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venerdì, 23 dicembre 2016 21:25 |
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Cristina Roselli
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Chi tra tutti gli amanti del fumetto contemporaneo, nonché tra i lettori occasionali o distratti, almeno una volta non si è rispecchiato nelle piccole disavventure quotidiane di un ragazzino che risponde al nome di Charlie Brown?
Le strisce del buffo e timido Charlie, accompagnato sempre per più di cinquant'anni di pubblicazione, dal fido beagle Snoopy, hanno dato vita nel tempo ad un vero e proprio fenomeno culturale entrando nell'inconscio collettivo sia dell'America sia del resto del mondo amante dei fumetti.
Tutto questo grazie alla geniale matita del suo autore, Charles M. Schulz.
Schulz nasce in Minnesota nel 1922 e fin da bambino presenta una decisa disposizione verso il disegno tanto che una delle sue innumerevoli rappresentazioni del cane di famiglia venne pubblicata nella rivista Ripley 's Believe it or Not! quando l'autore aveva appena quattordici anni.
Il primo lavoro professionale tuttavia deriva dalla pubblicazione settimanale nel corso degli anni quaranta della serie Li'l Folks nella rivista St.Paul Pioneer Press e successivamente anche nell'importante rivista bimestrale The Saturday Evening Post.
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Il reale successo di Schulz arriva comunque con la pubblicazione dei celeberrimi Peanutsper la United Media Syndacate che portarono le strisce dell'autore ad essere conosciute ed amate in tutto il mondo.
Il mondo dei Peanuts (letteralmente “noccioline” ma traducibile anche in maniera più corretta come “cose di poco conto”, sebbene l'autore sempre mal digerì questo titolo dato ai propri fumetti) racchiude al suo interno un delicato umorismo quasi favolistico sebbene le tematiche affrontate siano eccezionalmente realistiche.
Il protagonista Charlie Brown è goffo ed impacciato, sempre alla ricerca di una sicurezza in sé stesso impossibile da trovare, e tuttavia riuscendo a mantenere una prospettiva innocente e diretta sulla vita anche se costantemente spazzato alla deriva dalle piccole frustrazioni giornaliere.
Accanto a questa piccola figura di anti-eroe c'è sempre Snoopy, cagnetto dal manierismo antropomorfo e dai pensieri che si rincorrono veloci, comprensibili solo da altri animali come l'uccellino Woodstock.
Indimenticabili sono poi i comprimari di queste deliziose strisce a fumetti come ad esempio Lucy Van-Pelt, amica-nemica di Charlie Brown e protagonista delle famose scene in cui il povero ragazzino tenta di calciare una palla da football solo per rovinare al suolo quando Lucy all'ultimo momento sottrae la palla al calcio dell'amico; Linus Van-Pelt è forse uno dei personaggi più amati dell'intera saga grazie ai suoi capelli scompigliati e alla celeberrima coperta che trascina in ogni luogo.
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Schulz ottenne nel corso della sua lunga carriera moltissimi riconoscimenti tra i quali anche una stella sulla celebre Hollywood Walk of Fame ed anche una Medaglia d'oro del Congresso, ritirata dalla moglie dell'autore dopo la sua morte avvenuta nel 2000.
Successivamente alla dipartita del venerato autore, le strisce dei Peanuts non furono riprese da altri artisti ma continuò su varie riviste la pubblicazione di tutte le storie già disegnate dallo stesso Schulz.
Auspicando tutta la felicità di un cucciolo caldo (cit.) vi auguriamo, cari lettori, Buone Feste.
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