Redazione     Informativa     Link  

Per un partito che discute

domenica, 23 aprile 2017 12:26

condividi su facebook
Rosario Pesce
Il PD è un partito che discute e che, soprattutto, rende pubbliche le discussioni che avvengono al suo interno.
Orbene, le primarie del prossimo 30 aprile sono un’occasione utile non solo per eleggere il nuovo Segretario Nazionale, ma soprattutto per definire la rinnovata classe dirigente del primo partito italiano.
Infatti, immaginare che un partito possa coincidere solo con il leader è un’ipotesi peregrina.
A dire il vero, nel corso degli ultimi tre anni, durante il periodo della leadership renziana, il PD è stato ridotto alla condizione del partito leaderistico.
Oggi, non è più così e non può essere così, finanche in caso di conferma dello stesso Renzi alla Segreteria Nazionale, come appare probabile dopo lo svolgimento dei Congressi sezionali.
Un partito non può reggersi su di una figura che accentra tutte le attenzioni e che, soprattutto, vincola ai futuri propri quelli degli altri dirigenti.
In tal senso, ben venga il dibattito pre-primarie e, soprattutto, è auspicabile che gli organismi elettivi, che verranno nominati con il prossimo Congresso, possano essere funzionanti e non convocati sporadicamente, come pure è avvenuto nel corso dell’ultimo triennio.
Peraltro, questione importante è quella relativa al rapporto fra il centro e la periferia, perché, se a Roma la figura renziana è predominante, sui territori non sempre sono presenti personalità che hanno analoga capacità di leadership.
Pertanto, diviene essenziale costruire un partito che sia presente, sempre e comunque, a tutti i livelli, da quello comunale a quello regionale.
Cosa, questa, di difficile realizzazione, perché, da quando è stato introdotto il meccanismo di elezione diretta dei Sindaci e dei Presidenti delle Regioni, assistiamo ad una degenerazione del sistema di relazione fra i partiti e le istituzioni, per cui, accanto al partito ufficiale, nasce, per iniziativa di questo o di quell’amministratore, il “partito del Sindaco” o quello del Presidente della Regione, che - certo - non aiuta la chiarezza, visto che, in tali anomale formazioni, si realizza il più evidente dei trasformismi possibili.
Amministratori locali che, eletti con liste civiche, divengono di supporto al Sindaco più in vista o al Governatore, salvo poi cambiare leader di riferimento, quando al successivo passaggio elettorale cambia la guida di un Ente chiave nella programmazione e nella gestione delle politiche territoriali.
È, questo, uno dei fattori più forti che ha determinato la crisi del PD, come di qualsiasi altro partito organizzato: la tendenza degli amministratori a costruirsi dei propri veicoli di ricerca del consenso, che vanno ben oltre ogni limite ideale fra Destra o Sinistra, conservatori o progressisti.
Non è un caso, se lo stesso Renzi sia stato Sindaco di una grande città o se uno dei suoi competitor odierni, Emiliano, sia il Governatore della seconda regione del Sud per numero di abitanti e, forse, prima per prodotto interno lordo.
Per tal via, i partiti, che abbiamo conosciuto nel Novecento, divengono sempre più fragili ed impercettibili agli occhi della pubblica opinione, che preferisce avere un interlocutore diretto nella persona del Sindaco di turno, piuttosto che dare il proprio contributo alla costruzione di una classe dirigente ben più ampia ed articolata, che non si riduca ad un solo individuo, per quanto competente possa essere o per quanto autorevole sia la funzione istituzionale che ricopre.
Si riuscirà, quindi, a superare l’effetto distorsivo, indotto dalla elezione diretta del vertice delle Giunte Comunali e Regionali, oppure si rischia, sempre più, di divenire “clienti” di questo o di quello, danneggiando non poco la democrazia e la partecipazione, che dovrebbero piuttosto essere amplificate dall’introduzione di un sistema di elezione popolare di Sindaci e Governatori?
I COMMENTI RELATIVI ALL'ARTICOLO
Invia un commento alla Redazione
Email
Nome e Cognome
Messaggio
Gentile lettore, prima di inviare il Suo messaggio:

compilare il codice di sicurezza sottostante copiando l'immagine raffigurata;

CAPTCHA 
cambia codice

inserisci codice



Per pubblicare, in fondo all'articolo, il suo commento selezionare il pulsante sottostante.

Pubblicazione
  Si    solo nome
  Si    nome e cognome
  No


Grazie della collaborazione.

2014 - ftNews una testata di libera informazione.
2014 - FreeTopNews una testata di libera informazione senza fini di lucro e conseguentemente le collaborazioni sono fornite assolutamente a titolo gratuito.
Se vuoi collaborare con la redazione e rendere sempre pi ricchi i contenuti e accrescere la qualit del servizio offerto, inviaci articoli, segnalazioni e note per la eventuale pubblicazione. (Continua)

Iscrizione presso Registro della Stampa del Tribunale di Ancona , n. 17/2014 del 16/12/2014.
Informativa:

Il Gestore del sito si riserva il diritto di pubblicare solo gli articoli ritenuti meritevoli, a suo insindacabile giudizio. Tutto il materiale inviato non verr restituito.
Limiti di Responsabilit :
Con la spedizione dell articolo l Autore espressamente ne autorizza la pubblicazione su ftnews.it e il Gestore del sito non assume nessuna responsabilit , n civile, n penale, in relazione al contenuto di quanto pubblicato sul sito ed all'uso che terzi ne potranno fare, sia per le eventuali contaminazioni derivanti dall'accesso, dall'interconnessione, dallo scarico di materiale dal Sito. Pertanto il Gestore del sito non sar tenuto per qualsiasi titolo a rispondere in ordine a danni, perdite, pregiudizi di alcun genere che terzi potranno subire a causa del contatto intervenuto con il Sito oppure a seguito dell'uso di quanto nello stesso pubblicato cos come dei software impiegati.
Il Gestore del sito declina ogni responsabilit per l attivit di trattamento dati eseguita dai siti web consultati dall Utente tramite link. L Utente quando accede attraverso un link ad un altro sito web deve sapere e ricordare che esso indipendente dal ftnews.it e che quest'ultimo non ha alcun controllo sul contenuto del sito in questione e quindi non comporta l'approvazione o l'accettazione di responsabilit circa il contenuto o l'utilizzazione di detto sito.
L'utente che decide di visitare un sito internet collegato al Sito ftnews.it lo fa a suo rischio, assumendosi l'onere di prendere tutte le misure necessarie contro virus od altri elementi distruttivi.
Il Gestore del sito non assume alcuna responsabilit per materiali creati o pubblicati da terzi con i quali il Sito abbia un collegamento ipertestuale ("link").
Il Gestore del sito non intende violare alcun Copyright. Le informazioni e le immagini qui raccolte sono, al meglio della nostra conoscenza, di pubblico dominio. Se, involontariamente, stato pubblicato materiale soggetto a copyright o in violazione alla legge si prega di comunicarcelo (info@ftnews.it) per provvedere immediatamente alla rimozione. Il Gestore si riserva il diritto di modificare i contenuti dell'intero sito e delle presenti Informazioni in qualsiasi momento e senza alcun preavviso.
Limiti all utilizzo:
Il materiale contenuto nel Sito protetto da copyright. La documentazione, le immagini, i caratteri, il lavoro artistico, la grafica, il software applicativo e tutti i codici e format scripts utilizzati per implementare il Sito sono di propriet di ftnews.it.
Se non espressamente previsto, i contenuti del Sito non possono, n in tutto n in parte, essere copiati, modificati, riprodotti, trasferiti, caricati, scaricati, pubblicati o distribuiti in qualsiasi modo senza il preventivo consenso scritto di ftnews.it.
fatta salva la possibilit di immagazzinare tali contenuti nel proprio computer o di stampare estratti delle pagine del Sito ad uso esclusivamente personale.
I marchi e i loghi presenti nel Sito sono di propriet di ftnews.it.
Essi non possono essere utilizzati su alcun altro sito internet diverso dal Sito o su altri mezzi di comunicazione senza il preventivo consenso di ftnews.it.
Il nome " ftnews.it " e qualsiasi marchio che includa il marchio " ftnews.it " non possono essere utilizzati come indirizzi internet di altri siti, o quali parti di tali indirizzi, senza il preventivo consenso scritto di ftnews.it.