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Mafalda Bruno
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Quando accadeva qualcosa che mia Nonna Carolina non riusciva proprio a comprendere, commentava sempre con il medesimo adagio: "S'arvutecàte lu monn" (si è capovolto il mondo) come a dire, tutto mi sarei aspettata, ma non certo che....
Possiamo dire che l'èxploit, sempre più crescente, della Lega Nord nel meridione d'Italia, ci sta facendo lo stesso effetto di stupore che avrebbe pervaso mia Nonna buon'anima? E diciamolo.
Dopo anni di litanìe su "Prima il Nord", sulla Roma ladrona, anni di cori da stadio contro i meridionali sfaticati, scrocconi, lavativi e dall'odore discutibile, ora la Lega ha cambiato parere, con un dietro front clamoroso, messo in atto a tambur battente dal suo leader, very trendy, Matteo Salvini.
A differenza del partito vecchio stampo, guidato da Bossi, quello con le cerimonie e le ampolle sul Po, quello degli epiteti contro Roma e il Governo che ci rifiutiamo di trascrivere, tanto li conosciamo più che bene, ora l'imprinting personale del partito di Salvini si va facendo man mano più “ecumenico”, e dunque rivolto a TUTTI gli italiani, da Nord a Sud.
Basta euro (ma non all'Europa, ripete come un mantra) e controllo più drastico sull'immigrazione sono i due strali di Matteo2, star della tv, dei rotocalchi e dei social network, ormai non più “di stanza” solo a Milano o Bergamo, ma in tutto lo stivale. Sempre più spesso gira per le città del sud, in una sorta di perenne tour promozionale, rischiando anche di prendere fischi, o magari qualche reazione più pesante da parte di meridionali che non hanno dimenticato gli insulti pregressi; tuttavia, stando ai sondaggi, va detto che finora sono stati più i gol segnati da Salvini che quelli lisciati.
Prova ne sia che il progetto del leader della Lega in questi mesi, è andato salendo di livello in un crescendo rossiniano: costruire un nuovo partito di destra in alternativa al Governo Renzi. Un partito con poche, ma affilate frecce nell'arco: scetticismo verso l’euro e forti ammiccamenti internazionali sia per il Front National della Le Pen che per il partito russo di Putin.
Ma chi saranno i candidati - riciclati?- che rimpinzeranno il carrello della spesa della Lega? Sicuramente le pecorelle smarrite di Berlusconi, gli orfani di destra; ma non è escluso che anche una parte dei grillini, stanchi delle epurazioni e dei diktat del loro leader, si decida a traslocare da Matteo2. Idem per qualche elettore PD, che non vuole più ascoltare Renzi e le sue promesse che poi non si traducono in cambiamenti effettivi.
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