|
|
Fabrizio Federici
|
|
In occasione dell'appena trascorsa Giornata internazionale della Libertà di stampa del 3 maggio (e, a maggior ragione, in un momento in cui tale libertà nella stessa Europa, specialmente centro-orientale, sta andando incontro a limitazioni sempre più subdole), recensiamo volentieri questo romanzo autobiografico di Angelo Jannone, "Un'arma nel cuore" (Gambini ed., 2022., €. 25,00): un Autore che non ha avuto paura d'indagare su mondi incredibili, alla ricerca sempre della verità.
Chi è Angelo Jannone? Oggi, un affermato manager e docente che vive tra Roma e Milano. Ma in passato, ufficiale dei Carabinieri, ha ricoperto importanti incarichi, in momenti decisivi della nostra storia. Delle sue indagini con Giovanni Falcone e come agente infiltrato raccontano già vari libri di altri, come anzitutto “Totò Rina, la sua storia”, di Pino Buongiorno (Mondadori, 1993) e “Una vita da infiltrato”, di Giorgio Sturlese Tosi, Rizzoli (2010). Jannone, poi, è Autore di numerose pubblicazioni scientifiche e libri, come “Crimini e soldi”, (coautore, Igea, 2003), “Intelligence” (Eurilink, 2010), “Eroi Silenziosi”, Datanews (2012), “Corruzioni, Frodi Sociali e Frodi Aziendali”, Franco Angeli (2015), “Aspettando Giustizia”, Youcanprint (2017), e vari altri.
“Un libro onesto”, aveva definito a suo tempo Carlo Vulpio, sul "Corriere della Sera", la prima versione (2012) di "Un'arma nel cuore": un’autobiografia che si presenta come la sceneggiatura di un film, mentre invece è una concatenazione di eventi che ripercorre uno spaccato della nostra storia recente, ma con un originale angolo d'osservazione. Dove in primo piano sono carabinieri sconosciuti, eroi silenziosi con un solo credo: il proprio dovere. Uomini comuni e semplici, con le loro paure, sentimenti, debolezze: su quella sottile linea di confine tra il bene e male, tra buoni e cattivi, che da sempre caratterizza le vicende umane.
Tanti, i personaggi con cui Jannone s'è imbattuto: mafiosi, narcotrafficanti, camorristi e confidenti vari. Ma anche magistrati, politici e vertici delle forze dell’ordine, con cui l'Autore ha collaborato in complesse indagini e rischiose operazioni di intelligence. Eroi e coraggiosi, dicevamo: ma anche pavidi e meri burocrati, sino a figure che veramente andrebbero accantonate nell’oblio. Da Corleone a Bogotà, operazioni ad alto rischio, come le indagini sui complici massoni di Totò Rina(!) o quelle svolte, sempre da Jannone, da infiltrato tra i narcos. Sino al passaggio nel torbido mondo dell’alta finanza (coi suoi incredibili risvolti politico-esoterici...), e a una sofferta vicenda giudiziaria. Un libro specchio dell'Italia nell'epoca della super-corruzione e dello strapotere dei poteri occulti, non troppi anni prima degli tsunami di Covid e guerra russo-ucraina.
|
|