Redazione     Informativa     Link  

La seconda morte di un artista

martedì, 02 gennaio 2018 07:21

condividi su facebook
Pino Daniele e Massimo Troisi nelle fasi di scrittura del brano Quando (1991)
Rosario Pesce
Sono trascorsi tre anni dalla morte di Pino Daniele e poco o nulla ha fatto l’Italia per ricordare, seriamente, uno degli artisti più eclettici degli ultimi decenni, in grado di contaminare la melodia tradizionale della musica partenopea con i ritmi della musica afro-americana, che era arrivata sulle nostre sponde dopo la conclusione della Seconda Guerra Mondiale.
Peraltro, ricordando Pino Daniele, si segnalerebbe ulteriormente la grande vivacità di una città, come Napoli, che ha dato vita alle più rilevanti avanguardie della musica leggera italiana della seconda parte del Novecento, visto che ogni artista “controcorrente” o proviene dal capoluogo partenopeo o, comunque, ha fatto i conti con la tradizione della musica napoletana.
Tutto ciò dimostra, inoltre, che l’oleografia, entro i cui confini si vuole racchiudere la cultura napoletana, è assolutamente falsa e fuorviante, visto che Zurzolo e Daniele, Avitabile ed Esposito - ciascuno nei rispettivi campi artistici - sono alcuni tra i pochi artisti che occuperanno, stabilmente, un posto nella cultura italiana del secolo appena passato.
Napoli è stata fucina di talenti straordinari, alcuni dei quali sono rimasti nella stessa città di Partenope, mentre altri – come Daniele – hanno deciso, invece, di andare via fisicamente dal capoluogo campano, anche se non si può mai fuggire dalla terra che ti ha dato i natali.
E Daniele, in particolare, ha sempre conservato un tratto saliente della psicologia napoletana, che lo ha reso grande, finanche oltre gli aspetti meramente tecnici della sua produzione musicale.
Napoli è città dalle grandi contraddizioni, mette insieme ricchi e poveri, prestigio culturale e degrado sociale.
Orbene, Daniele e la sua produzione artistica, davvero ampia, hanno messo insieme gli elementi della contraddizione facendone una ricchezza, per cui, per un verso, il cantautore napoletano è stato un indubbio innovatore della musica leggera italiana, ma – per altro verso – ne è stato il continuatore più sublime, nella misura in cui i suoi ritmi nuovi non hanno mai svilito la portata melodica dei testi e, soprattutto, lo spirito di denuncia sociale, che - in particolare - il primo Daniele recava con sé.
Poi, forse, in un secondo momento della sua carriera, anche lui ha ceduto alle lusinghe del mercato discografico, ma è indubbio che, oggi, i giovani continuano a ripetere i ritmi dei brani di Daniele con lo stesso entusiasmo di coloro che sono cresciuti negli anni Ottanta e Novanta del Novecento.
Peraltro, forse la sua distanza fisica da Napoli gli ha consentito, ulteriormente, di non essere confuso con i cliché sociologici della nuova musica napoletana, quella che agli inizi del terzo millennio è nata intorno ai centri neo-melodici.
Daniele è stato chitarrista straordinario, cantautore originale, voce unica, grande imprenditore di se stesso: virtù, queste, che molto raramente si possono incontrare in un’unica persona e, nonostante tutto ciò, tre anni dopo la sua tragica morte poco o nulla è stato fatto per sottolineare il suo autorevole posto nel contesto dell’arte del Novecento.
Forse, il suo essere partenopeo lo rende debole rispetto alle establishment dell’arte musicale italiana? O, forse, semplicemente attendiamo che un inglese o uno statunitense venga a spiegarci quanto grande è stato Pino e quanto immortali saranno i suoi pezzi più importanti.
Certo è che un poeta non muore mai e, quando si parla di Daniele, l’espressione “poeta” non è, affatto, abusata.
I COMMENTI RELATIVI ALL'ARTICOLO
Invia un commento alla Redazione
Email
Nome e Cognome
Messaggio
Gentile lettore, prima di inviare il Suo messaggio:

compilare il codice di sicurezza sottostante copiando l'immagine raffigurata;

CAPTCHA 
cambia codice

inserisci codice



Per pubblicare, in fondo all'articolo, il suo commento selezionare il pulsante sottostante.

Pubblicazione
  Si    solo nome
  Si    nome e cognome
  No


Grazie della collaborazione.

2014 - ftNews una testata di libera informazione.
2014 - FreeTopNews una testata di libera informazione senza fini di lucro e conseguentemente le collaborazioni sono fornite assolutamente a titolo gratuito.
Se vuoi collaborare con la redazione e rendere sempre pi ricchi i contenuti e accrescere la qualit del servizio offerto, inviaci articoli, segnalazioni e note per la eventuale pubblicazione. (Continua)

Iscrizione presso Registro della Stampa del Tribunale di Ancona , n. 17/2014 del 16/12/2014.
Informativa:

Il Gestore del sito si riserva il diritto di pubblicare solo gli articoli ritenuti meritevoli, a suo insindacabile giudizio. Tutto il materiale inviato non verr restituito.
Limiti di Responsabilit :
Con la spedizione dell articolo l Autore espressamente ne autorizza la pubblicazione su ftnews.it e il Gestore del sito non assume nessuna responsabilit , n civile, n penale, in relazione al contenuto di quanto pubblicato sul sito ed all'uso che terzi ne potranno fare, sia per le eventuali contaminazioni derivanti dall'accesso, dall'interconnessione, dallo scarico di materiale dal Sito. Pertanto il Gestore del sito non sar tenuto per qualsiasi titolo a rispondere in ordine a danni, perdite, pregiudizi di alcun genere che terzi potranno subire a causa del contatto intervenuto con il Sito oppure a seguito dell'uso di quanto nello stesso pubblicato cos come dei software impiegati.
Il Gestore del sito declina ogni responsabilit per l attivit di trattamento dati eseguita dai siti web consultati dall Utente tramite link. L Utente quando accede attraverso un link ad un altro sito web deve sapere e ricordare che esso indipendente dal ftnews.it e che quest'ultimo non ha alcun controllo sul contenuto del sito in questione e quindi non comporta l'approvazione o l'accettazione di responsabilit circa il contenuto o l'utilizzazione di detto sito.
L'utente che decide di visitare un sito internet collegato al Sito ftnews.it lo fa a suo rischio, assumendosi l'onere di prendere tutte le misure necessarie contro virus od altri elementi distruttivi.
Il Gestore del sito non assume alcuna responsabilit per materiali creati o pubblicati da terzi con i quali il Sito abbia un collegamento ipertestuale ("link").
Il Gestore del sito non intende violare alcun Copyright. Le informazioni e le immagini qui raccolte sono, al meglio della nostra conoscenza, di pubblico dominio. Se, involontariamente, stato pubblicato materiale soggetto a copyright o in violazione alla legge si prega di comunicarcelo (info@ftnews.it) per provvedere immediatamente alla rimozione. Il Gestore si riserva il diritto di modificare i contenuti dell'intero sito e delle presenti Informazioni in qualsiasi momento e senza alcun preavviso.
Limiti all utilizzo:
Il materiale contenuto nel Sito protetto da copyright. La documentazione, le immagini, i caratteri, il lavoro artistico, la grafica, il software applicativo e tutti i codici e format scripts utilizzati per implementare il Sito sono di propriet di ftnews.it.
Se non espressamente previsto, i contenuti del Sito non possono, n in tutto n in parte, essere copiati, modificati, riprodotti, trasferiti, caricati, scaricati, pubblicati o distribuiti in qualsiasi modo senza il preventivo consenso scritto di ftnews.it.
fatta salva la possibilit di immagazzinare tali contenuti nel proprio computer o di stampare estratti delle pagine del Sito ad uso esclusivamente personale.
I marchi e i loghi presenti nel Sito sono di propriet di ftnews.it.
Essi non possono essere utilizzati su alcun altro sito internet diverso dal Sito o su altri mezzi di comunicazione senza il preventivo consenso di ftnews.it.
Il nome " ftnews.it " e qualsiasi marchio che includa il marchio " ftnews.it " non possono essere utilizzati come indirizzi internet di altri siti, o quali parti di tali indirizzi, senza il preventivo consenso scritto di ftnews.it.