|
domenica, 04 settembre 2016 14:55 |
|
|
|
|
|
Gruppi di migranti alle porte della Macedonia
|
|
Rosario Pesce
|
|
Un tempo, i Romani chiamavano “felix” la Campania, visto che era una regione, particolarmente, fertile ed ubertosa.
Mutuando il valore metaforico di quell’immagine, ora potremmo dire che il Governo Renzi aspira a creare le condizioni per un’Italia felix, vista l’ultima campagna pubblicitaria per l’incremento delle nascite, che rappresenta - certo - uno schiaffo ai valori del femminismo degli anni ’70, quando le donne rivendicavano con grandissima fierezza l’autonomia e l’indipendenza dei loro costumi sessuali da prescrizioni o da proibizioni di ordine sociale.
Ora, siamo tornati indietro di qualche anno, visto che il messaggio, che fa passare il Governo, è quello del valore “pubblico” della sessualità, in virtù del quale nessuna donna può sottrarsi al compito che le affiderebbe la natura e lo Stato di contribuire, in modo determinante, alla riproduzione e, quindi, alla crescita demografica.
Che sia – quello che stiamo vivendo – un momento triste in termini di incremento della popolazione, questo è più che evidente.
La società italiana sta divenendo sempre più vecchia, per cui nei prossimi decenni il decremento demografico sarà sempre più marcato con conseguenze negative: una popolazione meno numerosa e con un’età media più alta, con maggiori costi quindi per la tutela della salute di chi, diventando anziano, ha necessità di maggiori cure ed attenzioni, di cui la collettività deve farsi carico.
È chiaro che un siffatto contesto sociale è il frutto non solo delle politiche renziane: la nostra economia non cresce da diverso tempo, per cui non possiamo addebitare al Governo odierno alcuna colpa in particolare.
Ma, un dato su cui ragionare, pure, va evidenziato: se, per ragioni internazionali e non solo strettamente locali, la recessione spinge i giovani a non mettere al mondo nuove vite, come può ipotizzare il Presidente del Consiglio di riuscire ad incentivare la procreazione con una campagna di stampa di sapore ecclesiastico e confessionale, che non tiene conto di dati economici strutturali dell’attuale società?
È evidente che l’Italia sia in sofferenza: i giovani lasciano i loro paesi meridionali, soprattutto, per cui è tornata la piaga dell’emigrazione e, di fronte alle incertezze lavorative, nessun trentenne, pur essendo in età fertile, mette al mondo una creatura, non avendo gli elementi necessari per assicurarle un futuro non gramo.
Le difficoltà, poi, della famiglia e lo scioglimento del vincolo matrimoniale, sempre più debole e tenue, contribuiscono ulteriormente a rendere poco salde le relazioni affettive, che sono ovviamente la precondizione necessaria per una maternità consapevole, a meno che non si voglia immaginare di mettere al mondo un figlio alle cui spalle non ci siano un padre ed una madre contemporaneamente.
|
|
|
|
Pertanto, la campagna di stampa, messa in essere dalla Lorenzin, ci sembra non solo infelice nei toni culturali, ma soprattutto inefficace sul piano della concretezza: si elimini il senso della precarietà ed, allora, forse qualche bebè in più nascerebbe.
Ma, può da solo un Governo nazionale rimediare a problematiche economiche di natura internazionale?
Peraltro, si dimentica un dato fondamentale.
Se per un verso gli Italiani fanno meno figli, per un altro la nostra popolazione si arricchisce ogni giorno di nuovi cittadini, gli immigrati asiatici ed africani, che portano con sé due realtà significative: un’età mediamente giovane, per cui sono tutti abili ed arruolabili sia per il lavoro, che per la procreazione, ed un contesto familiare, che sovente li raggiunge dopo il loro primo sbarco in Italia, per cui, se per un verso la nostra popolazione perde numeri importanti, per altro li riacquisisce attraverso i flussi migratori, sempre più numerosi e rilevanti, anche in termini culturali.
Quindi, una riflessione pure andrebbe fatta da chi governa il Paese: che senso ha incentivare (o tentare di farlo) un incremento dei tassi di procreazione, se la società italiana sta diventando sempre più inclusiva ed articolata al suo interno, per effetto degli arrivi di migranti lungo le nostre coste?
Inoltre, tali flussi non sono destinati a spegnersi nel giro di poco tempo, per cui dovremo sempre più abituarci a conoscere generazioni future di Italiani dal colore scuro di pelle o islamici di religione.
Di fronte a tali scenari, appare ancora più inadeguato il messaggio di una campagna di stampa, che è naufragata sul nascere, un po’ come il Governo stesso, che l’ha promossa, che – dopo un inizio all’insegna della fiducia – ha spento moltissimi entusiasmi, anche, fra chi non era pregiudizialmente contrario a Renzi ed al renzismo incipiente.
|
|
|
I COMMENTI RELATIVI ALL'ARTICOLO |
| |
|
2014 - ftNews una testata di libera informazione.
|
|
2014 - FreeTopNews una testata di libera informazione senza fini di lucro e conseguentemente le collaborazioni sono fornite assolutamente a titolo gratuito.
Se vuoi collaborare con la redazione e rendere sempre pi ricchi i contenuti e accrescere la qualit del servizio offerto, inviaci articoli, segnalazioni e note per la eventuale pubblicazione.
(Continua)
Iscrizione presso Registro della Stampa del Tribunale di Ancona , n. 17/2014 del 16/12/2014.
|
|
|
Informativa:
Il Gestore del sito si riserva il diritto di pubblicare solo gli articoli ritenuti meritevoli, a suo insindacabile giudizio. Tutto il materiale inviato non verr restituito.
Limiti di Responsabilit :
Con la spedizione dell articolo l Autore espressamente ne autorizza la pubblicazione su ftnews.it e il Gestore del sito non assume nessuna responsabilit , n civile, n penale, in relazione al contenuto di quanto pubblicato sul sito ed all'uso che terzi ne potranno fare, sia per le eventuali contaminazioni derivanti dall'accesso, dall'interconnessione, dallo scarico di materiale dal Sito. Pertanto il Gestore del sito non sar tenuto per qualsiasi titolo a rispondere in ordine a danni, perdite, pregiudizi di alcun genere che terzi potranno subire a causa del contatto intervenuto con il Sito oppure a seguito dell'uso di quanto nello stesso pubblicato cos come dei software impiegati.
Il Gestore del sito declina ogni responsabilit per l attivit di trattamento dati eseguita dai siti web consultati dall Utente tramite link. L Utente quando accede attraverso un link ad un altro sito web deve sapere e ricordare che esso indipendente dal ftnews.it e che quest'ultimo non ha alcun controllo sul contenuto del sito in questione e quindi non comporta l'approvazione o l'accettazione di responsabilit circa il contenuto o l'utilizzazione di detto sito.
L'utente che decide di visitare un sito internet collegato al Sito ftnews.it lo fa a suo rischio, assumendosi l'onere di prendere tutte le misure necessarie contro virus od altri elementi distruttivi.
Il Gestore del sito non assume alcuna responsabilit per materiali creati o pubblicati da terzi con i quali il Sito abbia un collegamento ipertestuale ("link").
Il Gestore del sito non intende violare alcun Copyright.
Le informazioni e le immagini qui raccolte sono, al meglio della nostra conoscenza, di pubblico dominio.
Se, involontariamente, stato pubblicato materiale soggetto a copyright o in violazione alla legge si prega di comunicarcelo (info@ftnews.it) per provvedere immediatamente alla rimozione.
Il Gestore si riserva il diritto di modificare i contenuti dell'intero sito e delle presenti Informazioni in qualsiasi momento e senza alcun preavviso.
Limiti all utilizzo:
Il materiale contenuto nel Sito protetto da copyright. La documentazione, le immagini, i caratteri, il lavoro artistico, la grafica, il software applicativo e tutti i codici e format scripts utilizzati per implementare il Sito sono di propriet di ftnews.it.
Se non espressamente previsto, i contenuti del Sito non possono, n in tutto n in parte, essere copiati, modificati, riprodotti, trasferiti, caricati, scaricati, pubblicati o distribuiti in qualsiasi modo senza il preventivo consenso scritto di ftnews.it.
fatta salva la possibilit di immagazzinare tali contenuti nel proprio computer o di stampare estratti delle pagine del Sito ad uso esclusivamente personale.
I marchi e i loghi presenti nel Sito sono di propriet di ftnews.it.
Essi non possono essere utilizzati su alcun altro sito internet diverso dal Sito o su altri mezzi di comunicazione senza il preventivo consenso di ftnews.it.
Il nome " ftnews.it " e qualsiasi marchio che includa il marchio " ftnews.it " non possono essere utilizzati come indirizzi internet di altri siti, o quali parti di tali indirizzi, senza il preventivo consenso scritto di ftnews.it.
|
|
|