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IL WESTERN

sabato, 09 gennaio 2016 14:31

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Cristina Roselli
Il genere Western è forse uno dei primi esempi di arte sequenziale insieme alle strisce umoristiche comparse negli inserti domenicali di molte riviste agli inizi del secolo scorso.
Legato a doppio filo con un altro genere, quello avventuroso, il western tramite le sue ambientazioni riuscì subito, fin dalle prime storie, ad appassionare un pubblico molto variegato grazie alla destinazione sia ad un pubblico più infantile sia adulto.
Il vero e proprio fumetto ambientato nel leggendario Far West americano principia però la propria diffusione nel corso degli anni Trenta con titoli divenuti celebri quali Broncho Bill (1934), Lone Ranger (1938) e Red Ryder (1938).
L'epoca di maggior sviluppo della categoria dei western risulta essere tuttavia quella a cavallo tra il primo dopoguerra e la metà degli anni Cinquanta; in particolare sul finire degli anni Quaranta vengono pubblicati ulteriori avventure ambientate nelle aspre terre del West che ritraggono eroi solitari e forti, spesso in cerca di redenzione e votati a catturare furfanti e fuorilegge.
Ne sono esempi Kid Colt Outlaw (1946) e Billy The Kid (1950) .
Uno degli elementi che rende interessante ed affascinante il mondo Western nei fumetti è sicuramente la cura grafica dei vari autori che riescono a realizzare episodi sempre diversi seppur ambientati negli stessi luoghi, aspri e selvaggi, tanto che con il passare del tempo divengono essi stessi protagonisti delle storie, indispensabili per circoscriverne il periodo storico,le vicende difatti sono generalmente ambientate durante la guerra civile americana o durante il periodo della cosiddetta “corsa all'oro”.
In aggiunta altra caratteristica vincente riguarda la differenziazione di storie e situazioni le quali, sebbene seguano perlopiù uno schema consolidato e semplice, in qualche modo riescono a risultare nuove ed avvincenti, sempre in bilico tra realtà e leggenda.
Uno dei più fulgidi esempi del fumetto western è sicuramente il nostrano Tex Willer (1948) nato dalla fantasia di Gian Luigi Bonelli e dalla inconfondibile matita di Aurelio Galleppini, personaggio talmente amato ed iconico nella sua camicia gialla da protrarne la pubblicazione ancora oggi (Sergio Bonelli Editore).
Altro personaggio italiano che spicca affianco al grande Tex è sicuramente Zagor (1961) creato da Sergio Bonellicon lo pseudonimo di Guido Nollitta e Gallieno Ferri.
Zagor (o “spirito della scure”) lancia un nuovo filone western grazie alle sue avventure fantastiche ed impregnate di magia .
Opere fondamentali nella diffusione del western a fumetti sono anche il belga Blueberry, creato dal genio grafico di Moebius (al secolo Jean Giraud) e da Jean-Micheal Charlier nonché il l'argentino Ticondergoga, famosissima saga che vede al timone nomi quali Hugo Pratt eHector G.Oesterheld.
Il mondo del West, con i suoi personaggi coraggiosi e valorosi, ha prodotto anche serie umoristiche le quali hanno ottenuto una diffusione globale; in particolare possono essere ricordate il belgaLucky Luke (nato dalla matita di Morris nel 1948) ed il nostrano, spassosissimo, Cocco Bill(1957) del grande autore Benito Jacovitti.
Ulteriori serie a fumetti più recenti ma decisamente di gran valore sonoKen Parker (1977) di Giacarlo Berardi ed Ivo Milazzo nonché Magico Vento (1997) diGianfranco Manfredi, quest'ultimo in particolare molto avvincente in quanto esplora molto spesso anche tematiche horror e fantastiche
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