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Mafalda Bruno
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Probabilmente quando si parla di presepi viventi, la maggior parte di noi pensa al solito scenario: un paesaggio suggestivo, montano o collinare, a fare da cornice ad una rappresentazione della nascita di Gesù i cui personaggi sono realissimi, e pertanto, giust'appunto, "viventi".
Ma a Cetara, in provincia di Salerno, nei giorni che vanno dal 28 dicembre al 6 gennaio, si assiste ad un presepe vivente che coinvolge l'intera comunità paesana: ogni angolo, ogni stradina può riservare una sorpresa, perchè gli abitanti stessi si travestono da personaggi dell'epoca, interpretando con impegno e serietà il ruolo che hanno avuto in consegna dallo staff organizzatore. Così capita che il tabaccaio, il giornalaio, il fruttivendolo, mamme e bambini, o ragazzi che di solito si vedono scorrazzare giocando per il paese o andando a scuola, diventano pastori, zampognari, improvvisati locandieri, addetti al censimento, e commercianti di vario genere. E c'è chi si cala nei panni di Erode con tanto di soldati a fargli da guardia.
Le donne e le bambine si ammantano le spalle e si coprono il capo con scialli variopinti mentre per gli uomini, ma anche per bambini di ogni età, di rigore è "à coppola in capa"!
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