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giovedì, 17 novembre 2016 17:37 |
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Alessandra D'Annibale
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Peter Pan il musical tutto italiano, campione d’incassi, festeggia quest’anno i suoi dieci anni dal suo primo debutto. Lo spettacolo che ha affascinato il pubblico di ogni età è stato insignito di prestigiosi premi come il Premio Gassman e il Biglietto D’Oro Agis 2006/2007 e 2007/2008.
Era il 1953 quando la Walt Disney rilasciò il film d’animazione intitolato
Le avventure di Peter Pan ed ottenne fin da subito un incredibile successo di pubblico. La pellicola, basata sull’opera teatrale Peter e Wendy di J. M. Barrie, rientra tra i Classici Disney ed è tra i più amati da ragazzi e ragazze di tutte le età.
Ma il vero protagonista dello show teatrale, senza nulla togliere al cast e al regista Maurizio Colombi, restano sicuramente le musiche di Edoardo Bennato con brani come L’isola che non c’è, Il rock di Capitan Uncino, La fata, Viva la mamma e l’inedito Che paura che fa Capitan Uncino.
La colonna sonora che Bennato ha scritto e arrangiato proprio per l’occasione, è davvero il cuore pulsante di tutto lo spettacolo. Un viaggio dentro le meravigliose canzoni del cantautore più amato degli anni’80: una retrospettiva musicale, che ha affascinato senza dubbio il pubblico che all’epoca di Tu vuoi l’America o Ok Italia avevano poco più o poco meno l’età di Wendy e Peter. A vestire i panni di Peter Pan è l’attore Giorgio Camandona che ha già preso parte ad altri musical come “Pinocchio”, “Grease” e “Frankenstein Junior”.
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Altro punto di forza dello spettacolo i 20 performer in scena, diretti da Maurizio Colombi, che, insieme, animano un mondo magico arricchito da effetti speciali come i ripetuti voli di Peter quando entra nella stanza di Wendy, o lo scintillio del campanellino di Trilly, o gli indiani che ad inizio del secondo atto entrano dalla platea, sollevando in aria, qua e la, i piccoli spettatori in sala lasciandoli tutti a bocca aperta, o quando prima della fine appare il coccodrillo con il suo indistinguibile sinistro tic tac che fa tremare e terrorizza il povero Capitan Uncino.
E sono propri i duelli del Capitano più amato dai bambini,con i suoi strampalati pirati, Spugna e gli altri, unica ombra nera di tutta l’Isola e dell’intera storia di Peter, che ci fanno sognare per quasi due ore e mezza di spettacolo. In fondo come può esistere una terra ...dove non ci sono ladri, e non c’è mai la guerra,niente odio e violenza.. forse è proprio l’isola che non c’è…
E se non siete capaci di urlare tra il pubblico Io credo nelle fate, e non avete voglia di volare con tutta la famiglia nello straordinario mondo di Peter, che poi alberga un po’ in tutti noi, allora non potrete mai sapere cosa si prova ad uscire dal teatro con un po’ di polvere di fata lanciata da Peter Pan alla fine dello spettacolo volando sul pubblico.
Ma se siete in grado di fare qualche pensiero positivo, allora tutti verso… la seconda stella a destra, questo è il cammino e poi dritto fino al mattino, la strada la trovi da te porta all’isola che non c’è.!
Chi vuole volare sull’Isola che non c’è ha tempo fino all’11 dicembre 2016
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