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Il Vailati di Genzano ai Colloqui Fiorentini

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lunedì, 13 marzo 2023 08:14

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Dalla pagina Facebook "I Colloqui Fiorentini - Nihil Alienum"
Dal nostro inviato
Francesca Bianchi
Il Liceo Scientifico Statale "Giovanni Vailati" di Genzano di Roma (RM) si appresta a partecipare ai Colloqui Fiorentini, iniziativa didattica e culturale che ripropone, anno dopo anno, i maggiori autori della letteratura italiana. Il tema di quest'anno sarà Italo Calvino. I Colloqui Fiorentini, che si terranno dal 16 al 18 marzo 2023 a Palazzo Wanny, a Firenze, coinvolgono docenti e studenti provenienti da ogni parte d'Italia.
FtNews ha intervistato la prof.ssa Iolanda Maria Fabbri, docente tutor del progetto per il Vailati. La prof.ssa Fabbri ha raccontato che questa esperienza, a cui ha aderito ormai più di dieci anni fa, ha riconciliato tanti giovani studenti con la letteratura. La carta vincente è la modalità di approccio agli autori promossa dai Colloqui: i ragazzi sono liberi di avventurarsi alla scoperta dei vari autori, senza lezioni introduttive di tipo manualistico. In questa maniera riescono ad apprezzare la bellezza dei testi letterari, l'umanità di cui sono impregnati, sentendosi vicini ai grandi protagonisti della nostra letteratura. Suddivisi in gruppi di lavoro e guidati dall'insegnante tutor, gli studenti, dopo aver letto le opere dell’autore oggetto del Convegno, si sono cimentati nella stesura di una tesina. L'ultimo giorno del Convegno i lavori migliori saranno premiati.

Prof.ssa Fabbri, come e quando ha scoperto il Convegno Colloqui Fiorentini? Cosa la colpì la prima volta che prese parte all'iniziativa?
Ho scoperto questo convegno nel 2011. Ricordo che l'edizione di quell'anno era dedicata ad Alessandro Manzoni. La collega Angela Cuomo, docente presso il lieco classico “Mancinelli” di Velletri, mi propose di parteciparvi, come attività di aggiornamento. Eravamo convinte fosse riservato agli insegnanti, invece, arrivate a Firenze, ci rendemmo conto che si trattava di un convegno destinato anche agli studenti. Ci colpì l'attenzione totale con cui circa mille ragazzi (all’interno del Palazzo dei Congressi, fino al 2017 sede dell'evento) seguivano gli interventi dei relatori, tutti dedicati a Manzoni. Non riuscivamo a spiegarci il miracolo di quel silenzio, visto che noi in classe a fatica riuscivamo a tenere tranquilli venti studenti per meno di un’ora di lezione. Di lì a poco tutto mi fu chiaro: i ragazzi che partecipavano avevano letto estesamente l'autore, sul quale avevano scritto anche delle tesine. In questa maniera avevano di Manzoni una conoscenza personalizzata incredibilmente profonda. Il Convegno propone infatti un incontro diretto fra studente e autore non preceduto da lezioni introduttive di tipo manualistico, ma lasciando allo studente la scoperta dell'autore con il supporto dell'insegnante, che interviene a chiarimento e nella proposta di itinerari tematici. Gli autori finora proposti sono stati quasi sempre dell'Ottocento e del Novecento, perché si vuole sollecitare la partecipazione delle classi ultime del triennio.
prof.ssa Iolanda Maria Fabbri
Come si può partecipare ai Colloqui Fiorentini?
Il Concorso, riservato agli studenti della scuola secondaria di secondo grado, è diviso in due sezioni: una per il biennio, l'altra per il triennio. Gli studenti, suddivisi in gruppi di lavoro, devono produrre una tesina sull'autore oggetto del Convegno. La tesina è vincolante per la partecipazione. Le tesine devono essere di gruppo perché il Comitato Didattico dei Colloqui Fiorentini ritiene che questa modalità solleciti i ragazzi a confrontarsi e a riflettere tra di loro: è un'occasione di scambio sull'autore, sui temi affrontati nelle sue opere, consentendo una meditazione sulla lettura di quell'autore, ma sollecitando anche un confronto con la propria esperienza di vita.
Il Concorso ha anche altre due sezioni: una Sezione Narrativa e una Sezione Arte. Entrambe sono facoltative. Alla prima si può partecipare con l'elaborazione di un racconto, alla seconda attraverso una produzione artistica di qualsiasi tipo. Possono presentare un elaborato di narrativa o artistico solo gli studenti che hanno già prodotto la tesina per la sezione triennio o biennio. Entrambe le tipologie di elaborati devono sviluppare motivi in sintonia con il tema del Convegno.
Sono previsti dei premi in denaro. La nostra scuola ha vinto due volte: quattro anni il primo e il terzo premio di Narrativa, l'anno scorso di nuovo il terzo premio di Narrativa. Inoltre abbiamo ottenuto in passato delle menzioni.

Quest'anno il Convegno sarà dedicato a Italo Calvino. Su quali opere e su quali temi avete lavorato?
Abbiamo lavorato su Palomar, sulle Cosmicomiche, sulla trilogia I nostri antenati, su Marcovaldo. I ragazzi sono partiti dal desiderio di conoscenza innato in tutti gli uomini, in primis prendendo in considerazione Dante. A partire da ottobre scorso, con le studentesse e gli studenti che hanno aderito all'iniziativa ci siamo riuniti un'ora e mezza a settimana, sempre nel pomeriggio. Questo ha consentito a ragazzi di classi diverse di incontrarsi, conoscersi, scambiarsi le loro impressioni sui temi affrontati. Le tematiche prescelte dai ragazzi sono varie e profonde: la conoscibilità del reale, il punto di vista da cui si guarda il mondo, lo sguardo sull’universo intorno a noi. La lettura attenta dei testi è stata decisiva per lo sviluppo di argomenti di per sé non semplici.

Perché i ragazzi partecipano sempre con tanto entusiasmo?
L'apprendimento di un metodo di lettura degli autori che non è legato allo studio manualistico dei libri di testo riconcilia i ragazzi con la lettura e la letteratura, è un'occasione per la scoperta di sé. Molti ragazzi che da studenti hanno frequentato questo progetto hanno voluto continuare nel corso degli anni. L’anno scorso ho scoperto che una mia ex studentessa, ormai quasi laureanda in psicologia, aveva seguito a distanza tutto il convegno.
Ormai sono più di dieci anni che con gli studenti partecipo a questa importante iniziativa culturale; per me è anche un'occasione di rileggere a tappeto gli autori: ogni anno leggo tutte le opere dell'autore oggetto del Convegno e scelgo le tematiche da proporre ai ragazzi. Deve sapere che ogni anno, alla fine del Convegno, si annuncia l'autore che sarà oggetto del Convegno dell'anno successivo, per cui segnalo diverse letture ai ragazzi già prima dell'estate. Devo dire che è un percorso bello che ha cambiato il mio modo di insegnare in classe: oggi lavoro molto sui testi e poco sul manuale.
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A Firenze sono previsti momenti di scambio e confronto tra gli studenti?
A Firenze si incontrano ragazzi provenienti da tutta Italia. A partire da una tematica tra quelle emerse dall'analisi delle tesine, si lancia un dibattito tra i ragazzi, che intervengono sempre numerosi e a volte non riescono neppure a parlare tutti perché non c'è tempo a sufficienza. Diventano quasi dei critici dell'autore perché l'hanno letto in maniera approfondita e con interesse. La mattina del sabato il Direttore dei Colloqui fa una sintesi di tutti i seminari, a partire da un lavoro di gruppo: alcuni volontari tra gli studenti rielaborano, infatti, quello che è stato discusso nei vari seminari e si incontrano con lui. Subito dopo c'è la proclamazione dei vincitori.

Tra qualche giorno partirete per Firenze per prendere parte al Convegno. Cosa si augura per questa ennesima esperienza e per il futuro di questa importante iniziativa culturale?
I ragazzi quest'anno partecipano tutti per la prima volta, quindi hanno elaborato le loro tesine con qualche difficoltà e incertezza, ma ce l'hanno messa tutta, si sono impegnati. Quest'anno non mi aspetto un premio, ma spero che si affermi sempre di più questa nuova modalità di approccio alla cultura e alla letteratura, affinché i ragazzi possano concepirla come un'esperienza che ha a che fare con la loro vita, e che li aiuti a riscoprirsi e a riconoscersi.
Si pensa di solito che un’iniziativa come questa sia riservata alle eccellenze, invece è capitato che all'iniziativa abbiano aderito ragazzi che non andavano bene in italiano e attraverso questa esperienza hanno scoperto come la letteratura possa arricchire la propria personalità in crescita, ma anche una comunità; sono tornati motivati e con il desiderio di scrivere meglio; hanno riscoperto il piacere della lettura. Hanno compreso che la scuola può diventare una compagnia per la vita e un sostegno in situazioni di difficoltà. Dunque è un'iniziativa che va sostenuta e valorizzata e mi auguro che venga estesa a un numero sempre maggiore di studenti.
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