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domenica, 26 luglio 2015 08:14 |
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Cristina Roselli
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Il fumetto avventuroso ¨¨ forse la classe pi¨´ di ampio respiro nel mondo di carta ed inchiostro in quanto racchiude ed interlaccia al suo interno differenti sottocategorie le quali assumono un proprio rilievo all'interno del pi¨´ ampio genus letteriaio a cui appartengono.
Il primo fumetto prettamente d'avventura, che si distacca dal filone umoristico prevalente fino a quel momento, nasce il 7 gennaio 1929 con la pubblicazione della avventure di Tarzan sui quotidiani americani ad opera di Harold Foster.
Inizialmente prive di balloon, con le didascalie poste sotto l'immagine, le avventure di questo grande personaggio della letteratura classica aprirono le porte ad un mondo inesplorato dall'arte sequenziale, all'epoca ancora molto giovane, la quale raccolse le tematiche proposte e le trasform¨° in un genere acclamatissimo.
Contemporaneamente alle storie pi¨´ propriamente d'azione, inizi¨° a svilupparsi un interessante connubio tra il genere avventuroso e quello comico tramite l'introduzione di Popeye all'interno della saga Thimble Theatre di Elsie Crisler Segar.
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Uno degli esempi di fumetto d'avventura più famosi ed amati del periodo è sicuramente Terry and the Pirates di Milton Caniff (1934) che segue i protagonisti mentre viaggiano verso terre esotiche e misteriose, evitando pericoli ed ostacoli in puro stile avventuriero.
Altro personaggio molto amato e quasi fondatore del genere poliziesco e un precursore delle spionaggio bondiano, è Secret Agent X-9 di Alex Raymond un personaggio burbero ed incorruttibile che ha come unico scopo nella vita quello di scontrarsi con vari criminali e, ovviamente, uscirne vincitore.
Esponente del fumetto d'avventura nel quale si uniscono anche elementi magici e fantastici è senza dubbio Mandrake the Magician; nato nel 1934 dalla matita di Phil Davis su idea di Lee Falk questo straordinario personaggio entra ben presto nella coscienza collettiva divenendo un'icona popolare.
Sebbene gli Stati Unit abbiano dato avvio ad una rivoluzione legata al fumetto d'avventura, in realtà l'opera che ha consacrato tale tematiche e diffuso il genere avventuroso nella sua dimensione più pura e concettuale è senza dubbio Tintin del belga Hergé.
Il piccolo giornalista diede avvio alle proprie peripezie nel 1929 dalle pagine del quotidiano Le Petite Vingtième, trasportando il lettore in giro per il mondo alla scoperta di nuove ed inusitate culture, ottenendo un successo iperbolico e consacrando Tintin come eponimo del genere, seguito a breve distanza dal francese Asterix (René Goscinny e Albert Uderzo) la cui pubblicazione principiò solo nel 1959.
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In Italia il fumetto d'avventura vede i suoi massimi rappresentanti nel celeberrimo Tex, creato nel 1948 da Gian Luigi Bonelli e Aurelio Galleppini, ancora oggi identificato come uno dei principali fumetti italiani, nello Zagor di Guido Nolitta (pseudonimo di Sergio Bonelli) il quale, come Tex, riesce ancora ad appassionare i lettori con le sue vicissitudini legate al mondo western e sopratutto nel malinconico Corto Maltese (Hugo Pratt).
Opere più recenti che richiamano il genere avventuroso sono Magico Vento e Volto Nascosto di Gianfranco Manfredi nonché Brandon di Claudio Chiaverotti il quale mescola facilmente elementi tipici del fantasy post-apocalittico.
Anche i manga presentano una dimensione avventurosa decisamente spiccata e quindi è facile imbattersi in opere del calibro di One Piece di Eichir¨ Oda, forse la produzione più rappresentativa a riguardo, seguita da altri lavori quali il bellissimo Full Metal Alchimist (Hiromu Arakawa) nonché Tsubasa Reservoir Chronicle del gruppo CLAMPche ha ottenuto un enorme successo sia in patria che all'estero guadagnando un sequel attualmente in corso di pubblicazione.
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