|
martedì, 27 novembre 2018 14:13 |
|
|
|
|
|
|
Rosario Pesce
|
|
Nella giornata del 26 novembre 2018 è finita, in modo ufficiale, la vita del Banco di Napoli, il principale istituto di credito del Sud nato nel 1539, quando il Regno di Napoli era in auge, visto il collegamento molto stretto con la Corona spagnola e visto il primato che la città partenopea aveva nei traffici commerciali all’interno del Mediterraneo.
Con la fine del Banco di Napoli ed il suo definitivo assorbimento nel gruppo Intesa-Sanpaolo, si chiude così una pagina di storia essenziale per comprendere la questione meridionale e per approfondire i rapporti fra il Nord ed il Sud del Paese.
È ben noto che, quando nel 1861, nacque lo Stato italiano, quello più ricco in termini finanziari era il Regno del Sud, che per la sua debolezza politica venne detronizzato dai Piemontesi.
Gran parte delle ricchezze della famiglia Borbone era conservata nei forzieri del Banco di Napoli, le cui riserve - aurifere e monetarie - furono utilizzate per pagare i costi della Seconda Guerra di Indipendenza e tutti quelli che derivarono dalla guerra che il Regno Sabaudo aveva messo su per espandersi sulla penisola intera.
Nato come Monte di Pegni, il Banco di Napoli è giunto a livelli di potere finanziario e politico, davvero, notevoli.
Nonostante la crisi degli anni Ottanta e dei primi anni Novanta del secolo scorso, tuttora il patrimonio artistico, che detiene il Banco, è di livello unico in Europa, a dimostrazione del fatto che, nel corso dei secoli, chi ha diretto quella banca ha realizzato una provvidenziale politica di mecenatismo.
È ovvio che la riduzione del Banco di Napoli alla proprietà di un Istituto, quale Intesa-Sanpaolo, che vive per lo più al Nord, fra Milano e Torino, non è una buona notizia per il nostro Mezzogiorno, perché è un ulteriore pezzo di una storia che si esaurisce.
Ormai, i centri di potere si sono trasferiti altrove e l’accorpamento degli istituti bancari italiani serve solo a rendere le nostre Banche concorrenziali con quelle europee, americane e cinesi.
Ma, frattanto va via, in modo definitivo, una fase di storia del credito e della società meridionale, che ha consentito al Sud di primeggiare, quando la prima globalizzazione - quella del XIX secolo - imperava e faceva una selezione molto forte fra i soggetti in grado di competere sul mercato mondiale e quelli che, invece, dovevano retrocedere.
In quel momento storico, Napoli valeva quanto Parigi, Madrid e Londra; oggi, purtroppo, la nostra economia è in fase di involuzione e, forse, qualcuno ha iniziato ad intuire che, da quando l’Europa ha trascurato il Mediterraneo, volgendo lo sguardo solo al Mar del Nord, essa è diventata l’orticello della Germania e questo è il principale fattore di politica economica che ha generato gli effetti di questi anni di repulsione verso l’Unione, che si presenta come il mero ampliamento dell’area di mercato tedesca.
Ma, questa è già un’altra storia, che deve essere ancora scritta in modo compiuto.
|
|
|
I COMMENTI RELATIVI ALL'ARTICOLO |
| |
|
2014 - ftNews una testata di libera informazione.
|
|
2014 - FreeTopNews una testata di libera informazione senza fini di lucro e conseguentemente le collaborazioni sono fornite assolutamente a titolo gratuito.
Se vuoi collaborare con la redazione e rendere sempre pi ricchi i contenuti e accrescere la qualit del servizio offerto, inviaci articoli, segnalazioni e note per la eventuale pubblicazione.
(Continua)
Iscrizione presso Registro della Stampa del Tribunale di Ancona , n. 17/2014 del 16/12/2014.
|
|
|
Informativa:
Il Gestore del sito si riserva il diritto di pubblicare solo gli articoli ritenuti meritevoli, a suo insindacabile giudizio. Tutto il materiale inviato non verr restituito.
Limiti di Responsabilit :
Con la spedizione dell articolo l Autore espressamente ne autorizza la pubblicazione su ftnews.it e il Gestore del sito non assume nessuna responsabilit , n civile, n penale, in relazione al contenuto di quanto pubblicato sul sito ed all'uso che terzi ne potranno fare, sia per le eventuali contaminazioni derivanti dall'accesso, dall'interconnessione, dallo scarico di materiale dal Sito. Pertanto il Gestore del sito non sar tenuto per qualsiasi titolo a rispondere in ordine a danni, perdite, pregiudizi di alcun genere che terzi potranno subire a causa del contatto intervenuto con il Sito oppure a seguito dell'uso di quanto nello stesso pubblicato cos come dei software impiegati.
Il Gestore del sito declina ogni responsabilit per l attivit di trattamento dati eseguita dai siti web consultati dall Utente tramite link. L Utente quando accede attraverso un link ad un altro sito web deve sapere e ricordare che esso indipendente dal ftnews.it e che quest'ultimo non ha alcun controllo sul contenuto del sito in questione e quindi non comporta l'approvazione o l'accettazione di responsabilit circa il contenuto o l'utilizzazione di detto sito.
L'utente che decide di visitare un sito internet collegato al Sito ftnews.it lo fa a suo rischio, assumendosi l'onere di prendere tutte le misure necessarie contro virus od altri elementi distruttivi.
Il Gestore del sito non assume alcuna responsabilit per materiali creati o pubblicati da terzi con i quali il Sito abbia un collegamento ipertestuale ("link").
Il Gestore del sito non intende violare alcun Copyright.
Le informazioni e le immagini qui raccolte sono, al meglio della nostra conoscenza, di pubblico dominio.
Se, involontariamente, stato pubblicato materiale soggetto a copyright o in violazione alla legge si prega di comunicarcelo (info@ftnews.it) per provvedere immediatamente alla rimozione.
Il Gestore si riserva il diritto di modificare i contenuti dell'intero sito e delle presenti Informazioni in qualsiasi momento e senza alcun preavviso.
Limiti all utilizzo:
Il materiale contenuto nel Sito protetto da copyright. La documentazione, le immagini, i caratteri, il lavoro artistico, la grafica, il software applicativo e tutti i codici e format scripts utilizzati per implementare il Sito sono di propriet di ftnews.it.
Se non espressamente previsto, i contenuti del Sito non possono, n in tutto n in parte, essere copiati, modificati, riprodotti, trasferiti, caricati, scaricati, pubblicati o distribuiti in qualsiasi modo senza il preventivo consenso scritto di ftnews.it.
fatta salva la possibilit di immagazzinare tali contenuti nel proprio computer o di stampare estratti delle pagine del Sito ad uso esclusivamente personale.
I marchi e i loghi presenti nel Sito sono di propriet di ftnews.it.
Essi non possono essere utilizzati su alcun altro sito internet diverso dal Sito o su altri mezzi di comunicazione senza il preventivo consenso di ftnews.it.
Il nome " ftnews.it " e qualsiasi marchio che includa il marchio " ftnews.it " non possono essere utilizzati come indirizzi internet di altri siti, o quali parti di tali indirizzi, senza il preventivo consenso scritto di ftnews.it.
|
|
|