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Mikimoz Capuano
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Mai come stavolta un reality puzza così tanto di costruito.
Costruito sulla figura del Rocco nazionale. E’ tutto lì. Vip o pseudo tali che si prestano a sciocchezze da villaggio vacanza, bellezze tutte curve che allietano gli occhi degli spettatori. Ma poi?
L’Isola dei Famosi è tra le cose più basse e becere attualmente in tv. Una spazzatura a cui non si può provare nemmeno piacere ad assistere, perché vuol anche prenderti in giro spacciandoti goffamente tutto per vero.
Imbarazzante in più punti, mettere il pornodivo Siffredi al centro dell’attenzione, circondandolo di bellezze esotiche e non che generano siparietti di una comicità arenatasi al livello delle commedie sexy anni ’70.
Lì, almeno, si trattava di film. Qui si tratta di reality, il punto più basso raggiunto dalla televisione.
Rocco che spalma fango arancione sulle donne, Rocco che innesca battute a doppio senso, Rocco che durante gli spot ci propone la nuova linea di patate. Rocco, Rocco, Rocco. Dispiace persino vederlo in queste condizioni.
Marcuzzi senza infamia né lode riesce meglio nella gestione del Grande Fratello, ma dovrebbe smarcarsi da questi modelli televisivi così popolani.
La Venier non pervenuta, Signorini svolge il suo ruolo e forse per arginare una caduta di ascolti sbarcherà egli stesso a portare ulteriore trash a Playa Desnuda.
Il problema, a questo punto, non è nemmeno di quanti credono a ciò che l’Isola propone ogni lunedì, ma di quanti la guardano comunque sapendo di essere presi per i fondelli.
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