Redazione     Informativa     Link  

QUARANTADUE ANNI DOPO…

sabato, 09 maggio 2020 21:48

condividi su facebook
Rosario Pesce
Quarantadue anni dopo la morte di Aldo Moro, per mano delle B.R., non si può che fare una disamina di quello che è successo nel nostro Paese.
La fine tragica del Presidente della D.C., in quel momento autorevole candidato alla Presidenza della Repubblica con il consenso del PCI, ha messo fine ad un periodo lunghissimo della storia italiana, visto che da quel 9 maggio 1978 molte cose sono cambiate profondamente.
La Prima Repubblica, infatti, non è morta nel 1992, per effetto di Tangentopoli: quell’evento storico ne definì la morte per mano giudiziaria, ma il vero decesso – quello politico – fu consumato in quei giorni di prigionia di Moro, nel corso dei quali i due principali partiti della Repubblica decretarono la morte dello statista democristiano non volendo fare alcuna trattativa con le BR, mentre prima e dopo quel 1978, in altre occasioni della storia nazionale, le istituzioni trattarono con i Brigatisti, come successe nel caso Cirillo.
Moro da quella prigionia doveva uscire morto e così fu, visto che i poteri internazionali ne avevano decretato la morte, perché contrari al Compromesso Storico e, quindi, all’apertura ai Comunisti che Moro promosse nel biennio 1976/78.
Molti segreti di Stato sono finiti nella tomba di Cossiga e di Andreotti che, rispettivamente Ministro degli Interni e Premier, guidarono il Paese in quel triste momento storico, negando ogni spiraglio di trattativa che potesse aprire una speranza di vita per Moro, ma soprattutto per la democrazia italiana.
Il nostro era un sistema bloccato per ragioni internazionali: la DC doveva governare, nonostante la sua classe dirigente fosse invisa a molti Italiani, ed il PCI doveva stare all’opposizione, perché non poteva andare al Governo in un Paese occidentale.
Morò pensò di rompere questo blocco, mettendo insieme le diversità: operazione ardua, visto che i nemici erano presenti sia in Italia, che all’estero.
Peraltro, in democrazia due partiti, come il PCI e la DC dell’epoca che mettevano insieme quasi l’80% del consenso, non possono stare insieme, devono essere alternativi l’uno all’altro, se non si vuole generare un corto circuito nel sistema parlamentare.
Per questo motivo, il Compromesso Storico, per quanto ispirato da nobili principi di ampliamento della base democratica di un Paese complesso qual era il nostro, era destinato al fallimento: certo, quell’indirizzo politico doveva essere sconfitto dai cittadini e non dalla mano omicida dei Brigatisti, armata da soggetti che rimarranno sempre ignoti.
Chi, invece, emerse da quel momento triste come personalità autorevole ed indipendente fu Bettino Craxi, che intuì che la morte di Moro avrebbe segnato un punto di non ritorno nella storia della Repubblica, che avrebbe fatto implodere i due partiti che avevano rivolto lo sguardo altrove, mentre Moro moriva dannato nella prigione cosiddetta del popolo.
Ma, la maledizione di Moro contro il suo stesso partito si è, poi, compiuta contro la Repubblica.
Invero, la DC non fu più in grado di raggiungere quel 38%, che aveva conseguito alle elezioni del 1978, ma l’intero sistema è saltato dopo in modo inesorabile: Andreotti processato per mafia ed assolto solo per prescrizione relativamente ad un periodo per i reati contestatigli; Craxi morto all’estero con lo status di un condannato che si era sottratto alla pena; i Comunisti costretti nel 1989 - dopo la caduta del Muro di Berlino - ad ammettere di aver difeso per decenni le ragioni di una potenza mondiale, l’URSS, che era incompatibile con le nostre libertà e con la democrazia parlamentare; tutti i partiti della Prima Repubblica sciolti come neve al sole nel biennio 1992/94.
Ne emerge un giudizio molto triste: un puzzle culturale ed istituzionale, che si scompose in quel terribile 1978, e che non si è più ricomposto e che, forse, tarderà ancora a generare un nuovo equilibrio che consenta all’Italia di recitare, nuovamente, un ruolo di primato nel mondo.
I COMMENTI RELATIVI ALL'ARTICOLO
Invia un commento alla Redazione
Email
Nome e Cognome
Messaggio
Gentile lettore, prima di inviare il Suo messaggio:

compilare il codice di sicurezza sottostante copiando l'immagine raffigurata;

CAPTCHA 
cambia codice

inserisci codice



Per pubblicare, in fondo all'articolo, il suo commento selezionare il pulsante sottostante.

Pubblicazione
  Si    solo nome
  Si    nome e cognome
  No


Grazie della collaborazione.

2014 - ftNews una testata di libera informazione.
2014 - FreeTopNews una testata di libera informazione senza fini di lucro e conseguentemente le collaborazioni sono fornite assolutamente a titolo gratuito.
Se vuoi collaborare con la redazione e rendere sempre pi ricchi i contenuti e accrescere la qualit del servizio offerto, inviaci articoli, segnalazioni e note per la eventuale pubblicazione. (Continua)

Iscrizione presso Registro della Stampa del Tribunale di Ancona , n. 17/2014 del 16/12/2014.
Informativa:

Il Gestore del sito si riserva il diritto di pubblicare solo gli articoli ritenuti meritevoli, a suo insindacabile giudizio. Tutto il materiale inviato non verr restituito.
Limiti di Responsabilit :
Con la spedizione dell articolo l Autore espressamente ne autorizza la pubblicazione su ftnews.it e il Gestore del sito non assume nessuna responsabilit , n civile, n penale, in relazione al contenuto di quanto pubblicato sul sito ed all'uso che terzi ne potranno fare, sia per le eventuali contaminazioni derivanti dall'accesso, dall'interconnessione, dallo scarico di materiale dal Sito. Pertanto il Gestore del sito non sar tenuto per qualsiasi titolo a rispondere in ordine a danni, perdite, pregiudizi di alcun genere che terzi potranno subire a causa del contatto intervenuto con il Sito oppure a seguito dell'uso di quanto nello stesso pubblicato cos come dei software impiegati.
Il Gestore del sito declina ogni responsabilit per l attivit di trattamento dati eseguita dai siti web consultati dall Utente tramite link. L Utente quando accede attraverso un link ad un altro sito web deve sapere e ricordare che esso indipendente dal ftnews.it e che quest'ultimo non ha alcun controllo sul contenuto del sito in questione e quindi non comporta l'approvazione o l'accettazione di responsabilit circa il contenuto o l'utilizzazione di detto sito.
L'utente che decide di visitare un sito internet collegato al Sito ftnews.it lo fa a suo rischio, assumendosi l'onere di prendere tutte le misure necessarie contro virus od altri elementi distruttivi.
Il Gestore del sito non assume alcuna responsabilit per materiali creati o pubblicati da terzi con i quali il Sito abbia un collegamento ipertestuale ("link").
Il Gestore del sito non intende violare alcun Copyright. Le informazioni e le immagini qui raccolte sono, al meglio della nostra conoscenza, di pubblico dominio. Se, involontariamente, stato pubblicato materiale soggetto a copyright o in violazione alla legge si prega di comunicarcelo (info@ftnews.it) per provvedere immediatamente alla rimozione. Il Gestore si riserva il diritto di modificare i contenuti dell'intero sito e delle presenti Informazioni in qualsiasi momento e senza alcun preavviso.
Limiti all utilizzo:
Il materiale contenuto nel Sito protetto da copyright. La documentazione, le immagini, i caratteri, il lavoro artistico, la grafica, il software applicativo e tutti i codici e format scripts utilizzati per implementare il Sito sono di propriet di ftnews.it.
Se non espressamente previsto, i contenuti del Sito non possono, n in tutto n in parte, essere copiati, modificati, riprodotti, trasferiti, caricati, scaricati, pubblicati o distribuiti in qualsiasi modo senza il preventivo consenso scritto di ftnews.it.
fatta salva la possibilit di immagazzinare tali contenuti nel proprio computer o di stampare estratti delle pagine del Sito ad uso esclusivamente personale.
I marchi e i loghi presenti nel Sito sono di propriet di ftnews.it.
Essi non possono essere utilizzati su alcun altro sito internet diverso dal Sito o su altri mezzi di comunicazione senza il preventivo consenso di ftnews.it.
Il nome " ftnews.it " e qualsiasi marchio che includa il marchio " ftnews.it " non possono essere utilizzati come indirizzi internet di altri siti, o quali parti di tali indirizzi, senza il preventivo consenso scritto di ftnews.it.