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Richard Patterson e Ged Quinn finalmente a Roma

domenica, 27 maggio 2018 08:04

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Alessandra D'Annibale
Presso la Galleria Mucciaccia, fino al 14 luglio, si potrà ammirare un’inedita raccolta di lavori di due noti artisti britannici, Richard Patterson e Ged Quinn, per la prima volta insieme a Roma, in una mostra curata da Catherine Loewe. La mostra intesse un dialogo avvincente tra i due artisti, una dialettica tra figurazione e astrazione, passato e presente, realtà e finzione, cultura sacra e profana.
Nati entrambi nel 1963 nel Regno Unito, Patterson e Quinn si affermano alla fine degli anni Ottanta, quando l'arte britannica ottiene un riconoscimento internazionale: Young British Artist. Questo periodo rappresenta un cambiamento di paradigma, caratterizzato dalla prevalenza di un’arte concettuale capace di distaccarsi dalle convenzioni della dottrina post-modernista e dalle gerarchie stabilite del mondo dell’arte. La loro arte contemporanea è una sintesi perfetta di astrazione e figurazione, disegno e colore, figura e sfondo, in un alternarsi continuo di immagine e quadro.
Il lavoro di Patterson e Quinn si radica in questo ambiente. Tramite interessanti processi artistici e una minuziosa ricerca di materiali, ciascuno a proprio modo, elabora un personale linguaggio mediante il quale esplora le infinite sfumature del mezzo pittorico.
I complessi dipinti a più strati di Richard Patterson si inseriscono nella grande tradizione dell'arte europea e americana, con forti allusioni culturali al pop, a film, riviste, musica e pubblicità. Le sue opere possono essere viste come maschere o schermi, che nascondono una meditazione malinconica sulla nostra contemporaneità. L’artista utilizza consapevolmente, mescolando insieme, tecniche, generi e media: autoritratti, ready-made, fotografia e virtuosistica pittura foto realistica. Pittura, fotografia, disegno, incisione trovano in questi due artisti uguale cittadinanza nel loro lavoro.
Ged Quinn lavora meticolosamente e con straordinaria abilità tecnica. Sotto la mano dell'artista, il paesaggio pastorale e la natura morta si trasformano dal familiare al fantastico. L’influenza tra elementi tratti dalla storia culturale occidentale, dalla mitologia, dalla filosofia e dell'immaginazione, coinvolgono lo spettatore conducendolo verso nuovi mondi.
Dopo oltre trent'anni di percorso artistico, Patterson e Quinn affinano la loro visione creativa e la loro brillante tecnica, creando distintive interpretazioni che riflettono una profonda consapevolezza personale e culturale. Entrambi impiegano una moltitudine di forme, idiomi e generi, i cui elementi disparati e contraddittori, sebbene potrebbero apparire ad un primo sguardo casuali, mostrano in realtà il frutto di un’ accurata ricerca.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Carlo Cambi Editore con testi di David Elliott e Toby Kamps.
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