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Francesca Bianchi
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Venerdì 22 e sabato 23 marzo, nella sede di Palazzo Pupillo, a Ortigia (SR), si è tenuto il convegno internazionale Oralità e storytelling. Da Omero alle tradizioni di Sicilia: orbi, cunto, pupi, organizzato dal Dipartimento di Studi classici, linguistici e della formazione dell’Università Kore di Enna. L’evento, frutto della collaborazione del Corso di laurea in Lettere della "Kore" con un gruppo di ricerca coordinato da Riccardo Palmisciano, dell’Università Orientale di Napoli, e con la Fondazione Ignazio Buttitta, ha offerto un’occasione del tutto inedita di confronto tra studiosi di ambiti disciplinari diversi, dalla letteratura greca antica, all’etnomusicologia, al folclore, all’italianistica, fino ai performance studies.
Dopo i saluti istituzionali di Marinella Muscarà (Direttrice del Dipartimento di Studi classici, linguistici e della formazione, Università degli Studi di Enna “Kore”) e Riccardo Palmisciano (PI PRIN 2022 “Folklore and Oral Tradition in the Greek Culture”), ha avuto inizio la sessione mattutina, presieduta e coordinata da Riccardo Palmisciano (Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”). Sono intervenuti: Ignazio E. Buttitta (Università degli Studi di Palermo), Sergio Bonanzinga (Università degli Studi di Palermo) e Guido Di Palma (“Sapienza” Università di Roma). Nel corso della sessione pomeridiana, presieduta e coordinata da Laura Lulli (Università degli Studi dell’Aquila), sono intervenuti Rosario Perricone (Accademia di Belle Arti di Palermo; Museo internazionale delle marionette “Antonio Pasqualino”), Sonia Macrì (Università degli Studi di Enna “Kore”), Andrea Ercolani (Istituto di Studi sul Mediterraneo – CNR) eDario Tomasello (Università degli Studi di Messina). Sabato 23 si è tenuta una tavola rotonda sul tema "Necessità di comparare". La discussione, presieduta e coordinata da Alessandra Piergrossi (Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale – CNR), ha visto la partecipazione degli studiosi Gioele Zisa (Universität Wien), Manuela Giordan (Università degli Studi di Siena), Andrea Doda (Wadham College, University of Oxford) e Maria Di Maro (Università degli Studi dell’Aquila).
L'importante momento di confronto scientifico si è concluso con una applauditissima esibizione del cantastorie Enzo Mancuso, ultimo discendente della storica compagnia palermitana di pupari.
L'arte dello storytelling nelle sue più diverse forme, tecniche e manifestazioni, è stata la protagonista indiscussa del convegno. Non soltanto le parole, quindi, ma anche le immagini e alcune preziose videoregistrazioni sono state al centro delle discussioni: le fotografie in bianco e nero dei cantori orbi siciliani, i cartelloni istoriati dell’opera dei pupi e le registrazioni del celebre contastorie Peppino Celano, che intratteneva il pubblico di strada con le storie di Orlando e dei Paladini di Francia. Il convegno ha fatto emergere la straordinaria importanza che le tradizioni ancora vive dei cantori e narratori di Sicilia hanno per lo studio di altri fenomeni di oralità, non ultimo quello legato ai poemi omerici.
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