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Mafalda Bruno
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Che il nostro Paese si stia timidamente riprendendo, è cosa evidente anche al nutrito popolo di scettici in materia. Certamente, se la ripresa sarà continua ed effettiva, lo scopriremo solo vivendo, ma i segnali positivi arrivano da aziende con piani di assunzioni, dal costo del petrolio che si è abbassato, e non ultimo, dal calo dello spread e la liquidità immessa dalla Bce. Ora è ovvio che non ci si può accontentare solo di numeri e statistiche, perchè l'Italia deve fare anche autoanalisi per riprendersi, per essere il Paese del bello, dell'arte e della cultura in cui i giovani sopratutto, riescano a trovare la loro dimensione di vita lavorativa, senza dover essere costretti ad espatriare per realizzarsi dignitosamente.
L'Expo2015, di cui abbiamo già parlato, sarà una finestra irripetibile per l'Italia viste le condizioni in cui versa, e nonostante si sia fatto di tutto per imbrattarlo con malaffare e disonestà, il nastro di partenza è pronto ad essere tagliato.
Ma ora a questo evento internazionale se n'è aggiunto un altro: il Giubileo della Misericordia annunciato a sorpresa da Papa Francesco, in occasione del suo secondo compleanno di pontificato e del cinquantesimo anniversario della fine del Concilio Vaticano Secondo.
I due scenari saranno per l'Italia, per il momento dolente che attraversa, una vera manna dal cielo per la ripresa economica che ne può derivare in termini sia occupazionali che di potenziale turistico. Realtà strettamente collegate tra di loro. Che Papa Francesco sia un continuo stupirci non è una novità. Probabilmente molti teologi e porporati che lo circondano stanno lì ad arrovellarsi le meningi per scoprire, chissà, quale sia la sua tattica pontificia, quale disegno arzigogolato si celi nel suo operato, o, come diceva Totò in una famosa gag: vediamo questo qui dove vuole arrivare....
Ma il Pontefice come al solito spiazza tutti. Di fronte ad una Chiesa sfarzosa, trionfalistica, e con aspirazioni recondite di prestigio terreno, lui indice un Anno Santo straordinario mettendo al centro del suo pontificato il Padre misericordioso, il Padre che perdona.
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