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Mafalda Bruno
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A Isola del Gran Sasso (TE), dal 20 al 21 Agosto 2016, presso la Piazza Contea di Pagliara, avrà luogo la Mostra di scultura dell’artista locale, Amelia Lucci. Il suo estro artistico è ben noto ai suoi paesani e non solo, e Amelia ha voluto, con questi suoi lavori scultorei, rendere anche omaggio al suo paese natio dimostrando con le sue opere sia il suo stato d’animo che quello di affezione sincera e appassionata per i luoghi che l’hanno vista nascere e crescere.
Ad Amelia, pertanto, FT News
ha chiesto maggiori dettagli su questo evento voluto ed organizzato da lei stessa.
Allora Amelia, come è nata l’idea di questa mostra?
E’ nata in Accademia, al corso di scultura. Realtà, questa, che avrei voluto portare a Isola per realizzare il mio sogno di riaprire i fondaci del centro storico, creando diversi Atelier con tutti gli artisti dell’Accademia stessa. Sogno nel quale Intendo coinvolgere anche la Sovrintendenza ai Beni Culturali, affinché Isola riacquisti il suo antico splendore di borgo medievale. In attesa di realizzarlo, visto che adesso è umanamente impossibile perché Isola è transennata e il centro storico impraticabile, ho intrapreso quest’altro progetto che è risultato anche meno impegnativo.
Descrivici nel dettaglio questo evento
Consiste nell’esposizione di alcuni lavori che ho realizzato in questo ultimo anno, opere di sculture, perché in questo periodo mi sto dedicando a questo tipo di arte; è un campo che ho sperimentato in misura minore, anche perché entrando in Accademia, il mio obiettivo è quello di fare scultura su pietra e quindi mi sono dedicata completamente a lavori di questo genere, usando i materiali più svariati e diversi tra loro.
Grazie all’arte ho potuto placare lo stato d’animo che in questo periodo è diventato frenetico e anche triste a causa della conclusione della mia attività professionale, quindi la mancanza del contatto con i ragazzi, in più la perdita di mia Madre e di tanti amici cari tra cui Pierluigi, Tonino, Alfredino, Mario e Angelone, Valeria e Sandro. Grazie alla scultura, che si è rivelata terapeutica, ho recuperato la calma e la serenità necessarie per vivere il mio quotidiano. Avevo bisogno di esprimermi per sfogare quello che avevo dentro. Quando ti viene a mancare una persona cara e tu devi metabolizzare il lutto, la perdita, non è facile andare avanti e io ho voluto aiutare me stessa a continuare la mia vita, facendo spiccare il volo alla mia grande bellezza.
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