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Da sinistra, il ministro libanese dell'Informazione, Ziad Al-Makari, e l'ambasciatore di Pace Hussein Ghamlouche
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Fabrizio Federici
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La tormentata situazione economico-sociale del Libano sembra in via di miglioramento almeno sul piano energetico: il ministro libanese dell'Economia, Amin Salam, riferiscono i media, ha dichiarato infatti, all’emittente televisiva "Mtv", che durante la sua recente visita a Doha per l'inaugurazione del padiglione libanese all'Expo, “il Qatar ha manifestato la sua disponibilità a fornire al Libano ben tre centrali elettriche, ciascuna con una capacità di 450 megawatt”. Salam ha ulteriormente sottolineato che il Ministro qatariota dell'Energia, Saad al Kaabi, l’ha incaricato di procedere concretamente in Libano, perché il Qatar è pronto ad avviare il progetto al più presto, “anche domani”. Il ministro libanese dell'Informazione, Ing. Ziad Al-Makari, riferiscono i media libanesi, ha inviato intanto un messaggio di ringraziamento all'Ambasciatore internazionale per la Pace Hussein Ghamlouche, per aver fornito una donazione in natura al Ministero dell'Informazione, Direzione dell'Agenzia Nazionale di Stampa, per completare l'implementazione del progetto di energia solare.
“È per me un grande piacere estendervi, a nome mio e a nome del Ministero dell’Informazione”, sottolinea la lettera, “i miei sinceri ringraziamenti per la donazione in natura che avete gentilmente fornito alla National News Agency, che rappresenta un simbolo del completamento del progetto di energia solare esistente, per garantire il regolare svolgimento dei lavori alla luce delle circostanze di crisi in cui viviamo. Possa tu essere sempre capace nel tuo lavoro, fedele alla tua madrepatria, il Libano, e sempre impegnato per lo sviluppo e la pace”.
"Sono lieto di sapere di aver fornito anche una piccola parte di ciò che manca all'Agenzia Nazionale di stampa”, ha risposto in una dichiarazione l’ambasciatore Ghamlouche, “in modo che i dipendenti possano lavorare in condizioni migliori in questo periodo difficile che sta attraversando il Libano. Il dovere nazionale impone a noi e a voi di unirci per aiutare le istituzioni statali a rimanere al loro posto. Il nostro obiettivo come diaspora è usare le nostre energie e capacità per servire la nostra madrepatria, il Libano."
"Quando abbiamo deciso di contribuire alla realizzazione di alcuni progetti di sviluppo in Libano”, ha proseguito Ghamlouche, “ciò si è basato sul nostro senso di amore e responsabilità verso il Paese". Annunciando di "voler continuare a fornire tutte le forme di sostegno alle istituzioni statali secondo necessità e in base alle capacità disponibili”, l’Ambasciatore ha auspicato che “questi contributi servano da incentivo per tutti coloro che possono fornire assistenza alle istituzioni del Paese in questa fase difficile".
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