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Monsignor Jean- Marie Gervais, con l'artista Alexander Rey
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Fabrizio Federici
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Alla Galleria d’arte La Pigna, all'interno dello storico palazzo Maffei Marescotti nel centro di Roma, sede dell’Opera Romana Pellegrinaggi, si è svolta la prima esposizione di "Artisti Ecuadoriani a Roma": organizzata dall'associazione culturale AYLLU, sotto l'egida del Consolato dell’Ecuador in Roma e dell’associazione “Tota Pulchra”, che da anni , presieduta da Mons. Jean-Marie Gervais, membro emerito del Capitolo Vaticano, si dedica alla ricerca di nuovi talenti e a sostenere gli artisti in difficoltà.
L'evento, da poco chiusosi, e che ha avuto come propulsore l’impegno di Alexandra Tercero, mediatrice culturale, Gladys Rosado, imprenditrice nel settore dei cappelli “Panama” (nati, in realtà, proprio in Ecuador), e la poetessa Veronica Paredes, è riuscito a portare all'attenzione del grande pubblico gli artisti più importanti della scena ecuadoriana: tra opere pittoriche, fotografiche e sculture, ed anche scritture, recitazioni poetiche, canti e musiche.
All'esposizione erano presenti, tra le altre opere, le foto di Ila Coronel, che riesce a trasmettere, coi propri scatti, la bellezza della terra dell'Ecuador; le cromatiche pitture, tra sogni e paesaggi, di Alberto di Mazza Romero, le opere d'arte contemporanea di Lojana Pintora, e, ancora, le fotografie di Denise Jaramillo, i quadri del giovane Emanuele Martinez, le opere dei maestri Sandra Pilatasig, Efren Pilatasig, Marco Torres, Victor Quillupangui, Janet Vargas. Oltre a questi artisti, sono intervenuti la poetessa Veronica Paredes, nominata dal Premio Nobel Aziz Mountassir, Ambasciatrice di Pace, l’attore Alexander Rey, già presente in varie opere teatrali e cinematografiche (tra cui, ad esempio, la collaborazione all'ultima produzione cinematografica dell'attrice Angelina Jolie); lo scrittore Lotar Sanchez Arcos, autore del romanzo Il delitto delle Cascine; l’artista di strada, scenografo e amante dell’arte digitale Boris Veliz; Anthony Morales, artblogger appassionato dell’arte barocca, e lo scultore Mario Tapia, reduce dall’ultimo Simposio in Manta-Ecuador, svoltosi con la partecipazione di 10 scultori di diversi Paesi.
Con quest’esposizione, l'Ecuador e i suoi artisti sono riusciti a offrire un panorama variegato e originale, abbracciante l'arte in tutte le sue forme, insieme alla memoria della loro terra d'origine. Madrina d'onore, la poetessa, scrittrice e critico letterario Marina Pratici, ambasciatrice della cultura italiana nel mondo: che all’inaugurazione della mostra ha tagliato il nastro augurale insieme alla Viceconsole dell’Ecuador a Roma, Sara Lucia Oña, dando poi l’inizio con l’Inno Nazionale dell’Ecuador, intonato della Soprano Carolina Varela.
Veronica Paredes ha presentato la rassegna L’Italia incontra l’Ecuador: cariche di emozioni sono state le poesie, declamate da importanti poeti della scena letteraria italiana, e inframmezzate da interventi musicali con ritmi tipici ecuadoriani, come il “ Pasillo” e il “San Juanito”. Che, intonati da musicisti italiani, hanno simboleggiato efficacemente il connubio tra arte, tradizioni e musica. Rilanciando questo connubio, è intervenuto, in chiusura, anche Luis Miguel Perea Castrillon, Vescovo della “Anglican Episcopal Church of Europe”: che ha ribadito l’esigenza, nel mondo d’oggi, di costruire, partendo proprio dal terreno dell’arte, “più ponti di comunione, anziché muri e frontiere che ci allontanano dalla pace”.
La Galleria La Pigna, da anni punto di riferimento essenziale dell’UCAI, Unione Cattolica Artisti Italiani, da tempo diretta dall’infaticabile Anna Maria Borsatti, è nata nel 1965 per iniziativa di un Papa particolarmente sensibile a contenuti e valore dell’arte, Paolo VI. Una sensibilità poi proseguita con Giovanni Paolo II, Benedetto XVI (che, riprendendo indirettamente, diremmo, Leonardo da Vinci e Freud, ha definito l’arte “una porta verso l’infinito”) e, in ultimo, Papa Francesco.
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