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Suffragette 2.0: approda al Peano di Roma

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lunedì, 14 marzo 2016 22:06

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Una scena del film
Francesca Bianchi
Lo scorso 3 marzo è uscito nelle sale cinematografiche italiane il film Suffragette, diretto da Sarah Gavron, con protagoniste Carey Mulligan, Helena Bonham Carter e Meryl Streep. Quest'ultima ricopre il ruolo di Emmeline Pankhurst, attivista e politica britannica che guidò il movimento suffragista femminile del Regno Unito. Girato all'interno del Palazzo di Westminster, dove ha sede il Parlamento del Regno Unito, il film racconta la dura lotta delle donne che, nel Regno Unito, all'inizio del Novecento, hanno conquistato il diritto di voto.
Suffragette inizia nel 1912, quando la 24enne Maud Watts, impiegata in una lavanderia sin da quando aveva 7 anni, si imbatte in un gruppo di donne che stanno protestando per ottenere il diritto di voto. La Watts, interpretata da Carey Mulligan, decide di unirsi al movimento delle suffragette inglesi. Il personaggio di Maud Watts è inventato, ma è ispirato da lettere e diari di alcune donne di quell'epoca, che sono stati recuperati attraverso una lunghissima e minuziosa ricerca d'archivio.
Lorella Zanardo, scrittrice, documentarista ed attivista per i diritti delle donne, ha ideato Suffragette2.0, un tour nazionale di cittadinanza attiva nelle scuole superiori, per sensibilizzare ragazze e ragazzi in merito alla storia delle donne e alla difesa della parità di genere. La straordinaria iniziativa, partita l'8 marzo da Milano, cade nei giorni in cui ricorrono i 70 anni dal primo voto delle donne in Italia, avvenuto il 10 marzo 1946.
Mercoledì 16 marzo il tour farà tappa al Liceo Scientifico "Peano" di Roma. Dopo la visione del film, gli studenti potranno discutere con la Zanardo - autrice, tra l'altro, anche del documentario Il corpo delle donne, relativo alla mercificazione del corpo femminile nella tv italiana - delle conquiste ottenute dalle donne, frutto di lotte durissime.
Noi di FtNews abbiamo realizzato una breve intervista all'instancabile Lorella Zanardo per capire come è nato questo progetto di educazione nelle scuole e quali emozioni suscita nelle adolescenti.

Lorella Zanardo
Lorella, come è nata l'idea di organizzare un tour del film "Suffragette" in alcune scuole superiori italiane?
Dopo aver assistito alla prima del film a Londra, nell'ottobre scorso, ho subito pensato che un documentario simile dovesse essere diffuso nelle scuole italiane. Ho contattato la BiM Distribuzione S.r.l., società di distribuzione cinematografica italiana, per chiedere se fosse possibile realizzare un tour nelle scuole. Hanno accettato con gioia. Finora siamo stati a Milano, Firenze, Pisa e Trento. Il 16 marzo saremo a Roma, il 17 a Reggio Emilia, il 18 a Napoli, il 21 a Bari, il 22 a Catanzaro.
Molte altre scuole ci hanno invitato, ma i finanziamenti non sono molti. Stiamo pensando di organizzare un secondo tour per il prossimo autunno.

Cosa possono insegnare quelle donne fiere e coraggiose alle ragazze di oggi?
Possono insegnare che cambiare il mondo è possibile, se alla base ci sono unione e forza di volontà. Credo profondamente alle parole di Margaret Mead: Non dubitare mai che un piccolo gruppo di cittadini coscienziosi ed impegnati possa cambiare il mondo. In verità è l’unica cosa che è sempre accaduta.
Quelle donne erano semplici ragazze, spesso povere ed analfabete, che lavoravano in fabbrica 14 ore al giorno, in condizioni di forte disagio. Quelle donne hanno lottato per i diritti, quegli stessi diritti per cui dobbiamo stare vigili in ogni momento perché, come la storia ci insegna, i diritti non sono per sempre. Tramite le loro durissime lotte hanno operato una faticosa presa di consapevolezza, che è la conquista che più di tutte rischiamo di perdere, tutte le volte che diamo per scontate quelle conquiste, come se ci fossero sempre state.
Bisogna rendere consapevoli le giovani che se noi oggi siamo libere di confrontarci, è solo grazie a quelle indomite guerriere vissute 100 anni fa. Tutte dovremmo provare un senso di profonda gratitudine per le donne che hanno combattuto come leonesse perché venissero riconosciuti i nostri diritti di donne e cittadine.

Nelle tappe di Milano, Firenze, Pisa e Trento che reazione hanno avuto le ragazze e i ragazzi?
L'altro giorno, mentre scorrevano le immagini del film, nella sala è calato il silenzio assoluto. Chi dice che le ragazze/i non apprezzano questo genere di film, non conosce le giovani generazioni. Al termine della proiezione ho fatto una storicizzazione delle conquiste portate avanti dalle donne, di cui purtroppo non si occupano i libri di testo, in quanto la storia delle donne è stata sempre volutamente occultata. Per rompere il ghiaccio ho rivolto alle ragazze queste domande: "Voi per cosa lottereste oggi? Cosa vi farebbe fremere?". A quel punto hanno iniziato a sentirsi coinvolte e sono intervenute con entusiasmo. Contrariamente a quanto si possa pensare, sono intervenuti anche alcuni ragazzi, che hanno esternato il loro disagio nei confronti dello stereotipo misogino e maschilista, con cui i media spesso li dipingono.
Questo mi convince sempre di più che è fondamentale investire tempo sui giovani per farli riflettere sulla condizione femminile moderna e per incentivarli ad impegnarsi sui temi della parità e dei diritti. Loro, ragazze e ragazzi, ci sono. Siamo noi adulte ad essere pavide.

C'è un messaggio che vuole lanciare alle donne italiane?
Vi invito tutte a vedere il film "Suffragette" e a riflettere sulla condizione femminile attuale. Ponetevi questa domanda: "Che razza di schiave siamo diventate?". Quelle ragazze sono andate in galera, hanno sfidato l'intera società per poter votare. Oggi siamo questuanti per un consenso maschile, per uno sguardo di approvazione che ci faccia sentire vive. L'obbedienza non ė una virtù. Dobbiamo smettere di accettare l'inaccettabile. Non dobbiamo vergognarci di lottare e di combattere per i nostri diritti. Torniamo a fare le attiviste porta a porta per rendere consapevoli tutte le donne, ricordando che senza memoria non c'è futuro.
E' dura, ma insieme, unite, possiamo farcela, in onore delle nostre nonne, bisnonne, trisnonne e di tante donne coraggiose che ci hanno permesso di esistere.
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