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sabato, 13 febbraio 2016 14:17 |
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Cristina Roselli
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Il panorama fumettistico degli ultimi vent'anni, sia a livello internazionale sia nazionale, ha subito numerose modifiche divenendo sempre più un centro di aggregazione per tematiche diversificate.
Uno dei generi che forse nei fumetti non ha trovato un ampio sviluppo come in ambito letterario è quello legato al crime, intendendosi con tale termine quell'insieme di storie che ricadono sotto l'egida della categoria “giallo”.
Nel'ambito fumettistico difatti sembrano prediligersi racconti incentrati su mondi fantastici e situazioni ai limiti della logica e della scienza, forse per facilitare il processo di “sospensione dell'incredulità” necessario per poter apprezzare pienamente un'opera d'immaginazione.
Già in questo primo aspetto Julia, nata nel 1998 dalla fantasia di Giancarlo Berardi (autore di grande spicco che ha dato i natali a Ken Parker, altro grande fumetto della famiglia Bonelli) e pubblicata dalla Sergio Bonelli Editore, rompe gli schemi tradizionali, portando sulla pagine l'orrore quotidiniano delle storie criminali e con esse l'abisso profondo delle ossessioni umane.
Julia Kendall è infatti una criminologa che collabora spesso con la polizia di Garden City oltre a tenere corsi presso l'università locale.
D'aspetto delicato ed aggraziato grazie alla spiccata somiglianza con l'attrice Audrey Hepburne, Julia in ogni albo esprime invece una forza di carattere e determinazione che non ha nulla da invidiare alle supereroine dei comics americani.
Ciò che rende maggiormente interessante questa insolita collana bonelliana, generalmente caratterizzata da protagonisti maschili valorosi e quasi indistruttibili, è proprio la semplicità della protagonista, ragazza quasi della porta accanto, con la piega dei capelli spesso in disordine e alle prese con i problemi di vita comune quali le disavventure amorose ed un'automobile che non ne vuole sapere di funzionare a dovere.<
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Oltre questo aspetto quotidiano e rassicurante però giace il cuore della serie ossia le storie di vari efferati crimini che la protagonista ha il difficile compito di sbrogliare, spesso utilizzando straordinarie capacità deduttive tali da fari impallidire anche una “veterana” come Miss Marple, personaggio della scrittrice inglese Agatha Christie che, come Julia, riesce a trovare la soluzione ad ogni situazione criminosa si presenti nella piccola cittadina di St.Mary Mead, tra un centrino di pizzo ed una tazza di buon thè.
Sebbene alle volte le storie risultino (inevitabilmente) prevedibili e la commistione tra procedure giudiziarie tipicamente italiane con quelle americane possa far sorridere, Julia mantiene sempre alto l'interesse e l'attenzione del lettore tramite sia la capacità magnetica della protagonista, intelligente, ambiziosa e di successo, sia grazie alle varie narrazioni che non mancano mai di indagare i lati più nascosti e silenti dell'animo umano.
Ottimi sono infine i personaggi secondari, delineati perfettamente, i quali rendono l'intreccio ancora più accattivante, senza dimenticare l'adorabile gatta Toni, fedele compagna di tante notti insonni della protagonista.
Opera di sicuro effetto che non mancherà di stupire e rimanere facilmente nei ricordi di chi avrà la fortuna di prendere parte alle avventure di Julia Kendall.
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