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Alessandra D'Annibale
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Sbarcato in sala ieri, in un solo giorno Avengers: Endgame ha totalizzato oltre 5 milioni di euro al boxoffice italiano. Il film Marvel Studios è entrato di diritto nell’Olimpo degli Dei, perché in qualche modo ha scritto la storia del cinema.
Il primo atto di questa bilogia firmata dai registi Joe & Anthony Russo è un successo già all’esordio e l’epico finale che chiude perfettamente un ciclo cominciato nel 2008 e apre a tanti nuovi possibili scenari, è qualcosa di grandioso. Questo 22esimo film dei Marvel Studios racchiude l'essenza del cinema mainstream dell'intero decennio e tutta la parte centrale di Avengers: Endgame celebra nel modo migliore la saga. Per di più introduce, un concetto molto caro e sempre vincente: andare avanti e indietro nel tempo! Le possibilità a questo punto diventano davvero infinite e, cosa ancora più importante, potenzialmente più forti da un punto di vista narrativo ed emozionale, aprendo tanti nuovi possibili scenari.
La trama di Avengers: Endgame riprende esattamente dove aveva chiuso il precedente Avengers: Infinity War, con le conseguenze del letale schiocco di dita dell'ineluttabile Thanos. Il mondo ha subito ingenti perdite così come i nostri eroi, che però ovviamente non vogliono darsi per vinti ma, anzi, forti anche della presenza della potentissima Captain Marvel, decidono di provare ancora una volta a sconfiggere il Titano Pazzo, riprendere possesso delle Gemme dell'Infinito e far tornare l'universo intero alla normalità. Avengers: Endgame però è molto più che un semplice film d'azione, ma è anzi un film in cui gran parte della sua durata è dedicata ai suoi personaggi, alle loro motivazioni e soprattutto al loro passato, omaggiando tutti i film precedenti nel modo migliore mostrandoci ciò che i personaggi erano allora e ciò che invece sono diventati adesso. Il contrasto è spesso esilarante e sorprendente, ma nei momenti migliori è anche profondamente emozionante. Il vero successo e superpotere di Avengers: Endgame è quello di unire la spettacolarità dell’azione con la modernità del concept. In questo Avangers ci sono tutti gli elementi intelligenti e di grande attualità per piacere ad un vasto pubblico: femminile, con tutte le supereroine schierate ed unite pronte al combattimento; giovane, con le azioni di guerra; per i nostalgici degli anni ’80 con i continui rimandi di film cult come “Ritorno al futuro” e non solo, il tutto accompagnato da uno spitiro black, molto accentuato dal passaggio di testimone di Capitan America che lascia lo scudo al suo alter ego “nero”. E’ un film che trova la propria ragion di vita nella narrazione e nelle emozioni e non si preoccupa del giudizio dei suo fan di fronte ad alcune licenze come l’aumento di peso di Thor o il cambiamento di Hulk!
I supereroi sono la mitologia del nostro tempo e la grande padronanza narrativa della Marvel ci ha radunato tutti quanti per raccontarci storie fantastiche che volevamo ascoltare con personaggi a cui volevamo affezionarci. Non è Avengers: Endgame a fare di noi persone diverse, è l'intero Marvel Cinematic Universe ad averci inghiottito molti film fa . Il film è davvero un percorso introspettivo nella vera essenza dei supereroi e nel ruolo che occupano nel mondo.
Un film che lascia un po’ di amaro in bocca, coscienti che un ciclo si è appena concluso ma che altri grandi uomini con superpoteri continueranno a conquistare prossimamente i nostri cuori.
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