Redazione     Informativa     Link  

La caduta degli idoli

venerdì, 07 agosto 2015 13:54

condividi su facebook
Rosario Pesce
Appare evidente che, dopo diciotto mesi di Governo, qualcosa nel rapporto fra il Presidente del Consiglio e la pubblica opinione italiana si è incrinato.
Il grande rottamatore, o almeno colui che si era presentato come tale, ha dovuto fare, in questo anno e mezzo di permanenza a Palazzo Chigi, una serie di compromessi, che ne stanno minando la credibilità sul piano politico, interno ed estero.
Se nel suo partito è stato abilissimo nel rottamare gli esponenti della vecchia generazione, da Bersani a D’Alema, all’interno della compagine di Governo non ha esibito la medesima virtù, visto che, ad esempio, il potere contrattuale di Alfano è, nettamente, superiore ai numeri sui quali può contare il NCD.
È ovvio che, finanche in occasione dell’ultima vicenda di cronaca parlamentare, il voto per gli arresti del Senatore Azzollini, Renzi ha subito il diktat del Ministro degli Interni, che ha legato la permanenza del suo partito in maggioranza al salvataggio del parlamentare molfettese, che prontamente è arrivato.
Peraltro, i provvedimenti, assunti in politica economica dal Dicastero odierno, hanno prefigurato una battaglia ideologica, ma nel concreto hanno modificato poco e male lo stato vigente delle cose.
Infatti, i vantaggi del Jobs Act sono ben lungi dall’essere percepiti, benché Renzi continui a disegnare scenari paradisiaci, che ieri sono stati smentiti dal Presidente dell’Istat, che, dall’alto dell’autorevolezza scientifica della sua funzione, ha dichiarato senza mezzi termini che, intorno al nuovo provvedimento in materia di politica del lavoro, è stata scritta una letteratura copiosa dal Governo, che non trova riscontro nei numeri e nelle statistiche.
Inoltre, Renzi appare in difficoltà sul piano dell’immagine, che pure dovrebbe essere il suo punto forte.
Nel corso di questi mesi, infatti è emersa l’immagine di un leader che, per quanto sia un abile comunicatore, è divenuto progressivamente la controfigura di se stesso, visto che egli stesso, talora, non crede al forbito racconto apologetico, che pure è in grado di tessere intorno alle presunte sorti magnifiche del suo Governo.
D’altronde, non si può, per troppo tempo, fare una narrazione del Paese ben diversa da quella che è.
Il disagio di molti strati è lampante, così come la diminuzione progressiva degli elettori è la prova più verosimile che qualcosa si è rotto nel rapporto fra il Palazzo ed i cittadini, finanche quelli che, almeno fino a qualche tempo fa, appartenevano a ceti sociali forti e garantiti.
Oggi, invece, il racconto di Renzi è gravemente in difficoltà ed, all’interno del cerchio magico renziano non toscano, cominciano a levarsi delle voci, che fanno intuire bene quanto diversificate siano le posizioni dell’odierno del gruppo dirigente del PD.
Agli osservatori più attenti non sarà sfuggito il commento della Serracchiani, che, dall’alto della sua carica di Vice di Renzi nel PD, ha fortemente stigmatizzato il voto dei Senatori democratici in favore di Azzollini nelle stesse ore in cui, invece, il Presidente del Consiglio dichiarava con secumera che i “Senatori non sono i passacarte delle Procure”.
Chiaramente, due dichiarazioni - quella della Serracchiani e quella di Renzi - in manifesta contraddizione fra loro.
Peraltro, nulla si è fatto, ai vertici del PD, per limare tale divergenza, che è esplosa, finanche, sui media.
Non sappiamo, certo, se Renzi accompagnerà il Paese fino alla fine della legislatura o se sarà sfiduciato molto prima del voto previsto per la primavera del 2018.
L’esistenza del suo Gabinetto è legata agli esiti delle indagini delle Procure, in particolare di quella romana, che sta indagando sul filone di “Roma Capitale”.
Qualora lo scandalo dovesse colpire, anche, esponenti del Governo e non solo le Amministrazioni comunali capitoline, attuale e del passato, come è successo finora, è lapalissiano che si imporrebbe una riflessione importante intorno alle sorti di un Esecutivo, che non riscuote più le simpatie della maggioranza degli Italiani.
Non può sfuggire che, anche al Quirinale, il clima nei riguardi di Renzi sia cambiato molto radicalmente, se è vero che, non più tardi dell’altro ieri, il Presidente della Repubblica, in modo solenne, ha dichiarato che nessuno può immaginarsi “come l’uomo solo al comando delle istituzioni repubblicane”.
Una frase sibillina, tanto più rilevante dei suoi umori, se si tiene conto dello stile molto asciutto e sobrio del Capo dello Stato.
Chi, allora, prenderà il posto di Renzi e, soprattutto, con quali voti nell’odierno Parlamento?
Questa, però, è già un’altra storia, ben lungi dall’essere raccontata. Frattanto, bisognerà capire per mano di chi ed a quale prezzo politico il novello Cesare cadrà nei prossimi mesi.
I COMMENTI RELATIVI ALL'ARTICOLO
Invia un commento alla Redazione
Email
Nome e Cognome
Messaggio
Gentile lettore, prima di inviare il Suo messaggio:

compilare il codice di sicurezza sottostante copiando l'immagine raffigurata;

CAPTCHA 
cambia codice

inserisci codice



Per pubblicare, in fondo all'articolo, il suo commento selezionare il pulsante sottostante.

Pubblicazione
  Si    solo nome
  Si    nome e cognome
  No


Grazie della collaborazione.

2014 - ftNews una testata di libera informazione.
2014 - FreeTopNews una testata di libera informazione senza fini di lucro e conseguentemente le collaborazioni sono fornite assolutamente a titolo gratuito.
Se vuoi collaborare con la redazione e rendere sempre pi ricchi i contenuti e accrescere la qualit del servizio offerto, inviaci articoli, segnalazioni e note per la eventuale pubblicazione. (Continua)

Iscrizione presso Registro della Stampa del Tribunale di Ancona , n. 17/2014 del 16/12/2014.
Informativa:

Il Gestore del sito si riserva il diritto di pubblicare solo gli articoli ritenuti meritevoli, a suo insindacabile giudizio. Tutto il materiale inviato non verr restituito.
Limiti di Responsabilit :
Con la spedizione dell articolo l Autore espressamente ne autorizza la pubblicazione su ftnews.it e il Gestore del sito non assume nessuna responsabilit , n civile, n penale, in relazione al contenuto di quanto pubblicato sul sito ed all'uso che terzi ne potranno fare, sia per le eventuali contaminazioni derivanti dall'accesso, dall'interconnessione, dallo scarico di materiale dal Sito. Pertanto il Gestore del sito non sar tenuto per qualsiasi titolo a rispondere in ordine a danni, perdite, pregiudizi di alcun genere che terzi potranno subire a causa del contatto intervenuto con il Sito oppure a seguito dell'uso di quanto nello stesso pubblicato cos come dei software impiegati.
Il Gestore del sito declina ogni responsabilit per l attivit di trattamento dati eseguita dai siti web consultati dall Utente tramite link. L Utente quando accede attraverso un link ad un altro sito web deve sapere e ricordare che esso indipendente dal ftnews.it e che quest'ultimo non ha alcun controllo sul contenuto del sito in questione e quindi non comporta l'approvazione o l'accettazione di responsabilit circa il contenuto o l'utilizzazione di detto sito.
L'utente che decide di visitare un sito internet collegato al Sito ftnews.it lo fa a suo rischio, assumendosi l'onere di prendere tutte le misure necessarie contro virus od altri elementi distruttivi.
Il Gestore del sito non assume alcuna responsabilit per materiali creati o pubblicati da terzi con i quali il Sito abbia un collegamento ipertestuale ("link").
Il Gestore del sito non intende violare alcun Copyright. Le informazioni e le immagini qui raccolte sono, al meglio della nostra conoscenza, di pubblico dominio. Se, involontariamente, stato pubblicato materiale soggetto a copyright o in violazione alla legge si prega di comunicarcelo (info@ftnews.it) per provvedere immediatamente alla rimozione. Il Gestore si riserva il diritto di modificare i contenuti dell'intero sito e delle presenti Informazioni in qualsiasi momento e senza alcun preavviso.
Limiti all utilizzo:
Il materiale contenuto nel Sito protetto da copyright. La documentazione, le immagini, i caratteri, il lavoro artistico, la grafica, il software applicativo e tutti i codici e format scripts utilizzati per implementare il Sito sono di propriet di ftnews.it.
Se non espressamente previsto, i contenuti del Sito non possono, n in tutto n in parte, essere copiati, modificati, riprodotti, trasferiti, caricati, scaricati, pubblicati o distribuiti in qualsiasi modo senza il preventivo consenso scritto di ftnews.it.
fatta salva la possibilit di immagazzinare tali contenuti nel proprio computer o di stampare estratti delle pagine del Sito ad uso esclusivamente personale.
I marchi e i loghi presenti nel Sito sono di propriet di ftnews.it.
Essi non possono essere utilizzati su alcun altro sito internet diverso dal Sito o su altri mezzi di comunicazione senza il preventivo consenso di ftnews.it.
Il nome " ftnews.it " e qualsiasi marchio che includa il marchio " ftnews.it " non possono essere utilizzati come indirizzi internet di altri siti, o quali parti di tali indirizzi, senza il preventivo consenso scritto di ftnews.it.