Redazione     Informativa     Link  

Al teatro Quirino di Roma: Mariti e mogli

Invia una email ad un amico
DA
A
Messaggio

giovedì, 14 dicembre 2017 18:28

condividi su facebook
da sinistra: Francesca Reggiani e Monica Guerritore
Fabrizio Federici
Al “Quirino”, sino al 17 dicembre, per iniziativa di Artisti Associati, Pierfrancesco Pisani e Parmaconcerti, in collaborazione con Comune di Pesaro/AMAT, è in scena “Mariti e mogli”: pièce teatrale che Monica Guerritore ha tratto dalla sceneggiatura originale dell ‘omonimo film di Woody Allen del 1992.
La trama è semplice: Jack (Ferdinando Maddaloni, sulle scene del Quiriino) e Sally (Monica Guerritore) stanno per divorziare, dopo molti anni di matrimonio e con figli, e chiedono aiuto a una coppia di amici, Gabe (Cristian Giammarini) e Judy(Francesca Reggiani). Dopo avere sperimentato avventure extraconiugali, il loro progetto di divorzio rientra, ma, paradossalmente, alla fine saranno Gabe e Judy a decidere di separarsi.
Monica Guerritore, però, ha reinventato fortemente l’impianto della storia: che è concentrata tutta secondo i prrincìpi delle tre celebri unità teatrali aristoteliche (di tempo, di luogo e d’azione).
Tutto accade in una notte piena di pioggia, in un luogo che, col passare delle ore, diverrà (scene di Giovanni Licheri e Alida Cappellini, luci di Paolo Meglio) una sala da ballo, una sala d’attesa, un ristorante deserto: e che costringe gli otto personaggi (mariti, mogli, amanti e altro…) a un girotondo di piccole anime, che girano e rigirano intrappolate nell’ insoddisfazione cronica d’ una banale vita borghese. Non abbiamo, in questa pièce, le tragiche grandezze familiari di Strindberg o del Joyce di “Esuli”: abbiamo, semmai, revocata con altrettanta maestria, la “banalità del male coniugale” delle ultime scene di “Danza macabra” (sempre di August Strindberg), o del Patroni Griffi di “Metti una sera a cena”.
“Tradendo l’ambientazione del film (Manhattan e altro)”,scrive la Guerritore nelle note di regìa, “evoco nel luogo teatrale unico i luoghi delle vite coniugali; e nelle simultaneità delle relazioni e degli intrecci clandestini, nelle rotture e improvvise riconciliazioni percepisco le ‘piccole altezze degli esseri umani’, cosi familiari a Bergman, a Strindberg”.
Mostra altri Articoli di questo autore
info@freetopnews.it
I COMMENTI RELATIVI ALL'ARTICOLO
Invia un commento alla Redazione
Email
Nome e Cognome
Messaggio
Gentile lettore, prima di inviare il Suo messaggio:

compilare il codice di sicurezza sottostante copiando l'immagine raffigurata;

CAPTCHA 
cambia codice

inserisci codice



Per pubblicare, in fondo all'articolo, il suo commento selezionare il pulsante sottostante.

Pubblicazione
  Si    solo nome
  Si    nome e cognome
  No


Grazie della collaborazione.

2014 - ftNews una testata di libera informazione.
2014 - FreeTopNews una testata di libera informazione senza fini di lucro e conseguentemente le collaborazioni sono fornite assolutamente a titolo gratuito.
Se vuoi collaborare con la redazione e rendere sempre pi ricchi i contenuti e accrescere la qualit del servizio offerto, inviaci articoli, segnalazioni e note per la eventuale pubblicazione. (Continua)

Iscrizione presso Registro della Stampa del Tribunale di Ancona , n. 17/2014 del 16/12/2014.