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ROMA - Guido Reni District chiude

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martedì, 24 aprile 2018 09:54

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Guido Reni District - Evento Jaguar
Alessandra D'Annibale
Il 2 maggio termina il più riuscito esperimento di rigenerazione urbana temporanea mai realizzato in Italia:  oltre 1 milione di visitatori, 37 milioni di euro di indotto per la città di Roma   e la speranza che possa riaprire fino all'inizio dei lavori per la definitiva valorizzazione dell'area. 
Gli spazi di Guido Reni District hanno visto l’attivazione di 437 diversi contenuti fra cui mostre, festival, eventi aziendali, 283 posti di lavoro ed è stato generato un indotto economico di 37 milioni di euro per la città di Roma. 
Un’esperienza più che positiva dunque. 
Nonostante ciò, l’area sarà chiusa per effettuare una serie di manutenzioni straordinarie in vista del suo futuro utilizzo immobiliare. Si continua a sperare che, una volta terminati i lavori, Cassa Depositi e Prestiti, le Ex Caserme possano essere restituite alla collettività tornando così a ospitare attività culturali dedicate alla città e magari che il Guido Reni District possa riaprire fino all’inizio dei lavori per la definitiva valorizzazione dell’area.
Quello del Guido Reni District è, al momento, il più riuscito esperimento di Rigenerazione Urbana Temporanea realizzato in Italia (al momento ce n'è uno in corso a Napoli a Palazzo Fondi e prossimamente uno in partenza a Milano). 
La divisione Urban Value dell'agenzia Ninetynine ha creato un modello innovativo di rigenerazione urbana degli spazi in disuso. Una strategia di recupero destinata a quelle "occasioni perse", edifici chiusi e inutilizzati che possono portare nuovo impulso all'economia. 
Il modello Urban Value prevede un  utilizzo strategico degli spazi nel periodo transitorio che precede la loro valorizzazione definitiva ed è capace di contrastare il degrado e creare nuovi posti di lavoro. Si basa sull'utilizzo di una sequenza sistematica di più tipi di usi temporanei ad alto valore aggiunto, organizzati in modo da contribuire al successo gli uni degli altri e sui quali viene frammentato il costo della rigenerazione stessa dell'immobile. Non sono necessari grandi investimenti iniziali e viene garantita una notevole varietà di contenuti e pluralità di operatori. 
Un progetto win-win per tutti i soggetti coinvolti: la proprietà (solitamente Cassa Depositi e Prestiti o Agenzia del Demanio) abbatte i rischi derivati dal disuso e offre alla collettività contenuti di valore; il territorio ne ricava un importante indotto e una positiva ricaduta sociale; i soggetti interessati a utilizzare lo spazio possono accedervi senza doversi fare carico di grandi investimenti. La cittadinanza può, così, godere di un'offerta di contenuti variegati e un nuovo spazio aperto al pubblico. 
Tutti diventano un piccolo tassello di un grande mosaico che è la rigenerazione. Purtroppo però a fine aprile questo meraviglioso polo di cultura chiuderà nella speranza che il Comune possa riaprirlo a breve, lasciando alla collettività un’area ricca di innovazione ed iniziative.
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