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Mafalda Bruno
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In questi giorni la prima cittadina di Roma ha sicuramente confermato la sua coerenza nel dire NO alle Olimpiadi, dimostrando che il suo rifiuto non è stata solo una mossa da campagna elettorale, ma una ferma convinzione del fatto che a Roma non servono queste mega kermesse, messa male com'è la capitale tra buche, rifiuti e trasporti, tutti settori cruciali e miseramente malandati.
Anche Di Maio ha tenuto a precisare che "l'Olimpiade non è una priorità". Certo, a questo mondo ce ne sono di cose di cui si può fare a meno, hai voglia ad elencarle tutte, e in fin dei conti, che Roma abbia bisogno di ben altre cose, chi è quello sprovveduto che si sente di negarlo? Basta farei un giro sui mezzi pubblici e si troveranno tutte le conferme del caso.
Tuttavia, tuttavia, questo rifiuto sembra avere tutti i connotati anche di un'occasione mancata. Per chi? Salve fatte ora le reazioni che seguiranno in sedi istituzionali, sportive, con il CONI in testa, va anche detto che, con o senza Olimpiade Roma, comunque sia, resterà lì, a fare la città eterna, come fa già da secoli infiniti secoli.
Per il Movimento 5S il discorso è diverso. Se, come dichiarano, sono pronti a governare il Paese, quale migliore occasione per dimostrare che anche le Olimpiadi si possono svolgere, sotto la loro egida, con trasparenza ed onestà? Perché non fare un referendum online (visto il loro amore per il parere della rete, quindi a costo zero) tra i romani chiedendo un parere sul si o sul no alle Olimpiadi? Sarebbe stata una conferma con i controfiocchi per la sindaca che avrebbe potuto dire: vedete? I romani mi confermano la scelta come Sindaco.
Poteva essere l'occasione per dimostrare che, con loro a governare, la musica è cambiata, che d'ora in avanti basta appalti truccati e basta ruberìe; e che Mafia capitale sarà solo una brutta storia da dimenticare. Punto, accapo e lettera maiuscola.<
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