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Alla scoperta dei Fiori di Bach con Gerardo Chirò

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domenica, 09 ottobre 2016 08:44

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Francesca Bianchi
Lunedì 10 ottobre, presso la Galleria d'Arte "Domenico Purificato", sita in via del Pozzo delle Cornacchie, 57, a Roma, verrà presentato il libro 38 personaggi in cerca di un... fiore di Bac.
FtNews ha incontrato l'autore, Gerardo Chirò, avvocato che da oltre 15 anni esercita con passione la professione di naturopata.
Titolare de L'Angolo del Naturopata, una piccola oasi di benessere, un vero e proprio angolo di paradiso nel cuore di Roma, a due passi dal Vaticano, dove esercita la sua attività, Gerardo Chirò ci ha raccontato dell'amore innato per la salute ed il benessere, che ha coltivato sin da giovanissimo, e del percorso intrapreso all’Istituto Riza di Medicina Psicosomatica, dove ha frequentato il corso triennale di Naturopatia, diplomandosi nel 2004.
Nel corso dell’interessante conversazione, Chirò si è soffermato sui motivi che l'hanno indotto a scrivere un libro sui Fiori di Bach, spiegandone l'originalità rispetto all'infinita bibliografia esistente su questo argomento. Dalle sue parole traspaiono la passione e la profonda dedizione con cui riesce a restituire il benessere e la speranza a tutti coloro che si affidano alle sue mani sapienti ed esperte.

Quando ha deciso di dedicarsi alla divulgazione dei vari rimedi e trattamenti offerti dalla natura per il raggiungimento ed il mantenimento del benessere psicofisico?
Devo dire che, già prima di intraprendere i miei studi universitari, ero fortemente attratto da tutto ciò che riguardava la persona umana, sia fisicamente che psicologicamente, e la mia intenzione era proprio quella di iscrivermi a medicina. Poi il destino ha deciso diversamente, erano altri tempi, si seguivano molto i consigli e i desiderata paterni (mio padre era magistrato) e così mi sono iscritto a Giurisprudenza. Ma la mia passione nascosta ho continuato a coltivarla, comprando e leggendo sempre riviste riguardanti la salute ed il benessere, consultando enciclopedie mediche e documentandomi su tutto ciò che concerneva la sfera psicofisica della persona.
Dalla mia professione forense ho avuto grandi soddisfazioni, una posizione di prestigio, un’ottima condizione economica, ma dentro di me l’amore per tutto ciò che ruotava intorno alla medicina era sempre vivo e presente. E così, alla fine degli anni ’90, l’incontro casuale (ps: “nulla avviene per caso”) con un bravissimo pranoterapeuta ha riacceso in me la voglia di partecipare in modo attivo in questo mondo fantastico fatto di trattamenti energetici, riequilibri psicofisici, utilizzo di rimedi naturali finalizzati al recupero ed al mantenimento del benessere del corpo e della mente.
Avevo trovato quello che cercavo: poter operare nel campo che mi aveva sempre affascinato, senza essere necessariamente laureato in medicina. E così mi sono iscritto dapprima ad una scuola di pranoterapia e, dopo due anni, conseguito il diploma professionale, ho continuato la mia esperienza all’Istituto Riza di Medicina Psicosomatica, dove ho frequentato il corso triennale di Naturopatia, diplomandomi nel 2004. Da allora ho cominciato ad operare in questo campo fantastico che ruota intorno a tutto quello che Madre Natura ci può donare per favorire il nostro “star bene”.

Come è maturata l'idea di scrivere un libro sui Fiori di Bach?
Anche qui, nulla nasce per caso. Avevo sentito parlare per la prima volta dei Fiori di Bach in una trasmissione televisiva una ventina di anni fa. Pensi che all’inizio credevo si trattasse di particolari fiori coltivati nel giardino del famoso compositore tedesco!!! In quel tempo ero mentalmente lontano dalla pranoterapia, tanto più dalla naturopatia, ed è stata per me una bella e piacevole sorpresa ritrovare i fiori del maestro Johan Sebastian Bach all’interno dei miei studi naturopatici. Mi sono sempre sentito attratto da loro, dall’incanto della loro energia, dalla loro “dolcezza” e, nello stesso tempo, dalla loro “forza”, e li ho studiati con grande curiosità, attenzione e, soprattutto, passione.
Avrei voluto già da allora contribuire ad alimentare la conoscenza e la diffusione delle loro peculiarità con un mio libro, però mi rendevo conto che migliaia e migliaia di esperti in tutto il mondo avevano scritto prima di me trattati, manuali, articoli e che io non avrei potuto né saputo aggiungere qualcos’altro di nuovo. Poi l’anno scorso, dopo un intervento operatorio per la rottura del tendine d’Achille, mentre disteso a letto occupavo il tempo, trascinandomi da una lettura di un libro ad uno spettacolo televisivo, mi si è accesa una lampadina e si è concretizzata in me un’idea che, in quel momento, mi è sembrata giusta e convincente: scrivere un libro sui fiori di Bach, strutturandolo in modo e con caratteristiche completamente diverse dai libri già presenti sul mercato.

Come è strutturato il libro? In cosa si differenzia dai numerosi libri che sono stati scritti sui Fiori di Bach?
La struttura del libro risulta dal suo stesso titolo “38 personaggi in cerca di…un fiore di Bach”: non sono i Fiori ad essere protagonisti con la loro descrizione, le loro proprietà, le loro caratteristiche, bensì persone “narrativamente vere” che si presentano dal Naturopata con i loro problemi, i loro disagi, aprendosi con sincerità all’aiuto di cui hanno bisogno. Nel libro si incontrano “persone” giovani, vecchie, uomini e donne con caratteri e tipologie diverse, “personaggi” che troviamo ogni giorno lungo il percorso della nostra vita, con i quali ci relazioniamo, ci confrontiamo, fanno parte del nostro quotidiano, e noi li riconosceremo proprio nei 38 personaggi in cerca di …un fiore di Bach. Incontreremo innanzitutto noi stessi, poi i nostri parenti, i nostri amici, i nostri colleghi di lavoro e le loro diverse tipologie caratteriali le scopriremo con curiosità e piacevolezza!!
La scelta del giusto fiore di Bach, con le sue proprietà e caratteristiche, diventa, a questo punto, una naturale e conseguente scoperta del “rimedio" appropriato per ogni singola situazione ed il lettore sarà in grado, lui stesso, di poter condividere il fiore scelto.
Secondo Lei, dove bisogna cercare l'origine di tutti i nostri malesseri psicofisici e come bisogna muoversi per riconquistare la salute?
La ricerca del benessere psicofisico e del riequilibrio energetico passa, a mio avviso, innanzitutto da uno stile di vita corretto che consenta di mantenere, nel corpo e nella mente, il fluire naturale dell’energia all’interno dei meridiani cinesi, così come, in necessario equilibrio energetico, dovranno risultare i sette chakra. Tale equilibrio potrà essere assicurato con tecniche e trattamenti appositi, ma anche con un atteggiamento mentale mirato a vivere ogni attimo del nostro presente con consapevolezza e concentrazione, evitando di continuare a rimuginare su errori del passato, su rancori, nostalgie, dolori (che possono portare facilmente a forme di tristezza, se non addirittura depressione), ed evitando altresì di pre-occuparsi esageratamente del futuro, che non si sa se e come si realizzerà veramente. In altre parole: è giusto occuparsi del nostro domani, ma non “pre-occuparsi”. In sostanza questo insegnamento, che ci proviene dalla filosofia orientale e dalla Medicina Tradizionale Cinese, consiste nel vivere con intensità l’attimo presente e nel “dilatare l’istante” che stiamo vivendo.

Come agiscono i Fiori di Bach?
Secondo i princìpi della Medicina Tradizionale Cinese, noi siamo fatti di energia. Quando questa scorre dentro di noi e fluisce liberamente al nostro interno, noi stiamo e ci sentiamo bene, siamo tonici, positivi, pieni di entusiasmo e con la voglia di vivere. Quando, invece, per situazioni o motivi negativi esogeni o endogeni, il flusso energetico subisce un blocco o un rallentamento, noi diventiamo nervosi, ansiosi, angosciati e soprattutto ci irrigidiamo, siamo contratti, non ci sentiamo più bene, diventiamo negativi, irascibili e rischiamo di ammalarci anche fisicamente; mi riferisco alle cosiddette malattie psicosomatiche. Prima che questo accada, quando il nostro malessere è ancora soltanto un disagio psichico ricorrente, l’azione del fiore di Bach “giusto” è a dir poco formidabile. L’assunzione in gocce del fiore, appositamente preparate in un flaconcino ed assunte regolarmente per una ventina di giorni circa, trasmette l’energia del fiore al nostro interno attraverso onde vibrazionali che si allineano e si sintonizzano con le nostre vibrazioni interne, trasmettendo le proprietà che ogni singolo fiore ha per ogni singola situazione di disagio. Quindi il consiglio che sento di dare è proprio questo: se pensate di aver bisogno di un sostegno per un vostro disagio interno o relazionale, provate i Fiori di Bach.

Quale messaggio si augura possa arrivare ai lettori del Suo libro?
Come Lei può capire, in questa intervista non è stato, chiaramente, possibile intrattenere il lettore in maniera completa sul mondo dei fiori di Bach. Ci saranno sicuramente persone interessate ad approfondire l’argomento e qui sarebbe troppo lungo spiegare bene il loro funzionamento. Nel mio libro ho cercato di soddisfare la curiosità e suscitare l’attenzione sui fiori di Bach in un modo, spero, completo ed accattivante e quindi invito chi ne avesse voglia a leggere quello che ho scritto.
Il messaggio che voglio lanciare ai miei futuri lettori è, in fondo, contenuto nelle prime righe della “Presentazione”, scritta nel mio libro da Lucia Viola: “Cosa ci impedisce di vivere serenamente? In altre parole…è possibile smettere di soffrire e dare una svolta positiva alla nostra vita? La risposta è: “Sì, ma come?”. Bene, nel mio libro ho cercato di dare un piccolo contributo parlandovi di quelli che potrebbero diventare 38 vostri amici: I Fiori di Bach!!!
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