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Una umiliazione senza pari per la Germania, un calo di reputazione non solo per il paese in sé, ma per il danno all'immagine offerto al mondo intero: tutti credevamo che le aziende tedesche fossero quelle che rispettano meticolosamente tutte le regole, che magari, d'accordo, hanno i paraocchi su tante cose, ma che sulla tecnologia sono imbattibili ed ineguagliabili quanto a precisione, rigore ed affidabilità.
Quante volte nella scelta non solo delle macchine, ma anche di frigoriferi, di lavatrici, di aspirapolveri, ci siamo affidati al marchio tedesco anche se costava il doppio? Perché preferivamo spendere di più ma investire nel tempo, piuttosto che spendere di meno e magari portare l'elettrodomestico a riparare solo pochi mesi dopo.
Forse, se non fossimo sempre avvitati su noi stessi e sui nostri problemi, ne scopriremmo delle belle in tutto il nord europa, che ci viene spesso rappresentato come il paradiso in terra, dove tutto funziona: scuole, ospedali, uffici pubblici ecc. Magari la smetteremmo di sentirci sempre quelli brutti, sporchi e .... disonesti.
Chi se la sente - dopo questo scandalo - di asserire scientificamente che il "paradiso europeo" sia l'automatico parallelo dell'inferno italiano?
Probabilmente, a questo punto, nessuno.
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