|
giovedì, 12 novembre 2015 15:09 |
|
|
|
|
|
|
Mikimoz Capuano
|
|
Si è conclusa anche per quest’anno Squadra Antimafia, giunta alla sua settima stagione.
Telefilm che in passato rappresentava una delle punte di diamante della rete e che adesso sembra accusare segnali di stanca, a giudicare dall'Auditel.
Colpa anche della scrittura, che spinge sempre più il pedale su una spettacolarizzazione degli eventi, forzandone gli stessi.
Sono lontani i tempi in cui veniva raccontata la dura lotta tra polizia e mafia, seppur romanzata. Veniva raccontato il territorio, la città di Palermo (ora l'azione si è spostata a Catania) con lo scenario apertosi dopo la cattura di Provenzano.
Adesso è un tripudio di agenti segreti, organi deviati dello Stato, personaggi che appaiono e scompaiono dopo sole due scene. Il rischio è quello di non affezionarsi né ai protagonisti (se non quelli storici) né agli ambienti.
La produzione lascia continuamente spiragli aperti per il futuro, attraverso scene ambigue che danno allo spettatore un senso di vaghezza o poca chiarezza (si pensi al confronto finale tra De Silva e Saro).
|
|
|
|
E sì che i fan più affezionati si stanno ancora chiedendo quale possa essere il segreto della Mares (Simona Cavallari) uscita di scena tre stagioni fa senza che potesse spiegare il suo strano comportamento (assurdamente ritirato in ballo proprio quest'anno grazie a dei flashback).
O il perché l’immortale De Silva (Paolo Pierobon) aveva le mani inspiegabilmente sporche al momento del suo ennesimo rientro sulle scene, quasi legandosi alla sorte del piccolo figlio della Abate. O il perché dell'inquadratura totalmente gratuita su un misterioso barbone.
Forse l’importante, per la produzione, era mettere in scena solo le roboanti avventure di Calcaterra (Marco Bocci) tra sparatorie e intrallazzi amorosi.
Però quest'anno il personaggio si è defilato per volontà dell'attore, apparendo in poche scene.
Anche la superprotagonista Rosy Abate (la bravissima Giulia Michelini) ha avuto sempre meno spazio all’interno della trama, che si ingarbuglia sempre più e talvolta riesce ancora a divertire. Nemmeno questa volta, purtroppo, la produzione ha dato ascolto ai fans più accaniti. Quanti richiedevano a gran voce un finale che vedesse Rosy e Calcaterra assieme, con il figlio di lei ancora vivo, non sono stati accontentati.
E non si dica che una scena simile sarebbe apparsa inverosimile.
|
|
|
Rosy Abate (Giulia Michelini)
|
Dopotutto abbiamo visto criminali evadere con una facilità disarmante; De Silva sopravvissuto a ferite mortali, gas nervino e tumori; Calcaterra colpito in piena testa e andarsene in giro come niente fosse.
Spagnardi che resuscita ben due volte in pochi episodi, sopravvivendo a un volo e al fuoco di una fornace.
Avrebbero fatto felici tutti, lasciando un bel ricordo e proiettando buoni propositi per il futuro, ma così non è andata.
L'ottava stagione si sta già girando, sul set è possibile avvistare vecchi volti e anche le new entry. Hanno promesso maggiori colpi di scena per il futuro: secondo me bisognerebbe riannodare tutti i fili e, in un paio di stagioni, chiudere alla grande accontentendo i fan con ciò che più desiderano.
Alla grande ma non alla grandissima: purtroppo la qualità persa, l'attinenza con la realtà, sono irrecuperabili.
Ma sicuramente si può far di più rispetto a questa settima stagione, deludente sotto più punti di vista. Avrebbero fatto felici tutti, lasciando un bel ricordo e proiettando buoni propositi per il futuro, ma così non è andata.
E l'ultimo episodio, oltre a regalare uno sguardo al passato con Pietrangeli (Giordano De Plano) che si sofferma sulle foto di vecchi protagonisti, è tutto per il duo di attori principali. I più amati dal pubblico, uno dei quali -Calcaterra- saluta il pubblico con un'ultima apparizione di Rosy. Chissà se per sempre
|
|
|
I COMMENTI RELATIVI ALL'ARTICOLO |
| |
|
2014 - ftNews una testata di libera informazione.
|
|
2014 - FreeTopNews una testata di libera informazione senza fini di lucro e conseguentemente le collaborazioni sono fornite assolutamente a titolo gratuito.
Se vuoi collaborare con la redazione e rendere sempre pi ricchi i contenuti e accrescere la qualit del servizio offerto, inviaci articoli, segnalazioni e note per la eventuale pubblicazione.
(Continua)
Iscrizione presso Registro della Stampa del Tribunale di Ancona , n. 17/2014 del 16/12/2014.
|
|
|