle stelle? Come è strutturato questo libro?
Il libro è nato come conseguenza del Premio Nazionale Alghero Donna di Letteratura e Giornalismo, sezione Poesia, di cui sono stata insignita nel 2018. Con la scrittrice Neria De Giovanni, organizzatrice del Premio e responsabile della casa editrice Nemapress, abbiamo pensato di radunare tutte le mie poesie edite e inedite in un solo volume. Ammetto che nutrivo da tempo questo desiderio, consapevole di aver accantonato in un angolo le mie poesie per troppi anni. Il Premio Alghero Donna mi ha donato una forte consapevolezza, sollecitandomi a fare il possibile perché quel desiderio diventasse realtà. Nel realizzare la raccolta, essendo le poesie tutte autobiografiche, ho ritenuto necessario creare una successione cronologica, ordinandole dalle prime alle ultime, in modo che si capisse il mio percorso di vita, dalla giovinezza piena di emozioni e passionalità, fino all'incontro con la fede degli ultimi anni. Ho voluto concludere la silloge con l'inserzione di due lettere scritte da due amiche carissime che per prime hanno letto le mie poesie e mi hanno sempre sostenuta e incoraggiata a non abbandonare mai la strada della poesia: Marta Marzotto e Monica Vitti. A loro mi legano i ricordi di tante estati spensierate trascorse a Porto Rotondo. Marta e Monica sono state le presentatrici del debutto ufficiale del mio primo libro di poesie, intitolato L'estranea, all'albergo Luci della Montagna di Porto Cervo, nell'estate del 1994. Nel libro Il mare segreto delle stelle ho inserito una foto che mi ritrae insieme a loro in quella circostanza.
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Ritratto di Marella, opera del fotografo Salvatore Ligios
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Perché il mare segreto delle stelle?
Sin dal primo momento, nelle mie intenzioni il titolo doveva ruotare intorno ad alcuni concetti basilari, a cominciare dal mare, presente nel mio stesso nome, Marella, voluto da mio padre proprio in onore del mare; un altro concetto che non poteva mancare era quello connesso alla sfera della segretezza, del mistero della poesia, che racconta anche segreti, perché spesso nelle poesie ci si mette a nudo; infine non potevano mancare le stelle, ovvero i miei amori, i famigliari, gli amici, ma anche le stelle del cielo. Volevo un titolo che riunisse questi tre elementi. Un giorno ne ho parlato con mia sorella Cristina, che dopo poco mi ha suggerito questo titolo e che ringrazio infinitamente. Non è un caso che il titolo della raccolta compaia in un verso della poesia che ho dedicato all'indimenticata e indimenticabile Marta Marzotto, stella luminosissima in tanti momenti della mia vita, la cui scomparsa ha lasciato in me un segno tanto pesante quanto è stata incisiva la sua presenza.
Come nascono le sue poesie?
Le mie poesie hanno uno strano modo di nascere: loro semplicemente arrivano, senza alcun preavviso; sono ospiti esigenti, perché si presentano senza invito, spesso in disordine e, quando bussano alla mia porta, pretendono che io le accolga immediatamente. Devo, quindi, interrompere qualsiasi mia attività e "fermare l'attimo". Spesso sono pensieri talmente veloci e inattesi da richiedere un intervento e mezzi di emergenza. Tra i più usati: la carta recuperata in auto mentre sono al volante, il cellulare-registratore e la sabbia-lavagna.
Sempre lo scorso anno alcune sue poesie sono confluite in un'antologia che ha ottenuto un grande riscontro presso il pubblico dei lettori...
Sì, a marzo dello scorso anno con le poetesse Maria Giuliana Campanelli, promotrice del progetto, Giuseppina Carta, Monica Orrù, Lilli Sanna e Fulvia Tolu, ho pubblicato una antologia intitolata Il profumo rosa degli asfodeli, al cui interno si trovano quindici mie poesie. Il libro è stato presentato in vari centri della Sardegna e continuiamo ancora a presentarlo, riscontrando ovunque un grande successo. Ho constatato che il linguaggio della poesia è veramente universale: parlando di emozioni, si cattura facilmente l'attenzione di donne e uomini di tutte le età. Ricordo che una volta, al termine di una presentazione, un uomo ha acquistato il libro, confidandomi la speranza di riuscire a conquistare con le poesie alcune donne. Episodi simili mi fanno sentire una messaggera d'amore.
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Alle spalle di Marella un quadro dell'artista Vittorio Farneti
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Tornando a Il mare segreto delle stelle, la scorsa estate per la prima presentazione ufficiale del libro, tenutasi a Porto Rotondo, ha voluto un evento molto speciale...
Ho pensato a qualcosa di originale: un’unione tra poesia e scultura. E così, nella Piazzetta del porto, davanti alla nuova libreria, le mie poesie hanno incontrato un’opera realizzata per l’occasione da Giuseppe Carta. L'antropologo Bachisio Bandinu ha parlato del mio libro, mentre l'artista di Banari Giuseppe Carta allestiva, in diretta, la sua scultura “Sul filo della Memoria”, dedicata a Grazia Deledda. La piazza ha accolto tanti amici a cui mi legano ricordi carissimi.
Questa raccolta è un inno d'amore alla Sardegna, musa ispiratrice dei suoi versi più belli...
Sì, il libro è dedicato alla Sardegna, terra madre di ogni mio incanto, e a tutti coloro che alla luce e al buio hanno nuotato nel mare segreto delle stelle, scatenando in me un cortocircuito di emozioni tra distruzioni e ricostruzioni, stupore e nostalgia, ossessioni e speranze, bussole perse e fari ritrovati. In questa raccolta c'è tanta Sardegna, dalle Janas all'ossidiana, passando per la sua natura incontaminata e le acque cristalline, che fanno da sfondo alla maggior parte delle mie poesie. Molti versi sono nati nei boschi di Porto Rotondo. Una poesia è nata tra le dune di Piscinas. Le poesie sono autobiografiche, ispirate anche alla natura, sono molto introspettive, sono piccoli frammenti di vita.
C'è una poesia a cui è più affezionata?
Sono molto affezionata a quella intitolata "Nomi alle stelle", che parla della mia infanzia. Con i miei fratelli Gianni e Cristina ho trascorso un'infanzia felice e spensierata in una casa bellissima, situata nei pressi del porto di Olbia. Ricordo che mia madre amava piantare le rose nel grande giardino della villa, dove spesso organizzavamo balli e feste. Il ricordo di quei momenti lontani mi suscita una profonda nostalgia.
Quale messaggio si augura possa arrivare alle lettrici e ai lettori delle sue poesie?
Vorrei tanto che i miei versi aiutassero le persone a non avere vergogna o paura di intraprendere un percorso di vita d'introspezione, andando dove l'anima le conduce. L'anima ci parla e noi dobbiamo imparare ad ascoltarla. Mi auguro che le mie poesie aiutino a capire che l'importante nella vita sono i cortocircuiti di emozioni, belle o brutte che siano, perché possono dare vita a cose meravigliose.
Il mare segreto delle stelle è un libro di grande speranza che invita a cambiare rotta, a non avere paura dei cambiamenti, perché percorrere per inerzia e abitudine la stessa strada può nuocere alla salute. La vita deve essere come un mare in tempesta: solo così si apprezzano maggiormente i momenti di calma e bonaccia. Bisogna vivere nella sofferenza senza crogiolarvisi e senza neppure considerarla una tragedia, ma un'alleata che, se ascoltata, può offrirci una nuova visione del mondo e delle persone.
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