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All'Alba Radians di Albano (RM): l'Ecuba di Euripide

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giovedì, 15 novembre 2018 16:59

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Francesca Bianchi
Nell’ambito delle iniziative destinate all’orientamento in ingresso, sabato 17 novembre il Laboratorio teatrale Drammantico del Liceo Classico Ugo Foscolo di Albano Laziale proporrà una replica dell'Ecuba di Euripide, portata in scena lo scorso anno scolastico. Lo spettacolo, patrocinato dal Comune di Albano Laziale, sarà allestito presso il teatro Alba Radians alle ore 10.30. Sono invitati a partecipare gli studenti del Foscolo frequentanti la prima classe e gli studenti della terza classe della scuola media inferiore. Una successiva replica serale con ingresso libero fino ad esaurimento posti si terrà alle ore 21.00 e sarà aperta ai cittadini. Ecuba, madre e prigioniera affranta che contempla disarmata le proprie sciagure, abile oratrice che mette alle strette il nemico, sovrana che si riappropria di una maschera di dignità, combatte la violenza, accecata dal desiderio di vendetta per la perdita dei figli, diventando, infine, una macchina di morte. La drammatizzazione del Laboratorio non si concentra sul comportamento di Ecuba, non lo giudica, ma lo osserva attentamente. In questo testo, prepotentemente attuale, introdotto da Il lamento di Danae del poeta greco Simonide di Ceo e concluso da Il testamento di Ecuba della poetessa contemporanea Rosario Castellanos, gli spettatori potranno leggere l'amore incondizionato di una madre e le richieste di pietà e giustizia disattese dalla consapevole ed ostinata sordità del potere che lascia dietro di sé corpi senza vita. Ed è qui che la tragedia sembra rivolgersi alla cecità e alla sordità della nostra epoca. Alla figura di Polidoro, infatti, si sovrappone quella del piccolo Aylan, il bimbo siriano in fuga dalla guerra, di cui ricordiamo tutti il corpicino senza vita abbandonato sulla spiaggia, in una foto scattata dalla giornalista turca Nilüfer Demir che ha fatto il giro del mondo. L'allestimento scenico realizzato dal Laboratorio (che curerà anche i costumi), con un albero centrale spoglio e bruciato, rappresenta la città ormai distrutta, le vite stroncate, le speranze uccise dalla crudeltà di cui spesso gli uomini si rendono protagonisti.
La traduzione, l'adattamento e la regia saranno curati dalla prof.ssa Marcella Petrucci, le musiche saranno adattate dai testi di Arman Amar.
Il Laboratorio teatrale Drammantico, nato come sperimentazione didattica legata alla drammatizzazione di un'opera teatrale greca o latina, oltre ad offrire agli studenti uno studio ampio ed approfondito del testo classico, consente loro di entrare in contatto da protagonisti con lo spirito della classicità. Dall'anno scolastico 2010-2011 il Liceo Ugo Foscolo ha realizzato i seguenti allestimenti teatrali: Edipo Re di Sofocle, Baccanti di Euripide, Troiane di Euripide, Prometeo Incatenato di Eschilo, Ifigenia in Tauride di Euripide, Fenicie di Euripide, Trachinie di Sofocle, Aiace di Sofocle, Ecuba di Euripide.
Nel 2013 il Foscolo ha ricevuto dall'Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa il premio FUOCHI DI PROMETEO per l'attività di promozione della cultura classica quale veicolo di civiltà e di orientamento per le generazioni presenti.
Dall'anno scolastico 2016-2017 il Liceo ha attivato il potenziamento in Educazione all’espressività, arti sceniche e teatrali.
FtNews ha raggiunto telefonicamente la prof.ssa Petrucci, curatrice e direttrice del progetto teatrale, che con orgoglio ed entusiasmo ha dichiarato: Quella di sabato prossimo sarà la quarta replica dell'Ecuba. Abbiamo, infatti, allestito lo spettacolo in aprile al Teatro Rossini di Gioia del Colle (BA) per la rassegna internazionale "Chi è di Scena", al teatro di Palazzolo Acreide (SR), nell'ambito del Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani, infine per la Rassegna dei Laboratori di Teatro Antico nell'anfiteatro di Albano Laziale.
Lo scorso anno abbiamo lavorato sul labirinto e abbiamo messo in scena una delle Heroides di Ovidio. Quest'anno, invece, per sottolineare ancora di più l'apertura moderna e l'attualità che cerco sempre nelle tragedie, abbiamo puntato sul mare, sempre più frequentemente luogo di morte per migliaia di persone che scappano dalle loro terre per cercare condizioni di vita migliori. Il mare è per Ecuba il luogo che la porterà via da casa e il luogo che le restituirà il corpo senza vita del figlio. Abbiamo voluto adattare il testo su un tessuto musicale esistente che recuperi il ritmo e la musicalità dell'opera greca antica. In tal senso le musiche di Arman Amar ricordano melodie armene che evocano l'ambientazione originale delle tragedie.
Due anni fa abbiamo istituito il potenziamento in “Educazione all’espressività, arti sceniche e teatrali”, per consentire ai ragazzi di entrare da attori nei testi antichi. Il primo anno lavorano prevalentemente sul mito e sull'epica, il secondo anno imparano a conoscere i personaggi tragici, il terzo anno si lavora sul testo comico (abbiamo lavorato sulla Mostellaria di Plauto e su Le nuvole di Aristofane) e si stabiliscono confronti fra la commedia greca e quella latina, il quarto anno, infine, si entra nel vivo dell'allestimento scenico. Il potenziamento consente agli studenti di dare spazio alla creatività e all'espressività personale, partendo dal grande patrimonio che abbiamo ereditato dalla classicità. Finora abbiamo ricevuto il premio Dioniso da parte dell'Università degli Studi di Torino per la regia e lo spettacolo (2015), un riconoscimento nell'ambito di una manifestazione organizzata dal Miur al Teatro Golden di Roma, un riconoscimento sempre al premio Dioniso di Torino come miglior performance corale per le Trachinie di Sofocle. Abbiamo, inoltre, ricevuto un premio come miglior interpretazione corale per l'Aiace di Sofocle, che qualche mese fa al Festival Thauma di Milano ha ottenuto un premio come miglior spettacolo.
Più dei premi, però, mi interessa la crescita umana dei ragazzi, che si cimentano in un ambito, come quello teatrale, che è sempre stato luogo di scambio, di confronto e di dialogo. Ai ragazzi auguro di mettere nella vita la passione e la determinazione che tirano fuori quando abbracciano il personaggio che è stato loro affidato. E' bello constatare i loro miglioramenti e la sicurezza che acquisiscono: iniziano sempre con il timore di non essere all'altezza, poi, dopo alcuni mesi di pratica, scatta il miracolo e riescono ad entrare in animi sublimi come quelli dei protagonisti dei drammi antichi. Quanto al pubblico, invece, vorrei che comprendesse non la qualità attoriale, ma l'impegno profuso dai ragazzi per entrare in questi personaggi, lo sforzo che fanno per cercare di raccontare adeguatamente la storia e i personaggi affidati loro
.
FtNews , congratulandosi con la prof.ssa Marcella Petrucci - indimenticata insegnante di greco della scrivente - per l'entusiasmo, la passione e la profonda dedizione con cui continua instancabilmente a sensibilizzare tanti giovani nei confronti della grande eredità lasciataci dal mondo classico, contribuendo, così, alla loro crescita umana e professionale, invita tutti i cittadini di Albano Laziale e dei comuni limitrofi ad assistere alle due repliche dello spettacolo.
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