Redazione     Informativa     Link  

La società delle urla e i deboli di udito

venerdì, 09 gennaio 2015 14:35

condividi su facebook
Edvard Munch, “L’Urlo” (1885)
Mafalda Bruno
Sarebbe interessante sapere se capita a pochi, o è una sensazione diffusa, il disagio causato da certe pubblicità mandate in onda ripetutamente: macchine di lusso, cibi raffinati, abbigliamento, profumi e creme dal nome e dal costo sublimi.
Ovvio che per quella fetta consistente d'Italia che non sta risentendo dell'attuale crisi, niente di nuovo sotto il sole, per loro lo show è lo stesso, ma per la stragrande maggioranza degli italiani costretti a ridurre all'osso i loro bisogni, facendo salti mortali per risparmiare e riciclare, i dati economici lo confermano, cosa significano quelle macchine, quelle scarpe chic, quei profumi e balocchi? Niente altro che preoccupazione, depressione e, per i più ottimisti, il sogno che prima o poi si possa tornare a spendere senza troppi crucci. Sperare, almeno, non costa nulla.
ll quadro desolante cui si assiste dovunque si guardi, è la totale sordità sociale. La parte godereccia del paese non ascolta quella bisognosa, le istituzioni litigano tra loro, Regioni contro Governo, Provincie e Comuni l'un contro l'altro armati, sindacati che sbraitano pur di certificare la loro esistenza in vita, il globo europeo arrabbiato con la Frau Mrekel (preferiamo la poltrona) Santoro - udite udite! - che è arrivato a litigare, per finta naturalmente, con il signor so-tutto-io Travaglio e per finire, davvero non c'è più religione?
Persino i Vescovi si accapigliano tra di loro. Meno male che Papa Francesco c'è.
E' tutto un litigare, un mandarsi al diavolo, condito da un non ascoltarsi reciproco: ognuno sbraita per conto proprio o della parrocchietta che rappresenta, senza uno sguardo di insieme, una visione che abbracci l'intera società, quella che compra ancora il profumo eau de vattelappesca e quella che, con gli stessi euro, ci fa la spesa per due settimane, con grande giubilo dell'oculata Picierno.
In questa assurda e complessa baraonda, a questa incapacità di ascolto della nostra società schizofrenica e contraddittoria, oggi rispondiamo, nel nostro piccolo, con la prima edizione online di FreeTopNews.
Un giornale come tanti, sicuramente, ma con l'ambizioso progetto di parlare per tutti e a nome di tutti. Per far sì che una parte della società ascolti anche l'altra, che si parlino e magari si comprendano di più.
In una visione pacata e garbata, senza urla, senza scandalismi preconcetti nè diktat inviolabili e unisettoriali. Vogliamo impegnarci ad essere le due campane ascoltate in tandem e non una sola, monosuono, e quindi quasi sempre poco obiettiva (oltre che noiosa).
Da parte nostra lo sforzo in questa nuova sfida sarà totale, ma saranno, sarete voi, i nostri lettori a confermarci, man mano, se abbiamo raggiunto l'ambizioso obiettivo o meno.
Buon impegno a noi quindi e benvenuto a chi avrà voglia e pazienza di leggerci.
Mostra altri Articoli di questo autore
info@freetopnews.it
I COMMENTI RELATIVI ALL'ARTICOLO
Invia un commento alla Redazione
Email
Nome e Cognome
Messaggio
Gentile lettore, prima di inviare il Suo messaggio:

compilare il codice di sicurezza sottostante copiando l'immagine raffigurata;

CAPTCHA 
cambia codice

inserisci codice



Per pubblicare, in fondo all'articolo, il suo commento selezionare il pulsante sottostante.

Pubblicazione
  Si    solo nome
  Si    nome e cognome
  No


Grazie della collaborazione.

2014 - ftNews una testata di libera informazione.
2014 - FreeTopNews una testata di libera informazione senza fini di lucro e conseguentemente le collaborazioni sono fornite assolutamente a titolo gratuito.
Se vuoi collaborare con la redazione e rendere sempre pi ricchi i contenuti e accrescere la qualit del servizio offerto, inviaci articoli, segnalazioni e note per la eventuale pubblicazione. (Continua)

Iscrizione presso Registro della Stampa del Tribunale di Ancona , n. 17/2014 del 16/12/2014.