|
domenica, 18 settembre 2016 10:13 |
|
|
|
|
|
|
Rosario Pesce
|
|
Quello fra Italia ed Europa è, per davvero, un rapporto molto difficile.
Il fallimento del summit di Bratislava dimostra quanto sia problematica la relazione fra il nostro Paese ed i due Stati, Germania e Francia, che in Europa menano le danze.
È evidente che ciò, che noi chiediamo all’Europa da mesi, sia più che ragionevole.
In primis, una politica - per davvero - comune in materia di gestione dei flussi migratori, visto che, a breve, saremo in una situazione molto difficile, perché il Sud d’Italia, in particolare, non sarà più nelle condizioni di ricevere ed ospitare un numero crescente di migranti.
Peraltro, il danaro, che l’Europa dà all’Italia per ospitare i “nuovi” cittadini europei del prossimo futuro, di per sé non è affatto sufficiente, dal momento che i problemi organizzativi, logistici e politici, indotti da tale situazione, sono molto più rilevanti delle pur cospicue somme di danaro che l’Italia riceve dalla U.E.
È ovvio che i problemi presenti partono da quando la Francia, in particolare, forzò l’equilibrio politico del Nord-Africa, per entrare con i propri interessi economici nelle terre dove era, momentaneamente, fuori gioco.
Sono passati alcuni anni dalle cosiddette “primavere” arabe e gli esiti sono sotto gli occhi della pubblica opinione internazionale: i nuovi regimi manifestano atteggiamenti integralistici ben peggiori di quelli precedenti e, di conseguenza, l’ondata di profughi non può che continuare in modo interrotto, dato che alle ragioni economiche si aggiungono quelle di ordine politico, che costringono appunto molte migliaia di individui a raggiungere l’altra costa del Mediterraneo.
Ma, perché il quadro complessivo dovrebbe essere diverso?
Se i Paesi, che contano per davvero, sono Germania e Francia, perché mai il Mediterraneo dovrebbe essere centrale nelle strategie dell’Unione Europea?
Peraltro, il povero Governo italiano, sconfitto in materia di immigrazione, ha ricevuto un’altra batosta al summit di Bratislava sull’argomento, che è invero il più scottante: quello degli equilibri finanziari.
La Germania proprio non ne vuole sapere di abbandonare le politiche di rigore, che finora le hanno consentito di crescere ai danni delle economie dell’Europa meridionale.
Pertanto, per tal via, si rischia di giungere al cortocircuito: o si applica il rigore teutonico, sui conti degli Stati europei, ed allora l’Italia, prima o poi, dovrà alzare bandiera bianca o si torna sulla strada della ragionevolezza, sacrificando la tenuta finanziaria sull’altare degli investimenti pubblici e della crescita economica.
|
|
|
|
Il dilemma, così sinteticamente illustrato, rischia di mandare in tilt il nostro Paese, come quelli più deboli della fascia mediterranea.
Ed, allora, cosa si può fare?
Come scriveva Manzoni, se uno il coraggio non lo ha mai avuto, non può darselo - certo - all’improvviso.
È ovvio che il nostro Paese non sarà mai in grado di fare ciò che ha fatto il Regno Unito: noi saremo dentro l’Unione Europa fino all’ultimo secondo di vita di questo organismo ed, in verità, non potrà mai essere l’Italia a sancire la fine dell’esperienza della U.E.
Non abbiamo il coraggio, non abbiamo la forza per compiere un atto così eclatante: saremo, in verità, capaci solo di seguire l’onda e, dunque, di assecondare movimenti guidati da altri Paesi.
Ma, chi darà avvio allo scioglimento progressivo dell’Unione Europea?
Forse, la Francia, che si diverte a prendere le distanze dalla Germania, salvo poi essere il migliore alleato della stessa, quando gli altri Paesi recriminano spazi di legittima autonomia?
Forse, i Paesi nordici, che sono anch’essi in una situazione di crisi, visto che - a breve - il loro tradizionale spazio politico rischia di essere preso da quelli dell’Est, ben più vicini alla Germania, non solo per ragioni meramente geografiche?
Forse, Renzi in Europa dovrebbe atteggiarsi da grillino, pur di ottenere qualcosa in più dalla Merkel?
O, forse, il nostro Presidente del Consiglio dovrebbe smettere, finalmente, il suo atteggiamento di doppiezza, per cui finge di litigare con la Germania in occasione dei summit internazionali, salvo poi recitare il ruolo del maggiordomo dell’asse franco-tedesco nelle sedi e nei momenti che contano per davvero?
Molto probabilmente, anche il tema della futura Europa peserà in occasione del prossimo referendum costituzionale, visto che chi aspira a cambiare il proprio Paese dovrebbe, dapprima, fare operazione analoga con il più decisivo contesto internazionale.
Ma, siamo certi che Renzi intende cambiare l’Europa con la medesima determinazione con cui vuole abolire il Senato italiano ed il bicameralismo perfetto?
|
|
|
I COMMENTI RELATIVI ALL'ARTICOLO |
| |
|
2014 - ftNews una testata di libera informazione.
|
|
2014 - FreeTopNews una testata di libera informazione senza fini di lucro e conseguentemente le collaborazioni sono fornite assolutamente a titolo gratuito.
Se vuoi collaborare con la redazione e rendere sempre pi ricchi i contenuti e accrescere la qualit del servizio offerto, inviaci articoli, segnalazioni e note per la eventuale pubblicazione.
(Continua)
Iscrizione presso Registro della Stampa del Tribunale di Ancona , n. 17/2014 del 16/12/2014.
|
|
|
Informativa:
Il Gestore del sito si riserva il diritto di pubblicare solo gli articoli ritenuti meritevoli, a suo insindacabile giudizio. Tutto il materiale inviato non verr restituito.
Limiti di Responsabilit :
Con la spedizione dell articolo l Autore espressamente ne autorizza la pubblicazione su ftnews.it e il Gestore del sito non assume nessuna responsabilit , n civile, n penale, in relazione al contenuto di quanto pubblicato sul sito ed all'uso che terzi ne potranno fare, sia per le eventuali contaminazioni derivanti dall'accesso, dall'interconnessione, dallo scarico di materiale dal Sito. Pertanto il Gestore del sito non sar tenuto per qualsiasi titolo a rispondere in ordine a danni, perdite, pregiudizi di alcun genere che terzi potranno subire a causa del contatto intervenuto con il Sito oppure a seguito dell'uso di quanto nello stesso pubblicato cos come dei software impiegati.
Il Gestore del sito declina ogni responsabilit per l attivit di trattamento dati eseguita dai siti web consultati dall Utente tramite link. L Utente quando accede attraverso un link ad un altro sito web deve sapere e ricordare che esso indipendente dal ftnews.it e che quest'ultimo non ha alcun controllo sul contenuto del sito in questione e quindi non comporta l'approvazione o l'accettazione di responsabilit circa il contenuto o l'utilizzazione di detto sito.
L'utente che decide di visitare un sito internet collegato al Sito ftnews.it lo fa a suo rischio, assumendosi l'onere di prendere tutte le misure necessarie contro virus od altri elementi distruttivi.
Il Gestore del sito non assume alcuna responsabilit per materiali creati o pubblicati da terzi con i quali il Sito abbia un collegamento ipertestuale ("link").
Il Gestore del sito non intende violare alcun Copyright.
Le informazioni e le immagini qui raccolte sono, al meglio della nostra conoscenza, di pubblico dominio.
Se, involontariamente, stato pubblicato materiale soggetto a copyright o in violazione alla legge si prega di comunicarcelo (info@ftnews.it) per provvedere immediatamente alla rimozione.
Il Gestore si riserva il diritto di modificare i contenuti dell'intero sito e delle presenti Informazioni in qualsiasi momento e senza alcun preavviso.
Limiti all utilizzo:
Il materiale contenuto nel Sito protetto da copyright. La documentazione, le immagini, i caratteri, il lavoro artistico, la grafica, il software applicativo e tutti i codici e format scripts utilizzati per implementare il Sito sono di propriet di ftnews.it.
Se non espressamente previsto, i contenuti del Sito non possono, n in tutto n in parte, essere copiati, modificati, riprodotti, trasferiti, caricati, scaricati, pubblicati o distribuiti in qualsiasi modo senza il preventivo consenso scritto di ftnews.it.
fatta salva la possibilit di immagazzinare tali contenuti nel proprio computer o di stampare estratti delle pagine del Sito ad uso esclusivamente personale.
I marchi e i loghi presenti nel Sito sono di propriet di ftnews.it.
Essi non possono essere utilizzati su alcun altro sito internet diverso dal Sito o su altri mezzi di comunicazione senza il preventivo consenso di ftnews.it.
Il nome " ftnews.it " e qualsiasi marchio che includa il marchio " ftnews.it " non possono essere utilizzati come indirizzi internet di altri siti, o quali parti di tali indirizzi, senza il preventivo consenso scritto di ftnews.it.
|
|
|